mercoledì 13 novembre 2013

Fantastic voyage (Viaggio allucinante - Import USA)





Il film è un classico della Sci-Fi anni '60.
Video strepitoso da master 4K.
Extra discreti, ma già visti su DVD.
Edizione mondiale unica, e con audio italiano.
Audio italiano mediocre.
Extra in bassa definizione e senza sottotitoli.


FILM: Clas­si­co e ca­po­sti­pi­te del "fan­ta­bio­lo­gi­co", ge­ne­re che so­sti­tui­sce le pro­fon­dità del­lo spa­zio con quel­le del cor­po uma­no. Ad esplo­rar­le, in un sot­to­ma­ri­no - astro­na­ve mi­nia­tu­riz­za­to, al­cu­ni scien­zia­ti che de­vo­no cu­ra­re "dall'in­ter­no" pro­prio l'in­ven­to­re del­la mi­nia­tu­riz­za­zio­ne, fi­ni­to in co­ma do­po un at­ten­ta­to: se gua­ri­to, sve­lerà il si­ste­ma per pro­lun­ga­re il rim­pic­cio­li­men­to ol­tre un li­mi­te di ses­san­ta mi­nu­ti. Nel 1966, an­no in cui uscì, il film di Ri­chard Flei­scher era un co­los­sal da­gli ef­fet­ti spe­cia­li all'avan­guar­dia, ma an­che og­gi re­sta un'av­ven­tu­ra ap­pas­sio­nan­te, e gio­ca­ta sul ren­de­re "alie­no" l'or­ga­ni­smo uma­no, pro­prio co­me un pia­ne­ta ex­tra­ter­re­stre. Gli ef­fet­ti so­no an­co­ra ef­fi­ca­ci, pur con ov­vi li­mi­ti (e qual­che ca­vo in bel­la vi­sta), mo­stran­do pa­re­ti va­sco­la­ri, cel­lu­le e an­ti­cor­pi con un ta­glio fra l'istrut­ti­vo e il biz­zar­ro, o ad­di­rit­tu­ra psi­che­de­li­co. An­che il viag­gio dei pro­ta­go­ni­sti fun­zio­na, sia per il gu­sto­so ca­me­ra­ti­smo, sia per qual­che mo­men­to da ro­man­zo di Giu­lio Ver­ne (ai qua­li si rifà an­che cer­ta tec­no­lo­gia): fra mil­le dif­fi­coltà, ten­sio­ni e uno scon­ta­to sa­bo­tag­gio, ol­tre a quel­la Ra­quel Wel­ch spu­do­ra­ta­men­te ac­ces­so­ria. L'aspet­to più in­te­res­san­te re­sta però il gra­dua­le adat­ta­men­to dell'equi­pag­gio al­la nuo­va di­men­sio­ne, con il cam­bio di pro­spet­ti­va su un mon­do sem­pre più "estra­neo", e i va­ri tec­ni­ci che, sot­to lo scan­da­glio di una re­gia ana­li­ti­ca, di­ri­go­no co­me nel­la più ri­go­ro­sa mis­sio­ne spa­zia­le. La svol­ta "ocu­la­re" ri­ba­di­sce la cen­tra­lità dell'uo­mo nei va­ri uni­ver­si (in­te­rio­re ed este­rio­re), e sem­bra qua­si un omag­gio al ci­ne­ma fan­ta­sti­co: che crea mon­di e li pro­iet­ta in al­tri mon­di... ov­via­men­te sfrut­tan­do il sen­so "esplo­ra­ti­vo" per ec­cel­len­za.





QUALITA' VIDEO (9 e 1/2 su 10): La qua­lità vi­deo è per­fet­ta e spet­ta­co­la­re. Il ma­ster vi­deo (for­ma­to 2.35:1) pro­vie­ne da scan­sio­ne più re­stau­ro 4K del ne­ga­ti­vo, ed è sta­to com­pres­so su Blu-Ray 50 con al­go­rit­mo AVC a 30 Mbps (fra l'al­tro spe­ci­fi­ca­to sul re­tro­fa­scet­ta con l'ine­di­ta di­ci­tu­ra "AVC @ 30 MBPS"). La ri­pre­sa 35mm ana­mor­fi­ca splen­de con una bril­lan­tez­za e un det­ta­glio che tal­vol­ta non si ve­do­no in pro­du­zio­ni odier­ne, sia in pel­li­co­la che in di­gi­ta­le. Do­po le pri­me sce­ne con ne­ro un po' piat­to, o blua­stro, l'im­ma­gi­ne "esplo­de" con una ni­ti­dez­za stu­pe­fa­cen­te: i con­tor­ni so­no net­ti e ta­glien­ti, i par­ti­co­la­ri pre­ci­si e "pie­ni", men­tre l'ana­lo­gi­cità stu­pi­sce gra­zie a quel­la gra­na fi­nis­si­ma ti­pi­ca del­le scan­sio­ni 4K. I to­ta­li, sal­vo quel­li fuo­ri fuo­co del­le pri­me sce­ne con l'at­ten­ta­to, so­no ca­ri­chi di det­ta­gli: da quel­li ur­ba­ni a quel­li "uma­ni", ed ov­via­men­te tut­ti quel­li del­le stru­men­ta­zio­ni, del sot­to­ma­ri­no, o dei dia­gram­mi. E an­co­ra, ap­pa­rec­chi, strut­tu­re e gri­glie pre­sen­ti nel la­bo­ra­to­rio, sem­pre ta­glien­tis­si­mi e con so­lo qual­che in­si­gni­fi­can­te trac­cia di alia­sing. An­che le sce­no­gra­fie "bio­lo­gi­che" han­no un det­ta­glio spet­ta­co­lo­so, e so­no sem­pre ni­ti­de, sal­vo i ca­si (co­mun­que mai sgra­de­vo­li) di so­vrap­po­si­zio­ni in green screen, o re­tro­pro­ie­zio­ne. Op­pu­re di sce­ne gi­ra­te con spes­si fil­tri dif­fu­sio­ne per ma­sche­ra­re gli ef­fet­ti (ti­po quel­le ne­gli al­veo­li pol­mo­na­ri e nel tim­pa­no dell'orec­chio). Il con­tra­sto al­tis­si­mo (ma non ec­ces­si­vo), ac­cen­tua an­co­ra di più la sen­sa­zio­ne di "de­fi­ni­to" e con­fe­ri­sce tri­di­men­sio­na­lità sia al­le sce­ne ben il­lu­mi­na­te in la­bo­ra­to­rio (so­prat­tut­to i pia­ni me­di, che so­no pre­pon­de­ran­ti) o nell'astro­na­ve, sia in quel­le me­no lu­mi­no­se nel cor­po uma­no. Co­me al so­li­to, fan­no ec­ce­zio­ne le sce­ne con ef­fet­ti spe­cia­li ot­ti­ci so­vrap­po­sti, ma an­che in que­sti pas­sag­gi la qua­lità è più al­ta del­la me­dia. Il ne­ro è ov­via­men­te pro­fon­dis­si­mo, ma non na­scon­de det­ta­gli, e so­prat­tut­to la gra­na. I co­lo­ri so­no cal­di e sa­tu­ri, con qual­che ten­den­za all'aran­cio, e al so­li­to cia­no - ver­de che com­pa­re nel­le scan­sio­ni re­cen­ti. I pri­ma­ri so­no bril­lan­ti e sen­za ru­mo­ro­sità, e spes­so riem­pio­no lo scher­mo sen­za sba­va­tu­re (ad esem­pio il ver­de, o blu, di cer­te se­zio­ni or­ga­ni­che, o il ros­so con la map­pa del cor­po uma­no, e di va­ri in­ter­rut­to­ri). An­che al­tri co­lo­ri ri­sal­ta­no in mo­do sug­ge­sti­vo, ti­po il fuc­sia: ad esem­pio nel tun­nel del­la ste­ri­liz­za­zio­ne, dov'è qua­si ip­no­ti­co, op­pu­re in va­rie se­quen­ze nel cor­po uma­no, nel­le qua­li è pre­sen­te co­me sfu­ma­tu­ra. Gli in­car­na­ti so­no pia­ce­vo­li ma non sem­pre na­tu­ra­li, for­se per la fo­to­gra­fia pa­stel­lo­sa e ten­den­te all'ocra: a vol­te so­no gial­la­stri, op­pu­re mol­to ro­sa­ti. In ogni ca­so nul­la che com­pro­met­ta la re­sa com­ples­si­va, e una po­ro­sità "ra­dio­gra­fi­ca" dei pri­mi pia­ni. Non c'è trac­cia di ru­mo­re vi­deo, men­tre la gra­na è for­se un po' più "ru­vi­da" del so­li­to per una ri­pre­sa ana­mor­fi­ca. Sem­pre la gra­na è però re­go­la­ris­si­ma e na­tu­ra­le, mai "squa­glia­ta" dal­la com­pres­sio­ne, op­pu­re da un DNR di cui non c'è trac­cia. Nes­su­na trac­cia an­che di ed­ge en­han­ce­ment, e così il qua­dro man­tie­ne una com­pat­tez­za esem­pla­re con il giu­sto li­vel­lo di ni­ti­dez­za, e nes­su­na aber­ra­zio­ne nel­le sfo­ca­tu­re dal­la ri­pre­sa ana­mor­fi­ca. La com­pres­sio­ne è in­vi­si­bi­le, e quin­di non in­tac­ca un so­lo pi­xel del­la gra­na. Inol­tre non pro­du­ce di­scre­tiz­za­zio­ni o squa­dret­ta­tu­re, e non ap­piat­ti­sce nem­me­no le sfu­ma­tu­re più dif­fi­ci­li. In­fi­ne la sta­bi­lità è gra­ni­ti­ca, co­me ci si aspet­ta da un mo­der­no scan, men­tre so­no vi­si­bi­li al­cu­ne spun­ti­na­tu­re, e graf­fiet­ti bian­chi: co­mun­que po­chis­si­mi, e che se non al­tro te­sti­mo­nia­no l'as­sen­za di ri­pu­li­tu­re di­gi­ta­li trop­po "ero­si­ve". Co­me an­ti­ci­pa­to, e no­no­stan­te ca­li do­vu­ti al ti­po di ef­fet­ti spe­cia­li, si trat­ta di un tra­sfe­ri­men­to vi­deo ma­gi­stra­le, per un film con un im­pat­to vi­si­vo for­mi­da­bi­le.



Voto al trasfer: 10 su 10, "Fattore wow": 9 e 1/2 su 10.

Grafico Bitrate (cliccare sopra per ingrandirlo):


Occupazione audio/video: 32,62 Gb - Bitrate (video) 30 Mbps

Dati completi del Blu-Ray estratti con BDinfo


Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG
(occhio agli spoiler!!)


Altri screencapture dopo il commento sull'audio.


QUALITA' AUDIO (5 su 10): L'au­dio ita­lia­no, in DTS HD 1.0, non ha pur­trop­po la qua­lità del vi­deo. La trac­cia non ha su­bi­to al­cun re­stau­ro, ri­ma­ste­riz­za­zio­ne o up­mix (a dif­fe­ren­za di quel­la ori­gin­le), e quin­di suo­na mol­to vec­chia e chiu­sa. Il vo­lu­me di re­gi­stra­zio­ne è bas­sis­si­mo, ed an­che se non c'è fru­scio la re­sa è ovat­ta­ta, e fis­sa su fre­quen­ze me­die. Per ac­cor­ger­se­ne, ba­sta a scol­ta­re la si­gla del­la Fox a ini­zio film, e poi la pri­ma sce­na con l'ae­reo che at­ter­ra. I bas­si so­no ine­si­sten­ti, e gli al­ti po­co de­fi­ni­ti, o ad­di­rit­tu­ra im­pa­sta­ti. Inol­tre ci so­no lie­vi flut­tua­zio­ni nel vo­lu­me. Le vo­ci so­no in­tel­le­gi­bi­li ma po­co de­fi­ni­te, e tal­vol­ta un po' spor­che, men­tre gli ef­fet­ti (di esplo­sio­ni, la­ser, mo­to­ri, o ap­pa­rec­chia­tu­re di ogni ge­ne­re) so­no "co­sti­pa­ti" e sem­pre in se­con­do pia­no. Se non al­tro, le sce­ne più chias­so­se so­no pri­ve di sa­tu­ra­zio­ni, o di­stor­sio­ni va­rie. Il con­tri­bu­to del su­b­woo­fer è ov­via­men­te nul­lo, sia nel­la co­lon­na ef­fet­ti che in mu­si­che dal­la re­sa ab­ba­stan­za sgua­ia­ta ma più coin­vol­gen­te del re­sto. Chiu­do­no il qua­dro qual­che mi­nu­sco­lo sal­to au­dio (av­ver­ti­bi­le so­prat­tut­to nei dia­lo­ghi), e un'oc­ca­sio­na­le spor­ci­zia di fon­do. In pra­ti­ca, l'uni­co pre­gio del­la trac­cia è il li­vel­lo di fe­deltà ga­ran­ti­to dal­la co­di­fi­ca lo­se­less. Di ben al­tro im­pat­to è in­ve­ce l'au­dio in­gle­se 5.1 DTS HD MA (al qua­le si ac­com­pa­gna la trac­cia ori­gi­na­le mo­no): la di­na­mi­ca e il fon­te an­te­rio­re so­no mol­to più am­pi, il cen­tra­le è pie­no e de­fi­ni­to, men­tre gli ef­fet­ti ac­qui­sta­no una pre­sen­za ab­ba­stan­za sug­ge­sti­va. In par­ti­co­la­re, i me­dio­bas­si so­no mol­to "rin­for­za­ti", sia sul­le mu­si­che che su­gli ef­fet­ti del cor­po uma­no (ad esem­pio la sce­na nel cuo­re): ma an­che gli al­ti so­no più de­fi­ni­ti, seb­be­ne pre­sen­ti­no al­cu­ne asprez­ze. Buo­ne an­che cer­te "eco" sui ca­na­li po­ste­rio­ri, e la sen­sa­zio­ne di av­vol­gi­men­to nel­le sce­ne più con­ci­ta­te (so­prat­tut­to gra­zie al­le mu­si­che). Ov­via­men­te an­che que­sta trac­cia non può com­pe­te­re con una odier­na: ma di cer­to sur­clas­sa quel­la ita­lia­na, an­che so­lo per il gra­do di ni­ti­dez­za. E sa­reb­be quel­la da pre­fe­ri­re, se non si han­no par­ti­co­la­ri dif­fi­coltà a se­guir­la (ma­ga­ri con i sot­to­ti­to­li in ita­lia­no).



Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG (occhio agli spoiler!!)


Altri screencapture e confronto DVD - Blu-Ray dopo il commento sugli extra.


QUANTITA'/QUALITA' CONTENUTI EXTRA (6 su 10): Gli ex­tra so­no ac­ces­si­bi­li dal menù sta­ti­co prin­ci­pa­le, op­pu­re da quel­lo "pop up", e in­clu­do­no:


Commento dello storico di cinema e musica Jeff Bond (ING., non sottotitolato)

Colonna sonora isolata con il commento degli storici di cinema e musica Jeff Bond, John Burlingame e Nick Redman (ING., non sottotitolato)

Documentario "Lampade, lava e celluloide: tributo agli effetti visivi di Viaggio allucinante" (SD, 17 min. 40 sec., ING., non sottotitolato)

Inserto multiangolo "Vortice: dallo storyboard alla scena" (SD, 2 min. 22 sec., ING., non sottotitolato)

4 Trailer & spot TV (SD, 13 min. 7 sec., ING. non sottotitolato)

Il do­cu­men­ta­rio si con­cen­tra su­gli ef­fet­ti spe­cia­li del film: a par­la­re so­no gli esper­ti del set­to­re, Ri­chard Ed­lund e Craig Bar­ron, i qua­li for­ni­sco­no rac­con­ti det­ta­glia­ti sul­le tec­ni­che usa­te per crea­re il viag­gio nel cor­po uma­no. In par­ti­co­la­re ven­go­no de­scrit­te le com­po­si­zio­ni ot­ti­che del­le ri­pre­se, op­pu­re la crea­zio­ne del­le sce­no­gra­fie, dei mo­del­li­ni e dei li­qui­di che de­vo­no sem­bra­re san­gue. I due, so­prat­tut­to Ed­lund, spie­ga­no an­che i va­ri si­ste­mi per rim­pic­cio­li­re i per­so­nag­gi, e il­lu­stra­no le dif­fi­coltà di ri­pre­se che non po­te­va­no av­va­ler­si di com­pu­ter gra­fi­ca, ma do­ve­va­no av­ve­ni­re da­van­ti all'obiet­ti­vo. Non man­ca­no aned­do­ti sul con­te­sto "sto­ri­co" del film, e sul mo­do in cui gli stu­dios ge­sti­va­no i la­bo­ra­to­ri di ef­fet­ti spe­cia­li, ol­tre a qual­che con­si­de­ra­zio­ne sul Ci­ne­ma­sco­pe (for­ma­to che la Fox ha sem­pre pre­te­so per i suoi co­los­sal, a par­ti­re da La Tu­ni­ca), e in­fi­ne sul­le au­da­ci pro­spet­ti­ve di sce­ne ti­po quel­la ini­zia­le. Il fil­ma­to non in­clu­de spez­zo­ni di die­tro le quin­te (pur­trop­po) ma so­lo fo­to­gra­fie dei set non ul­ti­ma­ti, e del­la la­vo­ra­zio­ne, più al­cu­ne "com­pa­ri­son" fra ef­fet­ti grez­zi ed ul­ti­ma­ti. L'in­ser­to mul­tian­go­lo con­sen­te di vi­sua­liz­za­re una se­quen­za lun­go tre sta­di di com­ple­ta­men­to: è pia­ce­vo­le ed espli­ca­ti­vo, ma trop­po bre­ve. I trai­ler so­no mol­to ben fat­ti, ma for­se trop­po ri­ve­la­to­ri. In par­ti­co­la­re, quel­lo te­le­vi­si­vo da quat­tro mi­nu­ti sem­bra un con­den­sa­to del film. La qua­lità vi­deo de­gli in­ser­ti (tut­ti sen­za sot­to­ti­to­li) è di­scre­ta, e con co­lo­ri mol­to sbia­di­ti so­prat­tut­to nei trai­ler.


Screencapture Blu-Ray: Full HD PNG (occhio agli spoiler!!)



Confronto DVD - Blu-Ray: Full HD PNG
(occhio agli spoiler!!)









link a recensioni esterne:
Scheda del film:

Hardware con cui vedo e ascolto i Blu-Ray (in giallo quello usato per recensire il titolo):
    DISPLAY
    Panasonic plasma FULL HD 55' 3D TX-P55ST50E
    Panasonic plasma FULL HD 50' TX-P50S20
    Panasonic plasma FULL HD 46' TX-P46U20
    Panasonic plasma HD READY 50' TH50-PV60
    Panasonic plasma HD READY 42' TH42-PX7
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-980
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-680

    LETTORI
    Sony Playstation 3
    Sony BDP S-500
    Sony BDP S-550
    Samsung BDP 1400
    Samsung BDP 1500

    AMPLIFICATORI + DECODER + DIFFUSORI
    Onkyo TX DS-676, Jbl Tlx 500 (centrale), Jbl tlx 700 (frontali, posteriori), Jamo X5 (subwoofer attivo)
    Onkyo TX DS-555, Technics Sh-500, Technics Sb-ca21 (frontali), Wharfedale Modus 3 (posteriori), infinity ref. 100 (centrale)
    Sony str-db 830, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140

    CUFFIE
    Decoder Sony MDR-1000 + cuffie Sony MDR-XB600
    Decoder + cuffie Sony MDR-6500

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