domenica 18 maggio 2008

La promessa dell'assassino (Eastern promises)

FILM: Dopo A History of violence, un altro Noir di David Cronenberg sull'incertezza della natura umana e la deriva della società contemporanea. Come il precedente film (di cui questo è l'ideale "sequel") sfrutta l'espediente narrativo dell'"incognito" per indagare sull'identità morale dei protagonisti, anche se il contesto è sovvertito, da "famigliare", in quello criminoso della mafia russa. Dimesso nei toni ed essenziale nella narrazione, ha il suo punto di forza nella collisione "osmotica" dei suoi tre protagonisti, interpretati da Naomi Watts, Vincent Cassel e, soprattutto, Viggo Mortensen. Il primo, Anna, è un'ostetrica che sta indagando sulla morte di parto d'una prostituta russa, decisa ad adottarne la figlia. Kyrill, il secondo, è figlio d'un boss coinvolto nella morte della prostituta, mentre l'ultimo, Nicolai, è l'autista di Kyrill, ed anche un tuttofare enigmatico. Proprio nell'indecifrabilità di Nicolai, "catalizzatore" fra il mondo oscuro di Kyrill e quello candido di Anna, sta la chiave del rapporto fra i tre: un mutamento impalpabile (innescato dalla ricerca ostinata di lei) che altera l'etica, ed in cui il bene e il male si mischiano fino a diventare alibi l'uno dell'altro. La regia, ben conscia del dualismo su cui poggia il film, e soprattutto il personaggio di Nicolai, sfuma molto i toni, e trasforma passaggi all'apparenza "ordinari" in momenti carichi d'inquietudine. Su tutti, basti citare l'accostarsi dell'auto di Nicolai presso la motocicletta di Anna (minaccioso e protettivo allo stesso tempo), o l'abbraccio fra Nicolai e Kyrill, che odora di tradimento. La violenza, basata sulla centralità di stupro e sgozzamenti, sfiora punte insostenebili ma ha un triplice senso: accomuna la brutalità di nascita e morte, sancisce la fine della tenerezza nei rapporti uomo donna, ed esprime una sincerità "animalesca" (l'unica rimasta), altrimenti celata in ruoli ormai incomprensibili anche agli stessi "interpreti". Abbastanza insipida la prova di Naomi Watts ed eccellente, invece, quella di Cassel, anche se entrambi sono schiacciati da un Viggo Mortensen gigantico e capace d'esternare le sue tensioni interiori attraverso una nudità che da passiva (nella scena dell'iniziazione) diventa "attiva" (nella sconcertante sequenza della sauna). Finale per nulla moralizzatore: ci sono tracce di redenzione e c'è la salvezza di un'innocente, ma la scelta definitiva, per chi ha mischiato il bene e il male, è un'incosapevole solitudine.

QUALITA' VIDEO (9 su 10): Ottimo il video 1.85:1, compresso con algoritmo AVC-Mpeg4: fin dalle prime scene dopo i titoli, infatti, la definizione appare eccellente e il senso di nitidezza elevatissimo. Il particolare viene accentuato da una grana finissima, e che produce una lieve "sporcizia" solo sulle superfici nere d'alcune scene molto scure. Nei primi passaggi in ospedale e poi nella bottega del barbiere, emergono sia la buona resa degli sfondi, "sottili" e dettagliatissimi, che quella dei primi piani sugli attori, caratterizzati da una porosità così accentuata da rivelare, impietosamente, ogni traccia di cerone e rughe sui volti, in particolare su quello di Naomi Watts. Nonostante la presenza di lievi artefatti su qualche superficie uniforme, il video della prima parte si mantiene splendido, e mette in luce anche la straordinaria profondità delle scene molto illuminate in esterni. In particolare, stupisce la sequenza con i tifosi che culmina al cimitero, strepitosa non solo per il dettaglio ultra-fine (della massa di persone in lontananza, dei muri delle case, dei rami degli alberi e delle varie lapidi) ma anche per la totale assenza d'edge enhancement, e di seghettatutre o flickering evidenti (almeno su display HD ready). Ma dicono la loro, quanto a finezza di dettaglio, anche il primo incontro all'aperto fra Mortensen e la Watts e la sequenza del fast food. In seguito e nell'ultima parte, non mancano altre istantanee eccellenti, prima in ospedale, con la sequela d'inquadrature più "radiografiche" della Watts, e poi nel vicolo scuro, dove il video mantiene una grande tridimensionalità. Il contrasto è più che buono, mentre la luminosità molto alta: quest'ultimo fattore comporta un livello del nero non fra i più bassi e che in qualche passagio mediamente illuminato (quello nel garage con il camion di bottiglie di vino) tende a "schiarire" un po' sia gli sfondi che le figure degli attori. La cromia, sebbene un po' desaturata ed appena tendente, almeno in certi passagi, al verdastro, si mantiene sempre molto vibrante e produce incarnati abbastanza caldi. Inoltre, sfoggia un rosso a dir poco spettacolare, come s'evince nella sequenza con la bambina al pianoforte. La medesima scena, fra l'altro, è stracolma di dettagli, proprio come tutte quelle ambientate nel ristorante del padre di Kyrill. In definitiva, il quadro è da riferimento quasi assoluto: peccato per qualche flessione in certe scene non perfettamente fuoco, o un po' più impastate, e per un livello del nero che, seppur non compromettente, "schiarisce" alcune inquadrature.

QUALITA' AUDIO (8 su 10): Sull'audio italiano Dolby Digital 5.1 (640 Kbit) non c'è molto da dire: la qualità è senza dubbio ottima, tuttavia la colonna sonora, incentrata com'è sui dialoghi, non offre molti passaggi coinvolgenti. Se non altro, proprio i dialoghi sono riprodotti sul centrale con grande sicurezza e pulizia. Inoltre, sono privi di saturazioni e di fruscio, e possono contare su una buona pienezza (a partire dalla voce fuori campo della prostituta). Quanto a volume di registrazione, la traccia si difende bene e, nonostante la relativa silenziosità, riesce a riempire l'ambiente. Non si segnalano fruscii anomali, mentre il fronte anteriore è ampio e realistico. Quest'ultimo emerge soprattutto nelle scene in esterni, quando riproduce l'ambienza del traffico di Londra, e in quelle nel ristorante del boss, dove risaltano con precisione i rumori della gente a tavola e dei cuochi. Molto elevata la nitidezza dei medioalti, cristallini ma caldi, e abbastanza "secca" quella dei bassi, i quali tuttavia emergono solo raramente. La sequenza con le prostitute toglie ogni dubbio sulla riserva dinamica della traccia, visto che è accompagnata da musiche potenti, nitide e separatissime: tuttavia, è anche l'unica a risvegliare i diffusori in modo così convincente, se si eccettua, forse, la sequenza nella sauna. Come prevedibile, il lavoro dei canali posteriori è limitato ad una sottile ambienza, e qualche rarissimo effetto un po' più attivo e nitido. Del tutto assente, invece, l'apporto del subwoofer, che in impianti con diffusori abbastanza grandi potrebbe anche restare spento. In definitiva non è certo questa la traccia per dimostrare la potenza dell'audio multicanale: ma il risultato è comunque soddisfacente, e, data l'indole pacata del film, pretendere di più era assurdo.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (3 su 10): La sezione extra, purtroppo, è molto limitata. Sono presenti le featurette "Segreti e storie" (10 min.) e "Marchi di vita" (7 min.), più una schermata con i crediti del disco. La prima featurette riguarda la lavorazione del film e, nonostante sia più approfondità d'un banale promo, è davvero troppo breve. Se non altro, include contributi interessanti di Cronenberg e Mortensen che testimoniano lo spessore dei due. La seconda featurette riguarda ivece i tatuaggi utilizzati nel mondo criminale russo, e il processo impiegato nel film per la loro realizzazione: anche questa è piacevole ma, di nuovo, tropo breve. Entrambi i filmati sono in definizione standard (qualità buona) e accompagnati da sottotitoli opzionali solo in italiano. Abbastanza bello e pratico il menù fisso (presenza peraltro fondamentale di cui, purtroppo, alcune case si stanno dimenticando).

link a recensioni esterne:
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Den of Geek (Bluray inglese)
AV Forums (Bluray inglese)
Bluray.com (Bluray inglese)

Scheda del film
Imdb

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