domenica 29 giugno 2008

Rambo (Import Usa)

FILM: Diretto da Sylvester Stallone, Il quarto capitolo della saga di Rambo è un action/adventure dal ritmo classico, e senza compromessi nel mischiare, con un pizzico d'ipocrisia, brutalità di "denuncia" e di spettacolo. La struttura, incentrata su "persuasione" dell'eroe, missione di salvataggio, fuga e scontro finale, è molto simile a quella di Rambo 3, dal quale peraltro viene anche l'ennesimo conflitto civile che fa da sfondo all'azione (in questo caso dell'ex Birmania, ritratto con raccapricciante ferocia). Lo sviluppo, tuttavia, riflette la stessa maturità artistica già dimostrata da Stallone in Rocky Balboa, con però un'importante differenza di focus, che non è più sull'ostinazione del singolo a combattere, ma su quella d'un mondo in cui la guerra resta soluzione ineluttabile. Da tale cambiamento, discende un Rambo parecchio "defilato" rispetto all'azione e non più incline a machismi, salvo scoppi di violenza (sopra le righe ma tutto sommato credibili) dettati da ragioni estremamente "intime". Fra queste, il salvataggio della coprotagonista Julie Benz, una missionaria il cui candore è visto da Rambo come unico motivo per addentrarsi in un inferno che non può, e non vuole cambiare, in barba a qulunque ideologia. Grana ruvida e regia tremolante sono connotati tecnici azzeccatissimi: contribuiscono ad accentuare l'elemento "fantasmatico" del personaggio e sottraggono ogni compiacimento tipico dei precedenti sequel, in favore d'un più misurato pessimismo crepuscolare. L'insolita stringatezza, invece, è una scelta narrativa che rovina un po' il pathos, mentre la ricerca di realismo, anche se ben accetta, va tutta a scapito del divertimento: ciò non toglie, però, che l'ultima carneficina entri di diritto nella storia del cinema bellico, e non solo per l'impatto pirotecnico ma anche per l'esilarante sottotesto meta-cinematografico. Lungo tale sequenza, infatti, Stallone brandisce un mitragliatore da 50 millimetri come fosse una cinepresa e, da una posizione ancora una volta distanziata (vedere scena dell'arco e dell'assalto notturno) "dirige" l'azione ad un livello che, da tecnico, diviene fisico e poi "teorico". Seguono silenzio e definitiva sublimazione nelle coscienze dei belligeranti, missionari compresi. In fin dei conti, la scommessa con il passato può dirsi vinta: furiosità e antiretorica, infatti, convicono, mentre la filosofia "rambesca" (sull'imprescindibilità del proprio lato guerriero) non imbarazza. C'è da dire, però, che le poche sfumature della vicenda permettono a Stallone-regista d'esprimersi per assoluti, in modo un po' furbo e pressochè incontestabile.

QUALITA' VIDEO (8 e 1/2 su 10): L'immagine 2.35:1, compressa in VC1 su BD a doppio strato, rispecchia fedelmente la particolare impostazione fotografica del film. Quest'ultima è caratterizzata da colori desaturati, bianchi molto accessi ed una grana abbastanza ruvida, anche se molto fine. Nonostante le alterazioni, comunque, il video mette in risalto una buonissima definizione, ed una porosità dei volti esemplare. I fondali non sono da meno e appaiono super taglienti in sequenze come quella del "gioco" iniziale, e quindi in tutte quelle nella foresta. Le varie scene con i viaggi di Rambo sulla barca mettono ben in risalto anche l'ottimo livello del contrasto, ed una pulizia che, almeno nei momenti più luminosi, rende irrilevante la presenza di grana. Accentuatissima la profondità dei neri, sebbene il loro livello vari leggermente in scene con media illuminazione. In generale il senso di tridimensionalità delle immagini è molto accentuato e s'unisce ad una definzione delle ombre miracolosa anche in scene con buio assoluto. I colori sono abbastanza pieni nonostande il basso livello di saturazione e in qualche caso riescono pure ad "accendersi": si vedano, ad esempio, i rossi nella scena della "forgia", l'arancio nelle esplosioni, o i blu durante il briefing sul camion. In quest'ultimo caso, però, si nota un lieve aumento della rumorosità video. Quasi assente l'edge enhancement, cosicchè i totali con la vegetazione contro il cielo sono perfetti e sottilissimi. S'osservino, ad esempio, quello in cui Stallone pesca con l'arco, o, ancora, la sua inquadratura durante il "commiato" silenzioso, assolutamente perfetta. Anche i campi medi sui volti degli attori trasmettono una grande compatteza ed una resa splendidamente "HD" del trasferimento. Restano nella memoria quelli durante la sequenza della battaglia con l'arco, in cui appare più evidente anche una lieve velatura "ocra" delle sequenze diurne. Qualche incertezza nella definizione si registra, purtroppo, nelle fasi notturne al villaggio: il motivo risiede soprattutto in sporadici e spropositati aumenti d'una grana che, in qualche passaggio, diviene così sabbiosa da confondere i dettagli. Inoltre, sempre in questa fase il nero si copre d'una fortissima dominante blu che tuttavia è voluta, e non disturba troppo la visione. Nell'ultima parte si nota anche una quantità maggiore di scene non perfettamente a fuoco, o che lo sono solo in parte, mentre per tutto il film la ruvidezza "di fondo" subisce qualche variazione talora ben percettibile. La compressione, infine, non rappresenta mai un problema nemmeno nelle fasi più movimentate o uniformi. Forse una ripresa più stabile avrebbe consentito d'apprezzare meglio i dettagli di molte scene: ma anche così, il trasferimento è appagante e "rivelatore", tanto da far scorgere chiaramente ogni singolo effetto digitale.

QUALITA' AUDIO (8 su 10): L'audio inglese DTS 1.5 mbit (downscalato da traccia HD Master audio) è dirompente come ci s'aspetterebbe ma, ad un ascolto attento, non risulta preciso e pulito come altre colonne sonore anche più vecchie di questa. L'aspetto esaltante della traccia è senza dubbio la gamma bassa, così "sviluppata", sul subwoofer, da far tremare il pavimento di casa. Ciò è evidente, soprattutto, nelle sequenze più movimentate, a partire da quella iniziale (con lo scoppio della mina), proseguendo poi con quella del "tiro con l'arco", dell'agguato e, soprattutto, della sparatoria finale. A parte quest'aspetto favorevolissimo, tuttavia, l'impatto generale della traccia è leggermente "sordo" e "sporco", come s'evince dalle occasionali saturazioni che coinvolgono molti dei botti "botti" (ad esempio durante l'assalto al villaggio). Persino l'ambienza nei canali posteriori non sempre convince, facendosi debole in tutte le fasi ambientate nella foresta e nei vari villaggi. Per fortuna, la situazione cambia nelle scene d'azione (con in testa il finale), dov'è possibile udire spari, scie e scariche d'armi da fuoco anche molto aggressive in dinamica (es. il mitragliatore 50mm di Rambo). Però non ci s'aspetti la presenza "record" dei mix più attivi, e nemmeno chissà quali elaborati panning da un diffusore all'altro, salvo forse durante lo scoppio del prefinale, che investe lo spettatore con un'ondata poderosa. In generale, il livello di registrazione è elevato, così come molto buona è la separazione sul fronte anteriore. La riproduzione musicale,invece, si distingue per l'ottima presenza e la sorprendente estensione dinamica, sempre verso il basso. Le voci sono riprodotte dal centrale con grande sicurezza e sono inserite perfettamente nella scena sonora. Inoltre, sono abbastanza "taglienti", sia nel caso di "voice over" che di presa diretta. Spesso, però, è possibile udire qualche lieve saturazione, oltre ad occasionali chiusure della dinamica e qualche ronzio anomalo. Gli effetti frontali (spari e ambienza) sono nitidi su tutte le frequenze, anche se in molti casi sono un po' più "diffusi" di quanto ci s'aspetterebbe. Il risultato è un'immagine sonora forse più realistica ma meno suggestiva, salvo, come ovvio, durante gli spettacolosi sfoghi di basse frequenze. In definitiva, è palese come l'obiettivo di questo mix sia ricalcare gli stessi connotati di ruvidezza e "verismo" dell'immagine, senza però trascurare lo spettacolo: tuttavia, a livello di mix, pulizia e dinamica dei medioalti, s'è sentito di meglio.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (7 e 1/2 su 10): Molti e "tecnologici" gli extra, a partire da un menù fisso che consente persino di regolare il volume della musica e degli effetti di sottofondo. In dettaglio, trovano posto:

Traccia di commento di Sylvester Stallone

Modalità di visione Bonus view

Sezione "Featurettes" comprendente:

- It's a long road: ressurection of an icon (19 min.)

- A score to settle: the music of Rambo (6 min. 30 sec.)

- The art of war part 1: editing (7 min.)

- The art of war part 2: the sound (3 min.)

- The weaponry of Rambo (14 min.)

- A hero's welcome: release and reaction (10 min.)

- Legacy of despair: the real struggle in Burma (11 min.)

4 scene eliminate (14 min.)

Sezione "Trailer" comprendente i trailer cinematografici di:

- First blood

- Rambo: first blood part II

- Rambo III

- Rambo

Sezione "Also from Lion's gate", comprendente i trailer di:

- Cofanetto Rambo trilogy

- War

- Crank

- The Punisher

Inserto BD live "Molog"

Copia digitale del film

Il commento di Stallone è davvero ben fatto, visto che, come al solito, l'attore dispensa aneddoti a profusione e illustra tutti gli aspetti del film in modo quasi sempre non banale e comunque molto "sentito". La modalità di visione Bonus view, invece, ripropone la medesima traccia di commento, assieme a foto e filmati picture in picture. Questi ultimi includono dietro le quinte e interviste a quasi tutto il cast tecnico e sono anch'essi molto ben realizzati. In certi passaggi, addirittura, tali inserti passano a tutto schermo, mentre in altri ancora interrompono il film, per poi farlo ripartire non appena terminati. Interessanti le featurette, tutte ben "a fuoco" e senza tante digressioni promozionali (se si esclude quella sull'uscita del film): purtroppo, però, la loro durata è un po' esigua, nonostante certi passaggi, in quelle su armi, montaggio e suono, siano davvero piacevoli. Le scene eliminate sono poco significative, in quanto estensioni d'altre già esistenti, e basate solo su dialoghi abbastanza retorici. L'inserto BD live "Molog" non è stato testato ma consente di vedere il film con i commenti lasciati dai fan su un apposito blog che, ovviamente, anche lo stesso spettatore può aggiornare. Un po' macchinosa la fruizione della copia digitale del film, che è inclusa in un DVD aggiuntivo: non appena inserito il disco nel computer (non funziona su lettori da tavolo) viene richiesto se trasfrire la copia su Itunes o Windows Media Player, e quindi d'introdurre un codice stampato nel volantino allegato al Bluray. Per essere precisi, comunque, le copie digitali del film sono due: una da 2 gygabyte ed una, più adatta a dispositivi portatili tipo Ipod, da 500 Megabyte d'occupazione. In dettaglio, si tratta di comuni file Wmv riproducibili, su computer, anche senz'abilitazione. La qualità video dei vari extra, presentati tutti in HD, è ottima. In particolare, spiccano le scene eliminate: un po' "schiarite" e in formato 1.85:1 ma persino più nitide del film stesso. Assenti i sottotitoli, mentre lungo il film ne sono inclusi sia in inglese che in spagnolo. Da notare che, oltre alla versione a scomparsa del menù, l'interfaccia di navigazione include anche una bella console per l'avanzamento veloce, e il piazzamento di "segnalibro" lungo il film.

link a recensioni esterne:
Highdefdigest (Bluray americano)
AVS Forum (Bluray americano)
DVD Review (Bluray americano)
DVD Talk Review (Bluray americano)
DVD Verdict (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

martedì 24 giugno 2008

Cars - Motori ruggenti (Cars)

FILM: Lungometraggio digitale Pixar che umanizza, questa volta, il mondo delle automobili. Vi si narra la storia di Saetta McQuenn, un giovane bolide da corsa la cui sbruffonaggine prima gl'impedisce di vincere la "Piston cup" (prestigiosa competizione fra Stock car) e quindi lo porta a smarrirsi in un remoto paesino della route 66, Radiator springs, dove però scoprirà i veri valori della vita. Come tutti i "cartoni" digitali Pixar, anche questo vanta una grafica sbalordititva sia degli ambienti che dei personaggi, e, soprattutto, un calore in grado di toccare le corde dei sentimenti dopo poche sequenze: tuttavia, la scelta di personificare automobili (ben poco antropomorfe) rende il film un po' meno "empatico", almeno nella prima parte. Certe gag, inoltre, sono più telefonate del solito (ancorchè divertenti), mentre l'arco narrativo del protagonista è così blando da rendere più interessante quello del suo "mentore". Quest'ultimo, infatti, è un campione in "disarmo" ma ancora alla ricerca d'un compromesso fra consapevolezza (che lui e il mondo non sono più quelli d'un tempo) e il suo spirito di combattente. Ottima, comunque, la carratterizzazione dei persongaggi (con in testa l'adorabile carroattrezzi-zoticone) mentre la finezza di certi dettagli umoristici è quasi geniale, come dimostrano, ad esempio, le colline a forma di Cadillac, i trattori-mucca, o gli insetti-maggiolino. La quantità di citazioni filmiche, inoltre, è elevatissima, mentre gl'innumerevoli rimandi all'universo automobilistico (fra marchi, stili, personaggi, epoche) strappano quasi sempre un sorriso. I temi "standard" delle produzioni Pixar sono tutti sfiorati e includono gioco di squadra, amicizia, umiltà, saggezza, passaggio all'età adultà: ma è quando il film punta sul mutamento dei tempi e l'importanza di fermarsi ad assaporare la vita che centra i passaggi più toccanti. Proprio in questa fase, l'ambientazione "motoristica" trova il suo senso e gioca una serie di contrasti efficacissimi: ad esempio, fra ovali da corsa e strade aperte, rettilinei e curve (che Saetta non sa ancora affrontare), traguardi e percorsi, velocità e lentezza. In tale ottica, persino certe cadute di ritmo nella parte centrale (opposte a un ritmo mediamente forsennato) diventano congeniali e, seppur con un lieve ritardo, confermano la presenza d'un cuore, e non d'un motore, fra le lamiere della pellicola.

QUALITA' VIDEO (10 su 10): Come "Ratatouille" (l'unico altro film Pixar attualmente disponibile in Bluray), anche questo Cars vanta una qualità video perfetta. Ogni scena (2.35:1 compressa in AVC su BD doppio strato) è una demo delle capacità dell'alta definizione e lascia senza fiato per nitidezza, tridimensionalità e saturazione dei colori. In più, è così tagliente da sembrare "metallica", secondo una precisa scelta di stile peraltro opposta a quella del suddetto Ratatouille, che privilegiava un'impostazione più "pittorica". Le prime sequenze nel circuito sbalordiscono per la finezza di dettaglio e presentano (nel caso di totali con la folla o i fuochi d'artificio) una "cristallinità" che esce, letteralmente, dallo schermo. I particolari di tribune, asfalto e reti di sicurezza sono impressionanti e vengono superati, in sottigliezza, solo dai contorni e dai particolari delle auto. I fondali, inoltre, vantano trame d'una complessità senza eguali nel mondo della grafica digitale. Sempre nella primissima parte (soprattutto durante il viaggio notturno del camion) emergono anche le eccezionali doti di contrasto ed il livello bassissimo del nero, il quale genera un senso di profondità forse mai visto nemmeno in una pellicola "live". I colori sono iper-brillanti lungo tutto il film e spaziano dal rosso fiammante di Saetta, alle sfumature molto naturali del canyon e dei cieli. In mezzo, però, ci sono anche tinte quasi "ipnotiche", come quelle dei veicoli truccati (durante la già citata scena con il camion di saetta) o delle insegne della cittadina in cui finisce il protagonista. Come immaginabile, sia i colori che il nero sono privi di rumorisità, mentre le numerose scene movimentate non presentano il minimo artefatto di compressione. Il risultato è una resa perfetta di tutte le gare o altre fasi di corsa, con in testa l'escursione di Saetta e Sally fra i Canyon, ricca di vegetazione, pietre e schizzi d'acqua dalle trame così fini che, di nuovo, sembrano dover uscire dallo schermo. Lo stesso discorso sulle trame, peraltro, vale in ogni situazione del film: che si tratti di scene nella cittadina, negli sterrati polverosi, in rimesse d'automobili, o nei circuiti, il dettaglio è infatti taglientissimo e debordante, in una parola: granitico. Unici piccoli "difetti" della visione (se così possono chiamarsi) sono il lievissimo edge enhancement in scene dal contrasto "limite" e la tendenza dei particolari più fini a seghettarsi, almeno su display HD ready. Ma è davvero una cosa da poco, rispetto al senso di perfezione assoluta che trasmette l'immagine di questo disco.

QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'audio italiano DTS (1,5 mbit) non è perfetto come il video ma si difende molto bene e fornisce un coinvolgimento di grande impatto. A dire il vero, le prime fasi di corsa deludono: il volume non sembra molto elevato e la dinamica suona fin troppo misurata. Poco dopo, però, la scena sonora "sboccia" e s'amplia sia sui canali anteriori che posteriori. Inoltre, il volume aumenta e già nella fase finale della gara, e quindi nei successi festeggiamenti, ravviva la scena con grande aggressività. La definizione degli alti è elevata, mentre i medi sono "secchi" e compatti (secondo una consuetudine dell'audio ricreato in studio). Come immaginabile, i panning frontali non si contano e seguono in modo molto preciso ogni spostamento dei veicoli sullo schermo, mentre il centrale è inserito senza stacchi e riproduce tutte le voci con ottima verve. Peccato non manchi qualche momento più ovattato, in particolare sulle voci maschili, anche se non s'avvertono mai crepitii o saturazioni. La dinamica complessiva, dopo l'incertezza iniziale, s'attesta su livelli apprezzabili, sebbene, rispetto ad altre produzioni Pixar, resti lievemente più "setosa". In ogni caso, ciò non significa che manchino esplosioni di "violenza", come ad esempio nei vari sogni ad occhi aperti di Saetta (in particolare quello con gli alieni e gli aerei), o durante tutti i suoi affondi di gas, senza dimenticare la scena con i trattori-mucca, quella con la trebbiattrice e tutta la gara finale. In queste fasi, i medi sono potentissimi e gli alti cristallini, mentre il subwoofer rinforza con grande sicurezza senza però eccedere in esuberanza. Data la vivacità del mix, i canali posteriori svolgono un lavoro quasi incessante e riproducono panning fronte retro, sinistra destra ed effetti attivi, il tutto anche con gran dispiego di dinamica. Addirittura, non mancano effetti "vocali" (in particolare sul posteriore destro), mentre i motori lasciano spassosissime code a 360 gradi. Buona, infine, la riproduzione musicale, ampia e calda sul fronte anteriore ma senza particolari eco su quello posteriore.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (9 su 10): Gli extra, sebbene non numerosissimi come in altre edizioni Pixar, sono davvero molto curati e per questo meritano una valutazione comunque alta. Racchiusi in un menù a "doppio layout" gradevole ma un po' ostico da navigare, includono:

Featurette "Ispirazioni per Cars - Motori ruggenti" (16 min.)

5 scene eliminate con introduzione/spiegazione dei realizzatori (14 min.)

Cortometraggio "One man band" (4 min. 30 sec.)

Cortometraggio "Carl attrezzi e la luce fantasma ( 7 min.)

Cortometraggio "Epilogo" (4 min.)

Cortometraggio "Macchine saltellanti" (46 sec.)

Modalità di visione "Cinexplore", comprendente:

- Traccia di commento del regista John Lasseter

- Traccia di commento di 13 tecnici Pixar

- Featurette "Radiator Springs" (5 min. 30 sec.)

- Featurette "Personaggi" (6 min.)

- Featurette "Animazione e azione" (5 min.)

- Featurette "Il vero mondo delle corse: diventa fanatico" (5 min. 30 sec.)

- Featurette "Hudson Hornet" (3 min.)

- Featurette "Grafica" (4 min.)

- Featurette "Tour al museo Darrel Waltrip" (7 min.)

- Popup con foto, disegni e dietro le quinte

Gioco interattivo "Il trovamacchine".

La featurette principale è la stessa già presente nel DVD (dal quale provengono anche 4 scene eliminate e 2 cortometraggi) ed è abbastanza dettagliata. Inoltre, mette ben in evidenza il coinvolgimento emozionale di John Lasseter nel progetto, in quanto grande appassionato di tradizione automobilistica. Le scene eliminate sono graziose (in particolare quella del sogno) ma come al solito vengono presentate nella forma, molto provvisoria, di scketch o storyboard. Fra i cortometraggi spiccano senza dubbio lo splendido "One man band" (candidato all'oscar) ed "Epilogo", cioè la versione a schermo intero della sequenza dei titoli di coda. Pezzo forte del comparto, comunque, resta la modalità di visione "Cinexplore" che tramite una bellissima console a "scomparsa" permette di scegliere (o far attivare in modo automatico) i vari contenuti elencati nella lista più sopra. Fra questi ultimi, trionfano senza dubbio le spettacolari tracce di commento, non solo per la straordinaria quantità d'informazioni ma anche per, udite udite, il magnifico doppiaggio in italiano. Una simile traduzione, ad oggi unica nel suo genere, ribadisce non solo la straordinaria cura riposta da Disney nel prodotto ma anche il valore di tale inserto, una volta privato di barriere linguistiche. Bellissima, e molto scenografica, la traccia "pop up" che accompagna i commenti, mentre le featurette (visibili anche senza attivare la modalità Cinexplore) sono molto belle ma un po' troppo brevi, proprio come quella principale. Fra di esse, comunque, colpiscono quella con la visita alla collezione d'auto di Darrel Waltrip (commentatore sportivo e pilota) e quelle su personaggi e animazioni, ricche di dettagli interessanti. Notevole anche il segmento sulla vera auto "Hudson Hornet", in cui è possibile intravedere un Paul Newman purtroppo decrepito. Il gioco interattivo, infine, è davvero sofisticato e sfrutta appieno le funzioni java offerte dalla tecnologia Bluray, proprio come l'inserto cinexplore. Diviso in tre sottogiochi, si protrae lungo tutto il film e permette di "sbloccare" alcuni contenuti (come schede e animazioni tridimensionali delle auto) altrimenti non accessibili, almeno con un normale lettore da tavolo. Gli extra sono quasi tutti in definizione standard e vantano una buonissima qualità video. Fanno eccezione i cortometraggi (salvo "Macchine saltellanti") e gli inserti pop up dell'inserto cinexplore, che sono invece prsentati in HD 1080p. Scontati, data la localizzazione maniacale del prodotto, i sottotitoli in italiano. Da notare che, non appena inserito il disco, vengono proposti un generico trailer Disney, più ulteriori trailer de "La bella addormentata nel bosco" e "Come d'incanto". Anche questi sono in HD e vantano una qualità sublime: in ogni caso, è possibile saltarli premendo il tasto menù sul telecomando.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
DVD-Heaven (Confronto Bluray - DVD)
UpcomingDiscs.com (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

sabato 21 giugno 2008

Nero bifamiliare


FILM: Commedia nera su storture e ipocrisie dell'italietta borghese. La prospettiva del racconto è quella di Marina e Vittorio, due giovani innamorati la cui idilliaca esistenza, nella graziosa villa appena acquistata, viene sconvolta da disgrazie delle quali sembrerebbero responsabili gli eccentrici vicini rumeni: Slatko e Bruna. Diretta da Federico Zampaglione (cantante dei Tiromancino) la pellicola vanta una singolare atmosfera finto-patinata, oltre a personaggi che ben delineano il mondo d'espedienti e corruzione in cui vivono i protagonisti, non senza una certa complicità. Su tutti, basti citare il portiere napoletano, dal riporto posticcio come la sua compiacenza, e lo schifoso medico zeppo di pustole, senza dimenticare il viscido capufficio e il procacciatore d'affari (con segretaria pornostar). La "discesa agli inferi" di Marina e Vittorio (che rischiano di perdere tutto per l'ossesione di lui nei confronti dei vicini) suscita angoscia, ma vanta un calibrato mix fra noir, tragicommedia e fasi oniriche. Il tono è abbastanza leggero e, grazie a comprimari un po' patetici ma pittoreschi, quasi surreale: ciononostante, la sceneggiatura non distoglie lo sguardo dalle più deleterie "fisse" della società italiana, come quella del voyeurismo, del pregiudizio, della ricerca del capro espiatorio e persino del calcio. L'ultima parte, addirittura, vira al grottesco con una parentesi "hostelliana", ma perde di vista il ruolo d'una casualità che, non più indifferente, deflagra per diradare tutti i mali della coppia. Ne consegue un finale (a base di "conversioni", scambi di ruolo improbabili e finte consapevolezze) senza sfumature, e "ottimista" nonostante l'unica certezza per il futuro sia la voglia di tirare avanti. Buoni gli interpreti dell'assurda coppia rumena e irresistibile Claudia Gerini nel ruolo di Marina, non tanto per il sex appeal (comunque altissimo nella scena dello strip) ma proprio per la sua normalità "anti-verdoniana". Più impostato, invece, Luca Lionello nella parte di Vittorio. Con meno buonismo sarebbe stata una pellicola notevole: ma anche così, l'esordio cinematografico di zampaglione intrattiene grazie all'ottimo ritmo, i passaggi "allucinati" e la regia tutto sommato immune da influenze televisive.

QUALITA' VIDEO (8 e 1/2 su 10): Il Video 2.35:1 sarebbe ottimo, non fosse per qualche piccolo difetto che gli preclude la valutazione più elevata. Fin dall'inizio, le immagini colpiscono per la grande luminosità e la "pasta" molto cinematografica. Quest'ultima rivela ogni minimo dettaglio su sfondi e figure e, soprattutto non è alterata da manipolazione digital alcuna, prima fra tutte il nefasto DNR (Digital Noise Reduction). La definizione s’attesta su livelli davvero elevatissimi e mette in risalto, con grande convinzione, i volti degli attori. Appaganti e "radiografici" sono ad esempio quasi tutti i primi piani su Claudia Gerini e Luca Lionello ma stupiscono anche quelli sul dottore, sul poliziotto e sui personaggi della prentesi "hosteliana". L'impatto, quindi, è spettacolre e molto tagliente ma non soffre di scalettature nemmeno su display HD ready: inoltre, non cede il fianco a tremolii di sorta. Ottimi anche contrasto e luminosità, anche se l'impostazione fotografica tende a "bruciare" lievemente i bianchi, con il conseguente appiattimento di certe inquadrature. Il nero, comunque, è profondo e non nasconde dettagli. Ottimi gli sfondi esterni (nitidi e "sottili") mentre nei passaggi in casa (comunque sempre dettagliatissimi), il trasferimento rivela un certo livello di rumore video. Nulla di insopportabile, per fortuna, anche se questo tende a farsi un po' sabbioso nelle scene più scure dell'ultima parte. A ben vedere, però, anche certe scene illuminate non sono pulitissime ma il senso di definizione e compattezza sono così alti da rendere meno grave questo difetto. I colori appaiono molto vivi e brillanti nonostante la palette appena tendente all'ocra (in particolare sugli incarnati) e risultano sempre compatti, anche negli sfondi più uniformi. Tuttavia, le tinte rosse e blu più accese rivelano un po' di sporcizia. S'osservino, come esempio, la scena onirica con la Gerini-gatta (immersa nel rosso) e quella di Lionello nel negozio degli articoli per la sorvegliana (dominata dal blu). La qualità della prese è sempre eccellente, con solo pochissime inquadrature non a fuoco, mentre la conservazione della pellicola è buona ma non eccellente, come dimostrano le occasionali "scariche" di spuntinature bianche (comunque non fastidiose). La compressione VC1 utilizzata è piuttosto trasparente, salvo certe lievi rumorosità, mentre l'edge enhancement è sempre sotto i livelli di guardia.

QUALITA' AUDIO (8 su 10): L'audio italiano DTS a 1,5 Mbit (downscalato da DTS HD Master Audio) è meno spettacolare dell'immagine ma lo stesso appagante per l'alto livello di registrazione e l'ottima resa delle musiche. Queste ultime, in particolare, coinvolgono tutti i diffusori in modo attivo (posteriori compresi) ed esaltano al meglio la colonna sonora di zampaglione. Il fronte anteriore è ampio e ben separato e può contare su una buona dinamica degli effetti, nonostante l'uso frequente della presa diretta. Sul canale centrale le voci sono riprodotte con sicurezza, anche se non mancano momenti più incerti. In questi casi (uno è proprio all'inizio del film) la riproduzione è nasale e non priva di lievi crepitii, comunque non troppo fastidiosi. Inoltre, sempre in queste fasi, echi e riverberi sono saldamente ancorati sul canale centrale, limitando un po' l'ampiezza della scena sonora. La definizione complessiva dei medio alti è più che buona, cosicchè gli effetti riescono ad essere aggressivi in tutti i passggi più "drammatici", come ad esempio in quello della rottura del vaso, o del taglio del tavolo nello spot pubblicitario, e, ancora, in tutta la breve fase "hosteliana". I panning sui canali laterali sono abbastanza rari, data l'ambientazione piuttosto "confinata" e tranquilla della pellicola, anche se le già citate musiche sopperiscono con scie piuttosto acrobatiche, ad esempio nella fase onirica, o nella sequenza con lo strip tease di Claudia Gerini. Discreta ma non memorabile l'ambienza sui canali posteriori, con l'unico "picco" d'aggressività nella scena dei mondiali, zeppa d’esultanze e fuochi d'artificio. Subwoofer limitato al ruolo di rinforzo, dato che le occassioni per emergere sono poche.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (7 su 10): Il comparto extra è abbastanza vario ed esaustivo. Inoltre, è organizzato in un bel menù fisso ravvivato dalle immagini e dal tema musicale del film. In dettaglio, sono inclusi i seguenti inserti:

Dietro le quinte (19 min.)

Videoclip L'alba di domani (4 min.)

Videoclip Angolo di cielo (4 min.)

Trailer cinematografico

Sezione "Provini" comprendente i provini di:

- Max Giusti (2 min.)

- Carmelo di Ianni (1 min.)

- Cristina Macciai (20 sec.)

- Ilaria Camerotti (1 min.)

- Manfredi e Ferrante (2 min.)

- Franco Pistoni (1 min.)

6 scene eliminate (10 min.)

Sezione "Interviste" comprendente interviste a:

- Claudia Gerini (15 min.)

- Luca Lionello ( 5 min.)

- Federico Zampaglione (12 min.)

- Rudolph Gentile (8 min.)

- Riccardo Neri (9 min.)

Trailer HD di:

- Hairspray, Uomini e donne, Il bacio che aspettavo, Un ponte per Terabithia, Il mio nome è nessuno, Per qualche dollaro in più

Crediti Moviemax e Impronte Digitali HD

Il Dietro le quinte è in realtà un montaggio di vari Outtakes, ed anche se infarcito di interviste e momenti piacevoli, risulta un po' caotico e ben poco esaustivo. Molto meglio le interviste, nelle quali sia i protagonisti che il regista forniscono le giuste chiavi di lettura della pellicola e descrivono i personaggi in modo non banale. Le scene eliminate sono abbastanza trascurabili e i provini divertenti, anche se difficilmente li si rivedrà più d'una volta. Considerata la qualità delle interviste, si sente forse la mancaza d'una traccia di commento con Zampaglione e gli interpreti principali. Tutti gli inserti sono in bassa definizione (qualità discreta), salvo i trailer degli altri titoli Bluray Moviemax.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)

Scheda del film
Imdb

sabato 14 giugno 2008

Commando

FILM: Il più fulgido (e memorabile) esempio di cafonata action anni '80, con Arnold Schwarzenegger che, per liberare la figlia rapita, stermina un intero esercito di mercenari utilizzando ogni arma da fuoco nota all'uomo. La prima scena d'azione, in cui Schwarzy si lancia da un pendio con una jeep senza freni, riassume il film quasi perfettamente: Commando, infatti, è una montagna russa folle ed incapace di contenersi, e che percorre le traiettorie più assurde immaginabili. Eccessi reazionari e idiozie non si contano, ma la pellicola, diretta da Mark Lester e sceneggiata da Steve E. De Souza, funziona lo stesso grazie al poderoso mix di suspance e di un'ironia che sfocia in alcune fra le più ciniche battute pre (o post) ammazzamenti. Il montaggio, serrato e asciuttissimo, contribuisce a camuffare le peggiori implausibilità, e, insieme alle ottime coreografie, dà all'azione una consistenza che la moderna grafica digitale ancora non raggiunge. Schwarzenegger, nel ruolo dell'ex berretto verde John Matrix, è l'ideale "inverso" del primo Terminator cameroniano (questa volta deve proteggere, anzichè uccidere, ed è spinto da istinto paterno) ma le conseguenze su persone ed ambienti circostanti non cambiano: le prime vengono massacrate, i secondi demoliti, previa loro trasformazione in giostre da Luna Park (es. il centro commerciale). L'atmosfera è sempre spassosa ma ad alleggerirla ulteriormente contribuisce la comprimaria Rae Dawn Chong, simpatica hostess che anima frizzanti battibecchi e aiuta schwarzy a spianare ogni ostacolo sul suo cammino. Da antologia la parata di cattivi, con in testa una "nemesi" di Freddy Mercury, e quasi inconcepibile la canonica "strage" finale, in cui vengono riassunti tutti gli stilemi del genere: ci sono la "vestizione" dell'eroe, l'imboscata esplosiva e l' "intercalare" decrescente delle armi (dal lanciarazzi ai cazzotti), più la classica rissa con gli attrezzi del fai da te e la rocambolesca eliminazione del boss finale. In quest'ultima fase, i dialoghi già folli si condensano nelle sventagliate di mitra, per poi riesplodere in una serie di battutacce più "risolutive" degli sganassoni. I titoli di coda subentrano non appena esaurita la carne da macello, ed è meglio così, dato che la "vita normale" a cui aspira Matrix contraddice il personaggio fino al ridicolo, come dimostrano le imbarazzanti scene iniziali fra lui e la figlia (una giovanissima Alyssa Milano).

QUALITA' VIDEO (7 e 1/2 su 10): Dall'immagine di Commando non ci si poteva aspettare più di tanto, visto che il film è piuttosto vecchio e girato in economia. Eppure, la resa, se non si pretende la definzione di Dejavù, non delude affatto. Il merito va senza dubbio alla buona nitidezza e, soprattutto, alla luminosità del quadro, così elevata da mantenere sempre una buona tridimensionalità. Come prevedibile, la ripresa non è sempre a fuoco ed in svariati passaggi (su tutti, quelli nella fase -notturna- di metà film) presenta figure e sfondi più morbidi: ma nella maggior parte dei casi la "porosità" dei soggetti in primo piano è assolutamente buona (pur non essendo molto tagliente), mentre il particolre degli sfondi è addirittura pregevole, e con molti dettagli ben evidenti. Basti osservare le scene con Bill Duke nell'autosalone e quindi dell'arrivo del generale a casa di Matrix, sempre pulite e nitide. I colori sono piuttosto "pastellosi" (come da precisa impostazione fotografica) anche se, rispetto al dvd, sembrano un po' meno saturi. In ogni caso, il senso di naturalezza è sempre eccellente, tanto che gli incarnati non sono mai artificiali. Il contrasto è buono, mente i neri hanno un'ottima "tenuta" e non mangiano mai dettagli. La grana è fine nelle sequenze più luminose e a fuoco, mentre s'ingrossa in passaggi con forte zoom, o con meno luce. In ogni caso, e questo è ciò che importa, la "pasta" dell'immagine è sempre molto "cinematografica" e mai affetta da artefatti di compressione, che si limitano a qualche lieve sporcatura negli sfondi di scene in interni (es. nell'appartamento di Cook, nella villa del finale, e negli uffici della fabbrica). Peccato per certi "sbalzi" nella definizione (scene nell'armeria e nell'attracco dell'idrovolante) anche se ciò non dipende dal transfer, bensì dalla pellicola, non restaurata nè ripulita in alcun modo. Presente un lieve rumore video in certe scene scure, con picchi di "sabbiosità" durante la scazzottata finale. L'edge enhancement è anch'esso presente, ma in misura contenuta, e non disturba la visione nemmeno nei passaggi più contrastati. In definitiva, il video di questo BD (formato 1.85:1) non può certo dirsi fra i più spettacolari, ma restituisce fedelmente la resa della pellicola originaria, segnando, peraltro, uno stacco nettissimo col DVD. Non male, se si pensa che l'algoritmo di compressione utilizzato è l'mpeg 2 e il supporto è a strato singolo.

QUALITA' AUDIO (5 su 10): Sull'audio italiano DTS (768 kbit) c'è poco da dire: il mix, infatti, è abbastanza piatto e povero, e purtroppo non offre il coinvolgimento che tanto gioverebbe ad un film di questo genere. La separazione sul fronte anteriore, in realtà, sarebbe anche piuttosto spinta, ma dinamica e definizione degli effetti lasciano molto a desiderare. Gli spari, ad esempio, sono piuttosto ovattati e producono qualche crepitio di troppo, mentre le esplosioni sono più chiassose che spettacolari, nonostante la discreta presenza di basse frequenze. il centrale è abbastanza preciso, ma assieme ai frontali produce un ambiente sonoro poco realistico: inoltre presenta voci con un timbro diverso rispetto al resto della colonna sonora, come se ci fosse stato un "copia e incolla" fra traccia italiana ed inglese. Se non altro, sempre il centrale presenta qualche divertente scarica di bassi "ridondanti", come nella scazzottata fra Schwarzy e Bill Duke. Come spesso accade in questi casi, le musiche hanno una resa decisamente migliore degli effetti, tanto che la loro comparsa tende a soffocare il resto del suono, impietosamente. Accettabile l'apporto dei canali posteriori, che pur non prodigandosi in panning o effetti attivi, contribuiscono con una discreta ambienza, e qualche effetto un po' più distaccato, sebbene sempre monofonico. Il subwoofer si sveglia (si fa per dire) giusto negli scoppi più esuberanti (all'inizio, nelle scene col lanciarazzi e in quella delle baracche): ma non ci aspetti chissà che.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (1 su 10): Extra quasi assenti: ci sono giusto i trailer HD del film, e di Alien Vs Predator, Behind enemy lines, In liena con l'assassino, Il pianeta delle scimmie e The transporter. Davvero un peccato, visto che la nuova edizione a doppio DVD include traccia di commento, due simpatiche featurette e alcune scene eliminate, oltre ad una director's cut del film con due minuti extra.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)
DVD Town (Bluray americano)
DVD Talk (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

lunedì 9 giugno 2008

Vero come la finzione (stranger than fiction)

FILM: Commedia "esistenziale" che riflette sulla vita attraverso il confronto fra realtà e finzione letteraria. La interpreta Will Ferrell, agente del fisco le cui azioni sono inspiegabilmente connesse alla trama del nuovo romanzo, non ancora terminato, di Karen Eiffel, scrittrice nota per uccidere tutti i protagonisti delle sue opere. Intuito il legame fra il suo destino e i propositi della Eiffel (una voce nel cervello gli descrive ogni sua azione con un vocabolario a lui ignoto), l'uomo tenta di dare una svolta alla sua vita monotona e, al contempo, di contattare la scrittrice prima che concluda il romanzo. Un po' Truman show e un po' Ricomincio da capo, la prima parte indugia sul classico tema della rottura degli schemi, e abbonda di sovraimpressioni che, sebbene ricordino fight club, sottolineano con efficacia le compulsioni del protagonista. Successivamente, la sceneggiatura di Zach Helm evolve in una più sottile parabola di scoperta e accettazione del destino, ricca d'accenti satirici (in particolare riguardanti le nevrosi degli scrittori) e con una risoluzione così volutamente "inadatta" da sancire il distacco definitivo fra mondo vero e "romanzato". Assunto morale del percorso (gestito con leggerezza dal regista Marc Foster) è che la vita è meno accattivante della finzione, ma è anche libera, e quindi più sorprendente. Inoltre, non ha bisogno d'essere una tragedia (o una commedia) per "funzionare", proprio perchè si nutre delle piccole banalità quotidiane, così deleterie, invece, per la scrittura. Nulla di nuovo, dato che il tutto si rifà alla poetica del "cogliere l'attimo", ma sincerità e dolcezza sono tali non solo da commuovere ma anche da far perdonare alcune incertezze di registro e la poca chiarezza nella connessione autrice/personaggio. Il bravo Dustin Hoffman veste i panni del professore che cerca d'inquadrare, invano, la vita di Ferrel in un preciso genere letterario, mentre Emma Thomson è una scrittrice stralunata e con propositi "divini", soprattutto quando, per dare un peso ai suoi personaggi romanzeschi, si strugge su una morte a lei "inaccessibile". Su entrambi, però, svetta un Will Ferrel misurato nei panni dell'esattore "fanciullesco", e finalmente "oltre" le insensate volgarità delle sue peggiori commedie: tanto che persino il suo orologio da polso, caratterizzato come una mascotte, riesce a star simpatico, nonostante quello del tempo sia il primo e più rigoroso schema da distruggere.

QUALITA' VIDEO (8 e 1/2 su 10): L'immagine 1.85:1 di questo Bluray è, almeno su un display da 50 pollici, davvero sorprendente, sebbene l'algoritmo utilizzato per la compressione sia il vetusto Mpeg2. Fin dalla scena d'apertura (una zoomata sulla città fino alla casa del protagonista) sono evidenti i livelli estremi sia di nitidezza che di definizione. In particolare, quest'ultima è molto tagliente sui totali cittadini, mentre conferisce ai primi piani una porosità spettacolare. Davvero ottima la resa dei dettagli di qualunque oggetto sullo sfondo, sia esso un albero, un'automobile o la trama di qualche edificio, ed altrettanto eccellente è, in quasi tutto il film, la messa a fuoco della ripresa. Le molte inquadrature di Will Ferrel sono così "radiografiche" da sembrare rielaborate apposta per questo scopo, e rivelano anche la spiccata tridimensionalità del quadro, graziato da un livello di contrasto altissimo (soprattutto in scene in esterni) ma mai deleterio per le zone chiare o scure. Anche il livello del nero è sempre molto basso nonostante la spiccata luminosità, cosicchè l'immagine mantiene una buona naturalezza senza mai perdere dettagli nelle zone d'ombra. Esemplari, in questo senso, le scene con Farrel nel negozio della fornaia anarchica, o quelle nella sua casa durante le attività più "compulsive". I colori sono abbastanza desaturati per una precisa scelta fotografica, e tendono un po' al marrone, ma sono comunque compatti, pieni e in qualche caso persino brillanti. Per rendersene conto, basta osservare le varie sequenze nello studio di Dustin Hoffman, in cui le file di libri emergono, oltre che per l'appagante nitidezza, proprio per la vivacità dei colori primari. Una volta tanto, anche il bianco ha la possibilità di risaltare con decisione, e nelle scene in casa di Emma Thomson sbalordisce per il senso di pulizia e di "stacco" rispetto agli attori. La pellicola è in condizioni quasi perfette, salvo qualche lievissima spuntinatura di poco conto. Quanto alla compressione, si riscontra una lieve "pastosità" di certi incarnati, ed un pizzico di rumore (non dovuto alla grana della pellicola) sugli sfondi più uniformi: ma non è nulla di particolarmente fastidioso. Qualche scena in interni si fa lievemente più morbida e piatta, ma al contempo acquista una setosità piacevole e che si sposa bene alla dolcezza della pellicola. L'edge enhancement, infine, è quasi del tutto assente salvo forse in certe scene all'aperto, o con superfici molto scure contrapposte al bianco (ad esemprio nella casa della Thompson).

QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'audio italiano Dolby Digital 5.1 (640 kbit) è potente e molto dettagliato, anche se il film ha pochi momenti fragorosi per metterne in risalto le doti. Su tutti, spiccano senza dubbio l'incidente d'auto sul ponte e la sequenza con la ruspa, dove il fronte anteriore produce sia alti taglientissimi che mediobassi violenti. In generale, comunque, l'audio ha un volume di registrazione piuttosto alto (accompagnato dalla quasi totale assenza di fruscio) ed un canale centrale che costituisce l'ottimo perno di tutta la scena sonora. Le voci riprodotte da quest'ultimo, infatti, sono molto piene ed indistorte, e piuttosto naturali nonostante il doppiaggio le metta più in primo piano rispetto agli effetti. In particolare, stupisce la resa della voce fuori campo di Emma Thomson, molto dolce e definita. Come prevedibile, anche gli effetti sono ben riprodotti sul centrale, e sebbene l'indole della colonna sonora sia abbastanza tranquilla, questi ultimi non mancano di farsi apprezzare ogni volta che sono chiamati in causa (es. nel rocambolesco "urto" del pre-finale). L'ambienza urbana sul fronte anteriore è piuttosto marcata e trasmette una forte sensazione di "esserci": inoltre, non mancano panning anche piuttosto marcati, soprattutto relativi al passaggio di veicoli. Anche la riproduzione musicale non delude le aspettative, distinguendosi per la separazione degli strumenti e la nitidezza dei medi, mentre il fronte posteriore, pur sfruttato, non fa gridare al miracolo, limitandosi quasi sempre ad esetendere la già ottima ambienza dei canali anteriori. Il subwfoofer rinforza qui e là, per poi colpire nelle due scene citate all'inizio. In definitiva, non si può dire che questa colonna sonora sia fra le più elaborate: tuttavia è potente, solida e ben definita, e per questo fornisce un compendio più che adeguato alle immagini.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (7 su 10): Racchiusi in un bel menù fisso (disponibile anche in versione "a scomparsa" durante la visione) trovano posto i seguenti contenuti aggiuntivi:

Traccia di commento del cast e del regista

Traccia di commento dei cineasti

Sezione "Dietro le quinte", comprendente gli inserti:

- Attori in cerca di storia (19 min.)

- La scelta del cast (9 min.)

- Parole su carta - La grafica di Vero come la finzione (9 min.)

- Il mondo di Harold - Evoluzione dell'interfaccia grafica ( 17 min.)

- Sul set (3 min.)

9 scene eliminate estese (28 min.)

Sezione trailer vari, comprendente i trailer cinematografici di:

- Correndo con le forbici in mano

- Finalmente a casa

- Catch and release

- Tutti gli uomini del re

La quantità d'extra è più che buona, considerato anche il genere di film poco "incline" a making off particolarmente estesi. Discreta la qualità dei dietro le quinte, sebbene l'attenzione sia posta soprattutto sulla scelta del cast artistico e tecnico, e sulla creazione della bellissima "interfaccia grafica" sovrapposta ai pensieri di Will Ferrel. Non mancano, comunque, interviste a tutti gli interpreti principali, in particolare a Dustin Hoffman, di solito restio a concederne. Anche regista e sceneggiatore contribuiscono con molti aneddoti, sebbene le loro opinioni sul film non siano troppo articolate. Molto piacevoli le scene eliminate e soprattutto quelle estese, basate sulle improvvisazioni di Hoffman, Ferrel ed altri personaggi secondari. I dietro le quinte sono in definizione standard, mentre i trailer e le scene eliminate/estese sono in alta definizione, salvo una. La qualità delle scene eliminate è strepitosa, e consente peraltro di vedere il girato senza le alterazioni fotografiche decise in post produzione. Lo stesso vale per i trailer, salvo quello di Catch and release che è coperto da un brutto effetto "acquarello". Presenti i sottitoli, anche in italiano, su tutti gli extra.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
HomeTheater Spot (Bluray americano)
DVD Authority (Bluray americano)
Highdefdigest (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb