sabato 22 dicembre 2007

Shining (The Shining)


FILM: Horror che Stanley Kubrick riversa sull'istituzione familiare, coniugando fiaba nera, dramma psicologico e thriller soprannaturale. E' tratto da uno dei più celebri romanzi di Stephen King, anche se laddove il libro si focalizza sul tema delle dipendenze, il film preferisce indagare sulla scelta del male, e i meccanismi che la rendono possibile. Per far questo, Kubrick astrae i contenuti del testo, e ne sostituisce gli elementi più didascalici con una "eco" tanto flebile quanto terrificante. L'atmosfera minacciosa è il frutto d'un attento lavoro sulle "geometrie", dilatate prima in altezza e poi in profondità, e sul processo di disgregazione del più intimo dei rapporti, cioè quello fra padre e figlio. Proprio questo processo riesce ad essere più "osceno" e disturbante delle pur efficaci raffiggurazioni "orrorifiche", e segna il punto d'arrivo in un percorso inverso a quello intrapreso in 2001. Alla consapevolezza di quest'ultimo, infatti, si sotituiscono i più bassi istinti dell'inconscio, mentre la "circolarità" Niciana viene distorta in labirinti prima "teorici" (i corridoi dell'hotel in cui vivono i protagonisti), poi espliciti (il percorso di siepi). L'elemento "fantasmatico" della pellicola si trasfigura nell'irrazionalità del padre/scrittore, e quindi è ritratto sempre in modo ambiguo, mentre l'innocenza del figlio (e la sua capacità di comprendere) non ha valenza speculare, ma anzi rappresenta la dimensione paterna originaria, prima della sopraffazione, della gelosia e di un odio tutto terreno. Leggendaria l'intepretazione di Jack Nicholson, capofamiglia ghignante e poliedrico, e intensissima quella di Shelley Duvall, madre che rifiuta il soprannaturale per amore del marito. La location dell'Overlook Hotel, tuttavia, ruba spesso la scena, anche se, ed è ciò che assolutizza il film ben più del romanzo, può solo catalizzare un orrore tutto a pannaggio dell'elemento umano.



QUALITA' VIDEO (9 su 10): Visivamente, Shining è senza dubbio il titolo migliore della Kubrick Collection in alta definizione. Il motivo risiede in un qualità del riversamento ed un'incisività della pellicola semplicemente splendide. Le immagini sono compresse su un Bluray a doppio strato con algoritmo VC1, e fin dal logo Warner (che sembra statico per quanto stabile e compatto) lasciano a bocca aperta. Ciò appare ancora più incredibile, se si pensa che il film ha ben 27 anni sulle spalle. Certo, la lunghissima panoramica dei titoli di testa è leggermente impastata, ma non appena l'azione si sposta nell'albergo, definizione e nitidezza raggiungono livelli eccellenti, il contrasto si fà perfetto ed il nero diviene profondo senza mangiarsi dettagli. Come se non bastasse, i colori appaiono subito caldissimi, come testimonia la prima scena in casa della famiglia Torrance, che sfoggia rossi bollenti ma privi di qualsiasi rumorosità. Da record il livello di dettagli in certe panoramiche (su tutte, l'inqudratura aerea che apre il capitolo "closing day") e in tutti i totali dell'Overlook hotel. Eccezionali anche le "trame" dei volti nei medi e primi piani, in particolare quella dell'attore nero Scatman crothers nella sequenza della cucina e della camera da letto, che lascia basiti per la nitidezza. Il medesimo attore, fra l'altro, è protagonista di uno dei passaggi più tridimensionali del trasferimento, e cioè quello della telefonata ai ranger, avvolta in neri e blu che debordano dallo schermo. Inesistenti gli artefatti di compressione ed assente persino l'edge enhancement, che si limita a qualche "subdolo" alone. Sorprendente anche la consistenza della pellicola, che non ha mai palesi cedimenti di qualità, salvo forse nella sequenza finale del labirinto, coperta da una leggerissima "patina". Unica "imperfezione" del trasferimento può essere imputata agli (sporadicissimi) segni dell' algoritmo di attenuazione della rumorosità che forse è stato utilizzato in qualche inquadratura leggermente smerigliata e con un lievissimo effetto scia. Inoltre, certe scene nelle sale dell'Overlook Hotel presentano lievi scalettature delle linee diagonali, mentre una delle celebri sequenze con la "cascata di sangue" (precisamente la seconda) è rovinata nella parte superiore del fotogramma, che vibra sensibilmente: Ma si tratta di sciocchezze, se comparate allo spettacolo che le immagini di questo disco (lievemente, e splendidamente "vintage") parano davanti agli occhi.

QUALITA' AUDIO (6 su 10): L'audio inglese Dolby Digital 5.1 a 640 Kbit (che non è tanto diverso da quello italiano, sempre Dolby Digital 5.1 a 640 Kbit) è abbastanza limitato e sembra quasi monofonico, non fosse per l'incisività delle musiche. Queste ultime, infatti, riescono ad essere incredibilmente coinvolgenti, dato che sono registrate con una qualità ed un volume sensibilmente maggiori al resto della colonna sonora. Il loro dettaglio è piuttosto alto, ed anche se sono coperte da un certo fruscio, riescono a coinvolgere sia per dinamica "alta", che per ampiezza della stereofonia. Voci ed effetti, però non sono all'altezza: le prime sono molto basse, chiuse e dotate di poca dinamica e in alcuni casi sono anche abbastanza sporche. I secondi, invece, sono scarsamente stereofonici e solo in un paio di occasioni "riverberano" nei canali posteriori, monofonici nonostante l'indicazione 5.1 della colonna sonora. Il loro volume, inoltre, è molto scarso, mentre la dinamica è saldamente ancorata alle medie frequenze, senza slanci in basso o in alto. Inutile, infine, accendere il subwoofer, che si limita a qualche stanco sbuffo. Poco male, comunque, dato che alla fin fine si tratta della colonna sonora orginaria del film, e che quest'ultima riesce lo stesso a coinvolgere, grazie all'efficacissimo contrasto fra musica ed effetti di cui s'è detto all'inizio.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (7 su 10): I contenuti extra, accessibili da un menù a scomparsa o fisso, si aprono con una traccia di commento dell'inventore della steadycam Garret Brown e dello storico John Baxter. Seguono il documentario "Vision of Overlook Hotel - La creazione di un mondo terribile" (33 minuti), la featurette "Il potere delle immagini nel cinema di Stanley Kubrick" (17 minuti), il documentario sulla lavorazione del film girato da Vivianne Kubrick (34 minuti, con traccia di commento opzionale, sempre di Vivianne Kubrick )e infine un breve inserto con la musicista Wendy Carlos (7:30 minuti). Pezzo forte dei contenuti è senza dubbio il documentario di Vivianne Kubrick (zeppo di testimonianze raccolte sul set dell'Overlook Hotel), anche se questo era già presente nella vecchia edizione in DVD di Shining. Gli altri inserti sono piacevoli, ma consistono soprattutto nelle interviste a vip-fan come Steven Spielberg, William Friedkin, Sidney Pollak e George Lucas, i quali si perdono in complimenti senza però aggiungere molto altro. Per fortuna non manca qualche aneddoto, e squarci di "vero" dietro le quinte, anche se si sarebbe potuto fare di più. Interessante, infine, il breve extra sulle musiche, dove si possono ascoltare brani scartati di Shining e Arancia meccanica, e vedere in funzione l'insolito strumento musicale con cui tali brani sono stati creati.

link a recensioni esterne:
DVD Essential (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)

DVD Town (Bluray americano)
AVForums (Bluray americano)
DVD Talk Forum (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

sabato 15 dicembre 2007

Sunshine


FILM: Fanta-apocalittico con cui Danny Boyle prosegue il suo discorso sui fondamenti umani e sociali. Come nel precedente 28 giorni dopo, la fine del mondo fa da premessa, anche se in questo caso l'umanità è minacciata non da un virus, ma dallo spegnimento del sole. La confezione è rigorosa e asettica, mentre lo svolgimento saccheggia a piene mani dalla più (e meno) recente fantascienza catastrofica: si va da Deep Impact a Il pianeta rosso, passando per Armageddon, The Core, e 2002: la seconda odissea. Addirittura alcuni echi orrorifici sembrano traslati da Punto di non ritorno: ma dietro un'estetica di "comodo" (rimasticata in modo splendido) si cela un misticismo che nobilita il film oltre ogni mancanza, o "derivazione" di sceneggiatura, fino a renderlo una parabola, sulla ricerca del divino, dai toni crepuscolari e molto drammatici. In questa prospettiva, rinforzata anche dal simbolismo tracimante, l'apocalisse di Boyle si trasforma da "cosmica" in spirituale, per poi sublimarsi in un confronto con "dio" necessariamente intimo, e in stretta correlazione con la morte. Il finale è un po' didascalico ma non commette l'errore di dare troppe risposte, in totale coerenza con un'idea di religiosità basata non sulla fede (che divide anzichè accomunare) ma sulla speranza, il sacrificio e il giungere "oltre". Non sarà il "2001" del nuovo millennio ma ha il pregio d'interiorizzare con onestà certi temi che, nel film di Kubrick, mantengono un'inarrivabile quanto "fredda" assolutezza. E ciò basta a far dimenticare le innumerevoli assurdità scientifiche, gli sconfinamenti nel fantastico e la scarsità di contesto".

QUALITA' VIDEO (8,5 su 10): Il video di Sunshine è codificato in AVC Mpeg4 su un Bluray Fox a doppio strato. Le immagini, in formato 2.35:1, godono di una qualità davvero eccellente e ciò non era scontato, dato che il film si svolge per la maggior parte in ambienti scuri e addirittura nella spazio. La pellicola, recentissima, appare in condizioni perfette, tanto che le spuntinature si contano sulla punta delle dita, mentre il trasferimento non sembra introdurre particolari difetti, salvo forse qualche traccia d'edge enhancement in una manciata di sequenze con forti contrasti. Per il resto, la definizione del film si attesta sempre su livelli altissimi, con punte di eccellenza assoluta in certi primi piani (iper taglienti) ed anche in molti totali "tecnologici" (i corridoi dell'astronave, le varie sale di comunicazione, la serra, e, non ultimo, la sala di osservazione del sole). In particolare, colpiscono le numerose scene ambientate nella sala riunioni, dove sebbene la definizione non sia a livelli "assoluti", la tridimensionalità del quadro lascia senza fiato. Il merito va di certo al formidabile livello del nero, sempre profondo senza mai mangiare dettagli, e coadiuvato da un contrasto ottimamente calibrato. Apprezzabile anche la resa della sequenze nello spazio, dove, sempre il nero, non nasconde mai i moltissimi particolari dell'astronave. La resa dei colori (con prevalenza di verdi e blu) è piuttosto fredda, e lievemente desaturata per precise scelte di fotografia: tuttavia, non mancano passagi in cui le tinte s'accendono, come ad esempio quello in cui viene riparato lo scudo e i molti ambientati nella sala d'osservazione. Nel complesso, l'immagine è sempre molto compatta e non presenta rumorosità "sospette" nemmeno nei passaggi più critici, dove semmai è spesso il bianco a stupire per il suo livello di purezza. E' invece presente una lievissima grana che, proprio come certe occassionali sfocature (soprattutto ai lati) fà parte della ripresa originaria, e quindi non intacca minimamente la resa, complessivamente strepitosa, del trasferimento.

QUALITA' AUDIO (8,5 su 10): L'audio italiano DTS a 768 kbit è nella media delle migliori produzioni Fox e si distingue, al solito, per la resa calda, e misurata nonostante l'eccezionale riserva di potenza. Quest'ultima, si riscontra soprattutto nelle frequenze basse e bassissime, le quali mettono a dura prova sia i canali principali (centrale compreso) che il subwoofer. Molte le sequenze a "rischio sismico" (occhio ai piccoli spoiler): su tutte, si ricordano i passaggi e le manovre dell'astronave diretta verso il sole, la scena della riparazione dello scudo, quella dell'attracco alla seconda astronave, oltre a tutto il finale. La definizione di voci ed effetti è ottima ed anima un'immagine sonora compatta, pulita e priva di qualsiasi distorsione. In particolare, il volume delle voci appare perfettamente calibrato, mentre la loro "presenza" è davvero molto solida e profonda. I laterali si prodigano in panning senza sosta, e contribuiscono con molti rumori d'ambienza dalla sottigliezza eccellente. Lo stesso dicasi per i posteriori, che pur non lanciandosi in panning sinistra-destra "acrobatici", arricchiscono la colonna sonora con moltissimi contributi indipendenti. Il volume di registrazione non è altissimo, ma compensato dalla suddetta potenza dei bassi, davvero "secchissimi" e spesso "silenziosi", dal momento che la loro entrata in scena non è accompagnata da effetti a media o alta frequenza. Quasi del tutto assente il fruscio di fondo, ad aumentare il senso di saturazione dell'ambiente che la traccia riesce a garantire anche nei momenti più tranquilli. Ottima, infine, la riproduzione delle bellissime musiche, pulita ampia e vibrante su tutta la gamma, ma mai sopra le righe.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (7 su 10): Il menù "a scomparsa" del Bluray, che include tutti gli extra, ha un'interfaccia carina, ma anche due difetti: il primo consiste nel non poter interrompere il film quando si consulta, il secondo, ancora più grave, è l'impossibilità di richiamarlo quando si visionano gli extra. Francamente, erano molto più comodi e funzionali i classici menù "fissi" dei DVD, che, non a caso, certe etichette come Sony continuano ad utilizzare. Fatta questa premessa, passiamo ai contenuti aggiuntivi, che si aprono con una traccia di commento del regista Danny Boyle e proseguono con 7 scene eliminate (circa 18 minuti di durata) con commento opzionale del regista, 26 diari di produzione (circa 50 minuti), i cortometraggi Dad's dead e Mole hills (7 minuti), con introduzione sempre del regista, due trailer cinematografici e i trailer HD di Fantastici 4 e Silver Surfer, Die HArd 4 e Pathfinder. Le scene eliminate sono abbastanza interessanti e in almeno due casi avrebbero contribuito non poco a rendere più credibili certi aspetti scientifici del film. I diari di produzione (già pubblicati sul web) comprendono alcune interviste interessanti (soprattutto quelle scientifiche) ma anche molta "fuffa" e solo qualche breve sguardo alla lavorazione del film vera e propria. Fra i corti, infine, vale la pena segnalare Dad's dead, visivamente splendido. Tutti i materiali extra sono a risoluzione standard 480p.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
AVS Forum (Bluray italiano)
DVD Rama (Bluray italiano)

Scheda del film
Imdb

martedì 11 dicembre 2007

Hostel 2 (Hostel: part II)


FILM: Sequel/remake di Hostel, con una trama più articolata e qualche simpatico cameo, ma zeppo di limiti che lo rendono anche più stupido del prototipo. Due le differenze fondamentali dal primo Hostel: il sesso delle vittime, femminile anzichè maschile, e la "statura" dei carnefici, che da anonimi figuranti sono divenuti co-protagonisti con "motivazioni" psicologiche. Queste ultime avrebbero dovuto costituire, nelle intenzioni del regista Eli Roth, il valore aggiunto del sequel, mentre proprio la superficialità con cui sono dipanate affossa l'elemento "disturbante" della pellicola. Ne consegue che Hostel 2 soffre del medesimo difetto del precedessore, e cioè l'incapacità di "osare" e di colpire nel profondo. Certo, lo splatter è abbondante e "oltraggioso", ma viene indebolito sia da un'atmosfera poco "laida" che da una trama piena di luoghi comuni, pregiudizi e ammicammenti sessuali buoni per i quindicenni. D'altro canto, non si può negare l'efficacia d'un ritmo incalzante, e di una messinscena, basata sull'attesa e sulla minaccia, dai toni quasi iperreali. Allo stesso modo, colpisce nel segno la sequenza del "bagno di sangue", capace d'inquietare proprio per la sua cattiveria immaginifica e la costruzione psicologica un po' più abbozzata. Ma si tratta d'un "guizzo" che Roth non sa espandere oltre la sua durata, preso com'è ad intepretare il genere nella sua maniera goliardica e immatura. Ed è un peccato, dato l'indubbio interesse che suscita il materiale con cui va a confrontarsi: nello specifico, lo smercio della tortura, il ruolo della violenza nei rapporti sociali, e l'intercambiabilità di vittime e carnefici. Ben tre i camei con i "vip" del cineabis italico, a ribadire una "cultura" che Roth conosce ed apprezza, ma che non riesce a "metabolizzare": il primo di Luc Merenda (irriconoscibile), il secondo, piuttosto inutile, con Edwige Fenech, e il terzo, memorabile, di Ruggero Deodato, regista di Cannibal Holocaust che, a onor di contrappasso, si reinventa come provetto Hannibal Lecter.

QUALITA' VIDEO (7 su 10): Il video di Hostel 2 non è facile da valutare, poichè alterato sia da pesanti manipolazioni della fotografia, che da problemi di compressione. Codificate in AVC Mpeg4, e presentate nel formato cinematografico originale 2.35:1, le immagini appaiono insolitamente "estreme": per capirne al volo l'impatto, basta osservare la fascetta del disco, in cui, proprio come nel film, neri e bianchi sono "sparati" a livelli assurdi. La conseguenza è che, nelle scene scure (molto numerose), ampie porzioni d'immagine scompaiono in quelle che sembrano "macchie" d'inchiostro, mentre, in scene molto luminose, le fonti di luce "abbagliano" gli ambienti, e in qualche caso impastano il dettaglio degli incarnati. Come se non bastasse, sempre nelle scene scure è presente un rumore video che varia da lieve ad "imbarazzante". Se non altro, quest'ultimo non intacca il livello di dettaglio, che rimane sempre, e questo va sottolineato, altissimo, e degno dei migliori titoli HD. Proprio il livello di dettaglio, dunque, è il punto forte di questo trasferimento. Ciò si evince in tutte le scene mediamente illuminate e nei primi piani, dove, non a caso, si riscontrano i migliori risultati. Si osservino, ad esempio, gli interni iniziali, le sequenze sul treno, o dell'arrivo all'ostello e, ancora, le inquadrature più ravvicinate durante la festa, che sono quasi "radiografiche". Certo, va precisato che, anche nei momenti migliori, il video di Hostel mantiene un contrasto anomalo che "carica" l'immagine a livelli davvero eccessivi, e "scalda" i colori al punto che gli incarnati sono quasi sempre virati su un arancione acceso (salvo in alcuni passagi dove tale saturazione crolla improvvisamente). Sempre l'eccessivo contrasto, inoltre, finisce per "bruciare" certi totali (come quelli di Praga) che altrimenti avrebbero un qualità da materiale demo. La parte finale, che per inciso è molto scura, forinisce i risultati più altalenanti: ogni sequenza è un susseguirsi d'inquadrature dall'ottimo dettaglio, ed altre in cui il nero "divora" intere porzioni del quadro. Non si giunge mai ad un livello tale da non capire cosa accada sullo schermo, anche se non si può negare che la visione sia quantomeno faticosa. Dulcis in fundo, si registra la presenza di un lieve edge enhancement, che tuttavia non allarma. Assenti, per fortuna, macroblocchi di compressione e spuntinature della pellicola, quest'ultima in perfetto stato di conservazione.

QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'audio italiano Dolby Digital 5.1 a 640 kbit è eccellente ed accompagna le immagini con grande convinzione. Il volume è sempre elevato ma nonostante questo non si registra la presenza nè di fruscio nè di distorsioni. Sul fronte anteriore il messaggio sonoro è ampio e compatto, e in grado di stupire sia per la nitidezza degli alti (taglienti ma non fastidiosi durante urla, rumori metallici, spari e musiche) che per la solidità dei medio bassi, sempre ottimi sui canali laterali. Il centrale riproduce il doppiaggio in maniera pulita e ben amalgamata agli effetti, e, per una volta, senza fastidiosi sbalzi di volume. Inoltre, partecipa con coerenza ai molti panning frontali, così ampi da estendere il suono ben oltre la posizione delle casse. Anche i canali posteriori sono sempre molto attivi e si "scatenano" soprattutto nei panning fronte retro (passaggi di veicoli e ambienza) e negli effetti attivi, molto estesi in frequenza (soprattutto verso l'alto) ed insolitamente "prolungati" (es. la moto nel preambolo iniziale). Da notare che, per sua natura, la colonna sonora del film non è particolarmente esplosiva (anche se nelle ultime battute la pellicola si fà piuttosto movimentata): tuttavia, la scena sonora è vivacissima grazie all'uso "tracotante" dell'ambienza, sempre sottile e precisissima. A tal proposito s'ascoltino le sequenze sul treno, quelle della festa, del primo omicidio, della cattura delle vittime e, come già accennato, quelle finali nella casa delle torture. Il subwfoofer non si distingue particolarmente, anche se rinforza con la giusta "spinta" i passaggi con più dinamica.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (8 e 1/2 su 10): Il comparto extra è racchiuso in un bel menù animato che si carica, non appena inserito il disco, come un programma per PC. I contenuti si aprono con due tracce di commento: una di Eli Roth, suo fratello Gabriel e Quentin Tarantino, l'altra sempre con Roth e buona parte del cast. Entrambe sono sottotitolate in italiano e rivelano non solo molti retroscena sulla pellicola, ma anche la cialtroneria dello stesso Roth, il quale si lancia in considerazioni artistiche e politiche francamente inconcepibili. A seguire, troviamo un intera sezione "dietro le quinte", la quale include il documentario di 26 minuti "The Next Level" (più simile a un diario di produzione), la featurette di 6 minuti "Effetti speciali", un inserto sul design delle location, sempre di 6 minuti, e lo special televisivo di 23 minuti "A legacy of torture". Quest'ultimo è una sorta di mega-featurette che riprende molto di quanto visto negli altri inserti. Un discorso a parte meritano le "Scene eliminate", non tanto per il loro numero (10, per una durata di circa 13 minuti) ma per la loro incredibile qualità video. Queste ultime, infatti, non solo sono presentate in HD, ma sono prive delle pesantissime alterazione di contrasto e colorimetria applicate al film, risultando più compatte, nitide e naturali. Ongnuna di esse è preceduta da un'introduzione scritta di Eli Roth. Non bastassero le tracce di commento, il menù degli extra include anche una lunga intervista radiofonica di 26 minuti a Eli Roth, che non aggiunge molto a quanto ascoltato nelle tracce di commento. Segue una gag reel raccapricciante (nel senso che impressiona, invece di divertire) e dalla qualità video HD strepitosa, proprio quella delle scene eliminate. Sono inclusi, infine, quattro trailer HD (Spiderman 3, Vacancy, Perfect Stranger e Wind Chill) ed un gioco HD interattivo denominato "Videocamere di sorveglianza". Quest'ultimo mette a disposizione una console composta da 8 schermi, con immagini provenienti da altrettante sale di tortura: al "giocatore" il compito di visualizzare (zoomandoli a pieno schermo) quelli dove avvengono le peggiori efferatezze. Carino, anche se poco longevo.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)
DVD Verdict (Bluray americano)
HomeTheaterSpot.com (Bluray americano)
AVforums (Bluray inglese)