lunedì 17 gennaio 2011

2010: The Year We Make Contact (2010: l'anno del contatto - import USA)


FILM: Se­quel di 2001 odis­sea nel­lo spa­zio, sen­za i ri­svol­ti fi­lo­so­fi­ci dell'ori­gi­na­le ma con un'one­sta im­pal­ca­tu­ra fan­ta­scien­ti­fi­ca. Di­ret­to dal bra­vo "ar­ti­gia­no" Pe­ter Hyams, ri­trae uno sce­na­rio da guer­ra fred­da (è il 2010 ma sem­bra il 1984, an­no di pro­du­zio­ne del film) e po­ne l'ac­cen­to su te­mi qua­li dif­fi­den­za, in­cer­tez­za per il fu­tu­ro e col­la­bo­ra­zio­ne fra "di­ver­si" (rus­si e ame­ri­ca­ni, a un pas­so dal con­flit­to ato­mi­co). Gli ef­fet­ti spe­cia­li, fir­ma­ti Ri­chard Ed­lund, so­no fan­ta­sti­ci, men­tre l'am­bien­ta­zio­ne astro­nau­ti­ca è rea­le co­me in un do­cu­men­ta­rio, ol­tre che clau­stro­fo­bi­ca. In più, il film di Hyams ri­vi­si­ta le lo­ca­tion del film ori­gi­na­le, gua­da­gnan­do fa­sci­no evo­ca­ti­vo. Il fi­na­le però è buo­ni­sta e de­clas­sa a even­to ce­le­ste l'as­so­lu­tez­za me­ta­fi­si­ca del ca­po­la­vo­ro di Stan­ley Ku­brick. Inol­tre, la pel­li­co­la s'af­fan­na a spie­ga­re tut­to ed ha va­rie ca­du­te di rit­mo, an­che se il rea­li­smo del­lo scon­vol­gi­men­to co­smi­co in at­to tie­ne de­sti fi­no all'ul­ti­mo. Bra­vi i pro­ta­go­ni­sti Roy Schei­der, John Li­th­gow ed Elen Mir­ren. Com­par­sa­te ce­le­bri per lo scrit­to­re Ar­thur C. Clar­ke (dai cui li­bri so­no trat­ti 2001 e 2010) e per l'at­to­re Keir Dul­lea, che tor­na nei pan­ni dell'astro­nau­ta Da­vid Bo­w­man. Di nuo­vo cen­tra­le il ruo­lo del com­pu­ter HAL 9000, an­che se la sua in­do­le psi­co­ti­ca vie­ne az­ze­ra­ta dall'en­ne­si­ma "spie­ga­zio­ne" ("gli era sta­to im­po­sto di men­ti­re, così è im­paz­zi­to"). E sem­pre le spie­ga­zio­ni "con­trag­go­no" il ce­le­bre mo­no­li­to in mo­ni­to all'uma­nità, e ri­du­co­no il viag­gio iper­spa­zia­le a su­pe­ra­men­to di qual­che bar­rie­ra ideo­lo­gi­ca.





QUALITA' VIDEO (7 e 1/2 su 10): Vi­deo di­scre­to, per un film mol­to scu­ro e pie­no d'ef­fet­ti spe­cia­li ot­ti­ci "vec­chia ma­nie­ra". Il for­ma­to d'im­ma­gi­ne è l'ori­gi­na­le 2.40:1, l'al­go­rit­mo di com­pres­sio­ne quel­lo ti­pi­co di War­ner, cioè il VC1 (an­che se gli ul­ti­mi ti­to­li stan­no uscen­do in AVC). Il tra­sfe­ri­men­to sem­bra ot­te­nu­to da un te­le­ci­ne­ma del­la pel­li­co­la po­si­ti­va: il qua­dro, in­fat­ti, è in­sta­bi­le e ci so­no mol­te spun­ti­na­tu­re bian­che o ne­re, as­sie­me a oc­ca­sio­na­li pe­luc­chi sul­la "cor­ni­ce". Inol­tre, la gra­na è un po' ar­ti­fi­cio­sa ed an­che se ci­ne­ma­to­gra­fi­ca è mi­sta ad un ru­mo­re vi­deo ne­vo­so. Ta­le ru­mo­ro­sità "ano­ma­la" in­fi­cia le sce­ne scu­re in in­ter­ni, men­tre non in­tac­ca più di tan­to quel­le il­lu­mi­na­te. La com­pres­sio­ne non pro­du­ce ar­te­fat­ti evi­den­ti, sal­vo in due si­tua­zio­ni: le sce­ne im­mer­se nel ros­so, do­ve si no­ta­no sfri­go­liì so­spet­ti, ed al­cu­ne in­qua­dra­tu­re del mo­no­li­to nel­lo spa­zio, do­ve so­no pre­sen­ti ma­cro­bloc­chi e ru­mo­ro­sità nei con­tor­ni. Per for­tu­na non si no­ta l'uso di fil­tri co­me ed­ge en­han­ce­ment e, so­prat­tut­to, DNR, co­sic­chè l'im­ma­gi­ne ha sem­pre un im­pat­to "film li­ke". Il gi­ra­to è in Pa­na­vi­sion ana­mor­fi­co e ciò re­sti­tui­sce la ti­pi­ca "fi­nez­za" dei det­ta­gli. Sem­pre il Pa­na­vi­sion, però, in­tro­du­ce sub­do­li ef­fet­ti di "mi­cro­mos­so" e oc­ca­sio­na­li sfo­ca­tu­re at­tor­no al qua­dro. La ni­ti­dez­za è me­dia­men­te buo­na, con to­ta­li an­che ta­glien­ti e pri­mi pia­ni det­ta­glia­ti: tut­ta­via, i con­tor­ni so­no un po' im­pre­ci­si e la gra­na a vol­te si fà mol­to spes­sa. In più c'è una cer­ta "spor­ci­zia", se­gno dell'usu­ra e de­gli an­ni sul­le spal­le. Con­tra­sto e ne­ro so­no buo­ni, an­che se que­sti ul­ti­mi "crol­la­no" nel­le sce­ne con mol­ti ef­fet­ti spe­cia­li ot­ti­ci. I bian­chi, al con­tra­rio, "spa­ra­no", e in qual­che sce­na man­gia­no det­ta­glio: ma è ro­ba di po­che in­qua­dra­tu­re. I co­lo­ri ap­pa­io­no na­tu­ra­li, con pri­ma­ri sgar­gian­ti, so­prat­tut­to il ros­so, e lie­vi de­sa­tu­ra­zio­ni sem­pre in sce­ne con ef­fet­ti spe­cia­li. C'è una una leg­ge­ra do­mi­nan­te blu/ver­de che co­pre le sce­ne con me­die lu­ci o con mol­ti bian­chi e, so­prat­tut­to, il cam­po stel­la­re nel­le sce­ne spa­zia­li. Pro­prio le sce­ne spa­zia­li, co­mun­que, so­no fra le più spet­ta­co­la­ri del tra­sfe­ri­men­to ed an­che su pro­iet­to­re van­ta­no una re­sa sug­ge­sti­va. Se­guo­no le sce­ne più il­lu­mi­na­te nel­le astro­na­vi e i po­chi scor­ci sul­la ter­ra. Pur­trop­po non man­ca­no se­quen­ze fuo­ri fuo­co, ed al­tre "im­pa­sta­te" (quel­le con gli astro­nau­ti al­le con­so­le, che però so­no pie­ne di stru­men­ti co­lo­ra­tis­si­mi): cio­no­no­stan­te, la re­sa vi­deo com­ples­si­va del Blu-Ray ri­ma­ne pia­ce­vo­le, an­che se un re­stau­ro ed una scan­sio­ne da ne­ga­ti­vo avreb­be­ro fat­to mi­ra­co­li.



Grafico Bitrate (cliccare sopra per ingrandirlo):



Occupazione video: 27,1 Gb - Bitrate (video) 22,50 Mbit

Dati completi del Blu-Ray estratti con BDinfo


Screencapture Blu-Ray: full HD PNG (occhio agli spoiler!!)

























Altri screencapture dopo il commento sull'audio.


QUALITA' AUDIO (6 e 1/2 su 10): L'au­dio ita­lia­no Dol­by Di­gi­tal 5.1 (640 kbit) è ab­ba­stan­za vec­chio e "chiu­so" ma più che suf­fi­cien­te. Il vo­lu­me di re­gi­stra­zio­ne ri­sul­ta di­scre­to ed il fru­scìo con­te­nu­to, men­tre il suo­no è con­fi­na­to so­prat­tut­to sul fron­te an­te­rio­re. Que­st'ul­ti­mo, però, non è mol­to am­pio, sal­vo in po­che sce­ne mo­vi­men­ta­te do­ve il cen­tra­le è co­mun­que pro­ta­go­ni­sta. La di­na­mi­ca de­gli ef­fet­ti è ab­ba­stan­za in­chio­da­ta sul­le fre­quen­ze me­die, con po­che ec­ce­zio­ni. Sem­pre gli ef­fet­ti, pro­du­co­no una ste­reo­fo­nia non mol­to spin­ta e non ge­ne­ra­no qua­si mai pan­ning de­gni di no­ta. Le vo­ci so­no in pri­mo pia­no ri­spet­to agli ef­fet­ti, an­che se il lo­ro vo­lu­me non è al­to. Inol­tre, non bril­la­no per lim­pi­dez­za, però so­no sem­pre pu­li­te. Pec­ca­to giu­sto per al­cu­ne di­stor­sio­ni, co­mun­que non nu­me­ro­se, du­ran­te le sce­ne più con­ci­ta­te. La re­sa del­le mu­si­che è al­ta­le­nan­te: il te­ma ori­gi­na­le di 2001 è aper­to e de­fi­ni­to, men­tre i bra­ni di com­men­to so­no più in­cer­ti e me­no am­pi sul fron­te an­te­rio­re. Ad­di­rit­tu­ra, il sot­to­fon­do che ac­com­pa­gna cer­te sce­ne spa­zia­li pro­du­ce un ron­zio sul cen­tra­le, a vol­te an­che fa­sti­dio­so. I ca­na­li po­ste­rio­ri so­no pra­ti­ca­men­te mu­ti e per qua­si tut­to il film ri­pro­du­co­no o del fru­scìo op­pu­re una ti­mi­da "eco" de­gli ef­fet­ti. Al con­tra­rio, il su­b­w­fooer è an­che trop­po esu­be­ran­te, e sot­to­li­nea con bor­da­te "fuo­ri sca­la" tut­ti gli ef­fet­ti co­smi­ci e del­le astro­na­vi (ad esem­pio nel­la sce­na dell'ae­ro­fre­na­ta, o dell'ac­cen­sio­ne fi­na­le dei mo­to­ri). Sem­pre il su­b­woo­fer rin­for­za i bas­si del­le mu­si­che, an­dan­do a sup­pli­re l'in­do­le mol­to "sca­ri­ca" dei dif­fu­so­ri prin­ci­pa­li. La re­sa co­mun­que trop­po "sgua­ia­ta" e pro­du­ce qual­che di­stor­sio­ne, ri­schian­do di di­strar­re. Po­che, nel com­ples­so, le sce­ne spet­ta­co­la­ri de­gne di no­ta: a par­te il fi­na­le e la se­quen­za dell'areo­fre­na­ta, si pos­so­no ci­ta­re giu­sto l'esplo­ra­zio­ne del sa­tel­li­te di Gio­ve, Io, o quel­le più "at­mo­sfe­ri­che" den­tro l'astro­na­ve rus­sa. An­che in que­sti ca­si , però, il cen­tra­le ten­de a im­por­si. Co­me pre­ve­di­bi­le, la trac­cia in­gle­se ren­de mol­to me­glio di quel­la ita­lia­na: non tan­to per la co­di­fi­ca Dol­by True HD, quan­to per il mix più aper­to, de­fi­ni­to e con ef­fet­ti spar­si su tut­ti i dif­fu­so­ri. Per ac­cor­ger­si del­la dif­fe­ren­za ba­sta ascol­ta­re la so­pra­ci­ta­ta sce­na dell'esplo­ra­zio­ne del sa­tel­li­te Io al­ter­nan­do trac­cia ita­lia­na e in­gle­se.



Screencapture Blu-Ray: full HD PNG (occhio agli spoiler!!)






















Confronto DVD - Blu-Ray dopo il commento sugli extra.


QUANTITA'/QUALITA' CONTENUTI EXTRA (4 su 10): Co­me ex­tra so­no pre­sen­ti so­lo il trai­ler ci­ne­ma­to­gra­fi­co e la fea­tu­ret­te d'epo­ca "2010: l'odis­sea con­ti­nua" (SD, 9 min. 20 sec.). Ta­le fea­tu­ret­te ha un ta­glio pro­mo­zio­na­le, però mo­stra im­ma­gi­ni in­te­res­san­ti sia de­gli ef­fet­ti spe­cia­li sia del­la pre-pro­du­zio­ne. Ci so­no an­che scor­ci sul­la co­stru­zio­ne dei mo­del­li­ni di astro­na­ve, in par­ti­co­la­re il Di­sco­ve­ry, e non man­ca­no in­ter­ven­ti del rea­liz­za­to­re de­gli ef­fet­ti Ri­chard Ed­lund, non­chè dell'il­lu­stra­to­re Syd Mead. Nel com­ples­so, la fea­tu­ret­te sot­to­li­nea il ca­rat­te­re "av­ve­ni­ri­sti­co" del­la pro­du­zio­ne: e in­fat­ti c'è pu­re un bre­ve pas­sag­gio in cui Pe­ter Hyams e lo scrit­to­re Ar­thur C. Clar­ke si scam­bia­no pa­re­ri sul­la sce­neg­gia­tu­ra usan­do un pre­cur­so­re di In­ter­net. La qua­lità vi­deo del­la fea­tu­ret­te è di­scre­ta e so­no pre­sen­ti sot­to­ti­to­li an­che in ita­lia­no.



Confronto DVD - Blu-Ray: full HD PNG (occhio agli spoiler!!)








link a recensioni esterne:
Scheda del film:
Hardware con cui vedo e ascolto i Blu-Ray (in giallo quello usato per recensire il titolo):
    DISPLAY
    Panasonic plasma FULL HD 55' 3D TX-P55ST50E
    Panasonic plasma FULL HD 50' TX-P50S20
    Panasonic plasma FULL HD 46' TX-P46U20
    Panasonic plasma HD READY 50' TH50-PV60
    Panasonic plasma HD READY 42' TH42-PX7
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-980
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-680

    LETTORI
    Sony Playstation 3
    Sony BDP S-500
    Sony BDP S-550
    Samsung BDP 1400
    Samsung BDP 1500

    AMPLIFICATORI + DECODER + DIFFUSORI
    Onkyo TX DS-676, Jbl Tlx 500 (centrale), Jbl tlx 700 (frontali, posteriori), Jamo X5 (subwoofer attivo)
    Onkyo TX DS-555, Technics Sh-500, Technics Sb-ca21 (frontali), Wharfedale Modus 3 (posteriori), infinity ref. 100 (centrale)
    Sony str-db 830, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140

    CUFFIE
    Decoder Sony MDR-1000 + cuffie Sony MDR-XB600
    Decoder + cuffie Sony MDR-6500