giovedì 29 dicembre 2011

Il nome della rosa (Der name der Rose)



Film riuscito e avvincente.
Video buono.
Audio accettabile nonostante l'età.
Master video datato e con qualche difetto.
Commenti senza sottotitoli in italiano.
Fra gli extra manca un documentario presente su DVD.
Piccolo errore nella traccia audio.


FILM: Uno "spet­ta­co­lo­so" gial­lo me­die­va­le, di­ret­to da Jean Ja­ques An­naud e trat­to dal ro­man­zo sto­ri­co di Um­ber­to Eco. E' me­no "sfu­ma­to" del li­bro, ma van­ta due gran­di pre­gi: la stu­pen­da ri­co­stru­zio­ne del 1300 e un'in­da­gi­ne al­la "Sher­lock Hol­mes" mol­to ben in­te­gra­ta nel con­te­sto cle­ri­ca­le... ed an­che av­vin­cen­te, gra­zie al per­fet­to mix di go­ti­co, mi­ste­ro e ro­man­ti­ci­smo. Pro­ta­go­ni­sti, in un'ab­ba­zia in cui ven­go­no as­sas­si­na­ti al­cu­ni mo­na­ci, i fra­ti in­ve­sti­ga­to­ri in­ter­pre­ta­ti da Sean Con­ne­ry e Chri­stian Sla­ter, ov­ve­ro l'il­lu­mi­na­to Gu­gliel­mo da Ba­sker­vil­le e il suo gio­va­ne di­sce­po­lo Ad­so. I due ani­ma­no un gu­sto­so con­trad­dit­to­rio mae­stro-no­vi­zio, e af­fron­ta­no un cle­ro che cen­su­ra il ra­gio­na­men­to, proi­bi­sce la sa­ti­ra e osten­ta la ric­chez­za. La cri­ti­ca al­la chie­sa (più cen­tra­le ri­spet­to al li­bro) è un po' roz­za ma sfrut­ta sce­ne ef­fi­ca­ci: ad esem­pio, quel­le con l'in­qui­si­to­re Ber­nar­do Gui (un "me­fi­sto­fe­li­co" F. Mur­ray Abra­hams) o gli scon­tri dia­let­ti­ci fra il pro­gres­si­sta Gu­gliel­mo e il con­ser­va­to­re Jor­ge. L'at­mo­sfe­ra su­per­sti­zio­sa è in­ve­ce sem­pre ot­ti­ma, e so­ste­nu­ta da "vi­sio­ni" co­me quel­la in cui Sal­va­to­re, il fra­te de­for­me, sem­bra emer­ge­re da sta­tue de­mo­nia­che. La de­scri­zio­ne sfio­ra un li­vel­lo ac­ca­de­mi­co, so­prat­tut­to nel­le con­te­se ec­cle­sia­sti­che, e il con­flit­to fra lo­gi­ca e fa­na­ti­smo re­li­gio­so scon­giu­ra una spet­ta­co­la­rità vuo­ta. Lo stes­so va­le per la sen­si­bi­lità tut­ta eu­ro­pea ver­so il me­dioe­vo, an­che se al­la fi­ne vin­ce l'in­trat­te­ni­men­to, esal­ta­to dall'in­tri­go di in­di­zi, enig­mi, tra­boc­chet­ti e luo­ghi "esche­ria­ni" ti­po la bi­blio­te­ca. Que­st'ul­ti­ma rac­chiu­de il po­te­re del­la co­no­scen­za, ed è esta­ti­ca, in­fi­ni­ta: for­se la ve­ra "di­vi­nità" del film.





QUALITA' VIDEO (8 su 10): Vi­deo un po' "vec­chio" ma buo­no. E' pro­ba­bi­le che il ma­ster ven­ga da un te­le­ci­ne­ma dell'in­ter­po­si­ti­vo, o ad­di­rit­tu­ra del po­si­ti­vo, an­che se ciò non ha com­pro­mes­so più di tan­to la qua­lità. La pel­li­co­la è in con­di­zio­ni di­scre­te, con sca­ri­che evi­den­ti di spun­ti­na­tu­re bian­che o ne­re, e oc­ca­sio­na­li pe­luc­chi fis­si sul­la "cor­ni­ce" dell'im­ma­gi­ne. L'ac­qui­si­zio­ne è sta­bi­le ma non gra­ni­ti­ca e pre­sen­ta oc­ca­sio­na­li tre­mo­lii, as­sie­me a mi­nu­sco­li sal­ti du­ran­te i cam­bi di bo­bi­na. Il for­ma­to d'im­ma­gi­ne è 1.77:1, con più in­for­ma­zio­ni in al­to e in bas­so ri­spet­to al­la ra­tio ci­ne­ma­to­gra­fi­ca 1.85:1, e l'al­go­rit­mo di com­pres­sio­ne è l'AVC Mp­ge­g4 a bi­tra­te me­dio (il fi­le ri­sie­de su BD a dop­pio stra­to). La de­fi­ni­zio­ne è ap­pa­gan­te, so­prat­tut­to nei pri­mis­si­mi e me­di pia­ni. Nei to­ta­li, in­ve­ce, la re­sa è leg­ger­men­te in­fe­rio­re, an­che se mai pes­si­ma. Il det­ta­glio è ti­pi­ca­men­te "da pel­li­co­la 35mm", e l'as­sen­za di DNR con­sen­te di ap­prez­za­re qua­si tut­ta l'in­for­ma­zio­ne ad al­ta fre­quen­za. La re­sa è mi­glio­re sul­le al­te lu­ci, men­tre sul­le zo­ne me­no il­lu­mi­na­te c'è qual­che im­pa­sta­men­to che però non al­lar­ma. In al­cu­ne sce­ne in ester­ni si no­ta dell'ed­ge ehan­ce­ment: ad esem­pio in quel­le con il mo­na­ste­ro av­vol­to nel­la neb­bia, le qua­li so­no an­che più soft del­la me­dia. In ta­li sce­ne (co­mun­que non tut­te) so­no pre­sen­ti "au­reo­le" sui con­tor­ni e la gra­na as­su­me una con­si­sten­za più ar­ti­fi­cio­sa. Sem­pre la gra­na, fra l'al­tro, è ben vi­si­bi­le lun­go il film, con una tra­ma na­tu­ra­le, e di­stri­bui­ta re­go­lar­men­te sul qua­dro. Si no­ta giu­sto qual­che in­spes­si­men­to, e un bri­cio­lo di ru­mo­ro­sità/spor­ci­zia do­vu­ta pro­ba­bil­men­te all'ac­qui­si­zio­ne. Il con­tra­sto è ot­ti­mo, con for­se un oc­ca­sio­na­le "boo­st" ma bian­chi sot­to con­trol­lo. Il ne­ro è pro­fon­do ma sem­pre det­ta­glia­to, e ciò con­fe­ri­sce un'ot­ti­ma in­tel­le­gi­bi­lità nel­le mol­te sce­ne scu­re. In par­ti­co­la­re, ri­sal­ta­no quel­le dei di­bat­ti­ti e del "pro­ces­so" (nel­la se­con­da par­te del film), nel­le qua­li an­che la tri­di­men­sio­na­lità è ai mas­si­mi li­vel­li rag­giun­ti dal trans­fer. Co­mun­que non so­no ma­le an­che le fa­si nel­le ca­ta­com­be o nei va­ri al­log­gi, op­pu­re nel­le sa­le di pre­ghie­ra. Il co­lo­re è sa­tu­ro e ab­ba­stan­za cal­do, sen­za sfri­go­lii o ban­ding do­vu­ti al­la com­pres­sio­ne. A do­mi­na­re so­no tin­te vi­ra­te al mar­ron­ci­no, un po' per la fo­to­gra­fia del film, un po' per lo sta­to del­la pel­li­co­la. Ma ci so­no an­che ot­ti­me e com­pat­te istan­ze di blu, e so­prat­tut­to di ros­so vi­vo, ad esem­pio sul­le ve­sti de­gli emis­sa­ri va­ti­ca­ni. Bel­lis­si­me an­che cer­te sfu­ma­tu­re gial­le o az­zur­re dell'ab­ba­zia al tra­mon­to, e al­cu­ne tin­te ocra nel­lo scrit­to­io dei mo­na­ci (do­ve fra l'al­tro ab­bon­da­no sce­ne con pri­mi pia­ni "ra­dio­gra­fi­ci"). Da no­ta­re che l'ini­zio ha una re­sa pes­si­ma, an­che se ciò è do­vu­to al tra­spa­ren­te dei ti­to­li so­vraim­pres­so sul­la pel­li­co­la. Inol­tre c'è un pun­ti­no lu­mi­no­so nel­la par­te in bas­so a de­stra: è for­ma­to da 4/5 pi­xel e si "ac­cen­de" all'au­men­ta­re pro­prio del­la lu­mi­no­sità del qua­dro. La sua com­par­sa av­vie­ne, a fa­si al­ter­ne, nel­la se­con­da par­te del film e in qual­che ca­so può di­strar­re. A par­te que­sti pro­ble­mi, il trans­fer è ab­ba­stan­za riu­sci­to e l'im­ma­gi­ne stac­ca di pa­rec­chie mi­su­re quel­la del DVD. Cer­to però che un re­stau­ro + scan­sio­ne avreb­be­ro re­so il vi­deo an­co­ra più ni­ti­do.



Voto al transfer: 8 su 10, "Fattore wow": 8 e 1/2 su 10.

Grafico Bitrate (cliccare sopra per ingrandirlo):



Occupazione audio/video: 25,9 Gb - Bitrate (video) 18,97 Mbit

Dati completi del Blu-Ray estratti con BDinfo


Screencapture Blu-Ray: full HD PNG
(occhio agli spoiler!!)















Altri screencapture dopo il commento sull'audio.


QUALITA' AUDIO (6 e 1/2 su 10): Au­dio ita­lia­no Dol­by Di­gi­tal 2.0 sen­za in­fa­mia e sen­za lo­de. Il vo­lu­me di re­gi­stra­zio­ne è un po' de­bo­le, e la re­sa "sca­ri­ca". A ri­sen­tir­ne so­no so­prat­tut­to le fre­quen­ze me­dio­bas­se, qua­si sem­pre sot­to­to­no, men­tre su­gli al­ti la ni­ti­dez­za è di­scre­ta. Il mes­sag­gio so­no­ro è so­prat­tut­to fron­ta­le e non mol­to am­pio. La sce­na ten­de a col­las­sa­re sul ca­na­le cen­tra­le, an­che se non man­ca­no ef­fet­ti sui dif­fu­so­ri la­te­ra­li, in par­ti­co­la­re nel­le sce­ne di vi­ta quo­ti­dia­na all'ab­ba­zia. Al­cu­ni ef­fet­ti so­no "di­stac­ca­ti", e c'è qual­che ti­mi­do pan­ning si­ni­stra de­stra: ma in ge­ne­ra­le man­ca com­pat­tez­za e la re­sa è al­quan­to "sus­sur­ra­ta". Le sce­ne al chiu­so (so­prat­tut­to con i co­ri o i va­ri "di­scor­si") pre­sen­ta­no un'am­bien­za sug­ge­sti­va che coin­vol­ge i ca­na­li po­ste­rio­ri, al­me­no in cer­te oc­ca­sio­ni. Lo stes­so va­le per le sce­ne più "mo­vi­men­ta­te" del film, e quel­la in cui il fra­te Sal­va­to­re ap­pa­re nel­la ca­ta­com­ba. Il ca­na­le cen­tra­le non è ro­boan­te ma ab­ba­stan­za pie­no, e ri­pro­du­ce be­ne le vo­ci. Que­ste ul­ti­me so­no ni­ti­de e in­tel­le­gi­bi­li, con in te­sta quel­la fuo­ri cam­po di Ad­so, e na­tu­ral­men­te quel­la di fra­te Gu­gliel­mo. Non ma­le an­che quel­le più pro­fon­de (Ber­nar­do Gui), però ci so­no al­cu­ne pic­co­le sa­tu­ra­zio­ni in sce­ne con gri­da. An­che cer­ti ef­fet­ti pa­ti­sco­no lie­vi di­stor­sio­ni, op­pu­re so­no ovat­ta­ti, o an­co­ra non be­ne amal­ga­ma­ti al re­sto del­la sce­na so­no­ra. Le mu­si­che stac­ca­no po­co da­gli ef­fet­ti e so­no an­co­ra piut­to­sto "cen­tra­li". Fa ec­ce­zio­ne il te­ma prin­ci­pa­le, che in­ve­ce pre­sen­ta l'in­quie­tan­te scam­pa­nel­lio sui ca­na­li la­te­ra­li, e ha qual­che slan­cio in più ver­so i bas­si. Co­me pre­ve­di­bi­le, i po­ste­rio­ri so­no qua­si as­sen­ti e, a par­te la so­pra­ci­ta­ta am­bien­za, in­clu­do­no ef­fet­ti ti­po il ven­to, il fuo­co o i crol­li del­le sce­ne fi­na­li. Il su­b­woo­fer pre­sen­ta qual­che sbuf­fo ma nul­la più. Da no­ta­re che il film è ab­ba­stan­za tran­quil­lo, per cui cer­ti li­mi­ti dell'au­dio non pe­sa­no più di tan­to. Co­mun­que non man­ca­no sce­ne so­no­riz­za­te ab­ba­stan­za be­ne, e più coin­vol­gen­ti, ti­po quel­le nel­la bi­blio­te­ca, op­pu­re quel­le di pa­ni­co che pre­ce­do­no la sco­per­ta dei fra­ti as­sas­si­na­ti, e in­fi­ne la se­quen­za di fu­ga di Ber­nar­do Gui. La trac­cia in­clu­de due bat­tu­te ri­dop­pia­te ma­la­men­te (cioè con vo­ci di­ver­sis­si­me da quel­le dei dop­pia­to­ri ori­gi­na­li): una di Sean Con­ne­ry a 16 min. e 25 sec., l'al­tra di Chri­stian Sla­ter, a 67 min. 25 sec. Inol­tre c'è una lun­ga bat­tu­ta di Con­ne­ry ri­pe­tu­ta a 106 min. e 4 sec., pre­ci­sa­men­te do­po la con­dan­na di Re­mi­gio e Sal­va­to­re. Ta­li ca­rat­te­ri­sti­che era­no pre­sen­ti an­che nel­la trac­cia au­dio del­la pas­sa­ta edi­zio­ne spe­cia­le War­ner su due DVD.



Screencapture Blu-Ray: full HD PNG (occhio agli spoiler!!)















Altri screencapture, e confronto DVD - Blu-Ray, dopo il commento sugli extra.


QUANTITA'/QUALITA' CONTENUTI EXTRA (7 su 10): Il com­par­to ex­tra è rac­chiu­so in un bel menù sia fis­so che a scom­par­sa, e in­clu­de:


Commento di Jean Jaques Annaud in inglese

Commento di Jean Jaques Annaud in francese con sottotitoli opzionali in inglese

"The Abbey of Crime": documentario tedesco su "Il nome della rosa" di Umberto Eco (SD, 43 min 26 sec., sott. ITA)

Tour video-fotografico con Jean Jaques Annaud (SD, 16 min. 6 sec., sott. ITA)

Trailer (SD, 2 min. 10 sec., sott. ITA)

La com­men­ta­ry in­clu­de mol­ti aned­do­ti di An­naud, sia "sto­ri­ci" che te­ni­ci. L'ascol­to è pia­ce­vo­le an­che se ci so­no am­pi "bu­chi" fra un in­ter­ven­to e l'al­tro. Co­me al so­li­to per un ti­to­lo War­ner, non ci so­no sot­to­ti­to­li ita­lia­ni, ma se si ascol­ta la ver­sio­ne fran­ce­se è pos­si­bi­le at­ti­va­re al­me­no quel­li in­gle­si. Il do­cu­men­ta­rio, pro­dot­to per la tv te­de­sca, mo­stra mol­te fa­si del­la la­vo­ra­zio­ne. In par­ti­co­la­re si ve­do­no l'al­le­sti­men­to dei set e le ri­pre­se ve­re pro­prie, as­sie­me a stral­ci di in­ter­vi­ste, ed al­tre sce­ne che coin­vol­go­no i tec­ni­ci. Pro­ta­go­ni­sti so­no il re­gi­sta e va­ri at­to­ri, più lo stes­so Um­ber­to Eco. Lo scrit­to­re mo­stra una cer­ta cau­te­la ver­so la pel­li­co­la (an­co­ra non ter­mi­na­ta ai tem­pi dell'in­ter­vi­sta) e non ri­spar­mia qual­che no­ta po­le­mi­ca sull' adat­ta­men­to del suo li­bro. Il do­cu­men­ta­rio è par­la­to in in­gle­se e ita­lia­no ma l'au­dio ori­gi­na­le è so­vra­sta­to da un fa­sti­dio­so voi­ce-over te­de­sco (co­me ov­vio, da­ta l'ori­gi­ne del fil­ma­to). In ogni ca­so so­no pre­sen­ti sot­to­ti­to­li in ita­lia­no. Quan­to al tour fo­to­gra­fi­co, si trat­ta for­se del mi­glior ex­tra: in es­so, Jean Ja­ques An­naud mo­stra al­cu­ne fo­to scat­ta­te du­ran­te la la­vo­ra­zio­ne e rac­con­ta gli epi­so­di ad es­se col­le­ga­ti. Si trat­ta di aned­do­ti che ri­guar­da­no at­to­ri (so­prat­tut­to Chri­stian Sla­ter), lo­ca­tion, pro­du­zio­ne e mo­men­ti sin­go­la­ri... co­me quel­li in cui il di­ret­to­re del­la fo­to­gra­fia To­ni­no Del­li Col­li par­la du­ran­te le ri­pre­se, su­sci­tan­do l'ira di Sean Con­ne­ry. Il rac­con­to è ser­ra­to, e l'in­ser­to è più "a fuo­co" del do­cu­men­ta­rio, an­che se non mo­stra fil­ma­ti del die­tro le quin­te. Il re­gi­sta si espri­me in in­gle­se ma so­no pre­sen­ti sot­to­ti­to­li in ita­lia­no. Ri­spet­to al­la pas­sa­ta edi­zio­ne War­ner su dop­pio DVD man­ca pur­trop­po la bel­lis­si­ma vi­deo in­ter­vi­sta da due ore a Jean Ja­ques An­naud e ad al­tri mem­bri del ca­st. Ta­le man­can­za è gra­vis­si­ma per al­me­no due mo­ti­vi: l'in­ser­to è zep­po di ul­te­rio­ri fil­ma­ti e aned­do­ti sul­la la­vo­ra­zio­ne (ad esem­pio quel­li di Va­len­ti­na Var­gas sul­la sce­na di ses­so con Chri­stian Sla­ter), e sul Blu-Ray c'era tut­to lo spa­zio suf­fi­cien­te ad in­clu­der­lo.



Screencapture Blu-Ray: full HD PNG (occhio agli spoiler!!)
















Confronto DVD - Blu-Ray: full HD high quality PNG
(occhio agli spoiler!!)













link a recensioni esterne:
Scheda del film:
Hardware con cui vedo e ascolto i Blu-Ray (in giallo quello usato per recensire il titolo):
    DISPLAY
    Panasonic plasma FULL HD 55' 3D TX-P55ST50E
    Panasonic plasma FULL HD 50' TX-P50S20
    Panasonic plasma FULL HD 46' TX-P46U20
    Panasonic plasma HD READY 50' TH50-PV60
    Panasonic plasma HD READY 42' TH42-PX7
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-980
    Epson proiettore LCD FULL HD EMP TW-680

    LETTORI
    Sony Playstation 3
    Sony BDP S-500
    Sony BDP S-550
    Samsung BDP 1400
    Samsung BDP 1500

    AMPLIFICATORI + DECODER + DIFFUSORI
    Onkyo TX DS-676, Jbl Tlx 500 (centrale), Jbl tlx 700 (frontali, posteriori), Jamo X5 (subwoofer attivo)
    Onkyo TX DS-555, Technics Sh-500, Technics Sb-ca21 (frontali), Wharfedale Modus 3 (posteriori), infinity ref. 100 (centrale)
    Sony str-db 830, sistema satelliti + subwoofer Jbl Scs 140

    CUFFIE
    Decoder Sony MDR-1000 + cuffie Sony MDR-XB600
    Decoder + cuffie Sony MDR-6500