lunedì 29 settembre 2008

Doomsday (Import Usa)

FILM: Fantaapocalittico ispirato a vari classici del genere, a partire da 1997 Fuga da New York e Mad Max 2. Dal capolavoro di John Carpenter vengono la poliziotta protagonista e, soprattutto, il muro "fortificato" (che separa l'Inghiltera da una Scozia appestata dal micidale virus "reaper"), mentre dal gioiello di George Miller sono importati lo scenario barbarico e l'inseguimento conclusivo. Innumerevoli sono anche i richiami espliciti all'horror moderno, gli omaggi all'action americano anni '90 e addirittura le strizzate d'occhio al cinema bis italiano, in particolare quello postatomico di Ruggero Deodato, Enzo Castellari e Sergio Martino. Il risultato della mistura, a firma Neil Marshall, è un divertissement cinefilo dai toni abbastanza seriosi e, soprattutto, mai sopra le righe nonostante le molte escursioni nel folle e nel grottesco. Fra i punti di forza della pellicola (che scorre veloce grazie a un montaggio frenetico ma "classico") lo sprezzante cinismo, e l'ennesima rappresentazione "distopica" della società futura, qui piagata da epidemie, sovrappopolamento e ossessione dei governanti per le "barricate". Azzeccati sono anche la crudezza, il gusto per il caos e uno splatter in parte disturbante e in parte liberatorio ma sempre molto spinto. Sull'altro piatto della bilancia, però, pesano la discontinuità tecnica (soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo delle musiche) e una narrazione efficace a livello "episodico" ma minata da cambi di registro stravaganti. Si veda, ad esempio, la parentesi nel castello "medievale", adatta a sottolineare un regresso anche "cronologico" dell'uomo (oltre alla sua fissa per gli arginamenti) ma troppo scollegata da tutto il resto. Sempre questa "schizofrenia" del racconto, inoltre, fa si che certi personaggi siano irrisolti, ed altri ancora dimenticati, oppure eliminati troppo presto (su tutti, il "re" interpretato da Malcolm McDowell e la compagna del capo punk). Per fortuna, a salvare la baracca ci pensa la splendida protagonista Rhona Mitra, con la sua aria da cerbiatta unita a maniere da Sarah Connor, e lo stesso fa il sapore nostaglico dell'operazione: ma si spera che, dopo il compitino in cui ribadisce d'aver studiato i classici, il regista di The Descent torni alle opere in cui dimostra anche d'averli capiti.

QUALITA' VIDEO (9 su 10): Primo titolo recente di Universal in Bluray, Doomsday ha una qualità video molto "cinematografica" e in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Il codec utilizzato è il VC1, mentre il supporto è un BD da "soli" 25 gygabyte, comunque sufficiente per contenere immagini 2.35:1 affilate, tridimensionali e mai soggette a problemi. Le prime scene scure del prologo mettono subito in evidenza la profondità del nero e, allo stesso tempo, la perfetta visibilità dei dettagli nelle zone in ombra. La luminosità, sia nelle prime fasi che in seguito, è invece un po' meno spinta, anche se ciò dipende da una precisa scelta fotografica che punta a rendere le ambientazioni stranianti. Il livello generale di nitidezza è altissimo e sebbene l'inquadratura non sia sempre a fuoco (soprattutto sui primi piani), la porosità dei volti tocca livelli esaltanti. Come esempio, si osservino le inquadrature di Rhona Mitra e del suo superiore Bob Hoskins durante il viaggio in auto, o, ancora, i visi dei vari funzionari durante i briefing nella sala conferenze. Per non parlare della scena in cui, sempre Rhona Mitra, inserisce l'occhio bionico, che tocca vette oltre il "radiografico". Impressionante anche la nitidezza dei fondali (con in testa una panoramica iniziale su Londra da togliere il fiato) e la complessità delle trame su edifici, automobili, ornamenti (dal vestiario ai tatuaggi dei punk) e persino degli effetti gore. Buoni i colori, abbastanza freddi (e virati al bluastro per 3/4 di film) ma con i primari in grande evidenza, a partire dal rosso nella ricostruzione grafica iniziale. Gli incarnati sono quasi sempre naturali, salvo in qualche passaggio dove assumono tonalità giallastre e slavate. Il contrasto, nella norma per quasi tutto il film, subisce una forte impennata nell'ultima parte ed oltre a far "accendere" alcune tinte (l'azzurro del cielo, l'arancio delle esplosioni) introduce una bruciatura del bianco che si mangia qualche dettaglio e rende il quadro molto "torrido". La resa è forse meno appagante rispetto all'inizio ma anche in questo caso si tratta d'una impostazione fotografica voluta e che ricalca quella "schizofrenica" dello script. Inesistenti edge enhancement e segni di compressione, mentre in qualche sequenza scura c'è una lieve rumorosità che discende dalla grana della pellicola.

QUALITA' AUDIO (9 su 10): L'audio inglese DTS HDMA (ascoltato in DTS semplice) è ampio, potente e molto vivace. Il volume di registrazione è alto e, fin dalle prime scene, tutti i diffusori producono effetti "secchi" e ben distribuiti. A dominare sono spari e grida, ma non mancano i classici panning fronte-retro degli elicotteri. In seguito la scena si calma, per poi riesplodere nelle successive fasi d'azione, a partire dall'imboscata notturna. Il fruscio assente rende la colonna sonora più suggestiva, mentre la definizione strepitosa degli alti dona la tipica sensazione di suono "fuori dai diffusori". A differenza di altre colonne sonore più "sguaiate", però, questa riesce a non essere fastidiosa anche nelle fasi più chiassose. Il canale centrale è molto realistico, grazie ai bassi potenti e alle voci pulitissime. Queste ultime sono forse un po' deboli di volume (tanto che, in un paio d'occasioni, i "botti" coprono i dialoghi) ma sempre morbidissime e ben inserite nella scena. Inoltre non producono saturazioni. Le musiche nella prima parte sono calde, ben separate e prominenti: in particolare, si ricordano quelle iniziali (simil-1997 fuga da New York) e quelle durante la festa dei punk. Nella seconda parte, invece, l'accompagnamento musicale è un po' più in sottofondo (ed anche parecchio inadeguato, anche se questo non riguarda la qualità tecnica). L'apporto del subwoofer è impressionante e sottolinea con scosse telluriche (ma ben controllate) ogni colpo o deflagrazione: basti ascoltare i ribaltamenti dei mezzi blindati, o, ancora, l'esplosione nel castello medievale. Sempre il subwoofer, inoltre, fornisce uno spettacolare rinforzo ai colpi delle armi da fuoco (es. il fucile e la pistola della protagonista nell'introduzione). Come prevedibile, i posteiori animano la scena con una marea d'effetti, soprattutto d'ambienza. Non mancano, però, anche effetti attivi molto coinvolgenti, come quelli durante il temporale dell'inizio (un classico dell'audio multicanale) oppure le varie smitragliate lungo tutto il film. Restano nella memoria anche certi panning delle auto nel finale ed eco molto definite nelle principali scene di massa. Peccato solo che alcune scene non godano della ricchezza sonora che ci si sarebbe aspettati (ad esempio la già citata festa punk) e che, in linea di massina, il mix sia piuttosto canonico: altrimenti questa traccia avrebbe meritato il massimo dei voti.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (5 su 10): A parte la normale traccia di commento del regista, accessibile dal menù principale, gli altri extra indispettiscono. La colpa è del famigerato "U-control", sistema che Universal utilizza nei suoi dischi e che consente l'accesso ai contenuti solo mentre si sta guardando il film. Nel caso di Doomsday, l'attivazione di tale modalità U-control permette d'accedere a tre tipi d'inserti, denominati rispettivamente "Reaper files", "Tech specs", e "Picture in picture", e selezionabili, durante il film, tramite bottoni che s'attivano in momenti prestabiliti. Il primo inserto (sempre accessibile perchè sempre uguale) consiste in una serie di schede su peronaggi, ambienti e "mitologia" del film ed una volta attivato si sovrappone alle immagini come una sorta di "schedario interattivo". Il secondo, invece, è un bellissima (quanto inutile) sovrimpressione incentrata su armi e mezzi, mentre l'ultimo fa comparire, ovviamente in modalità picture in picture, una featurette "a tema" con le scene del film che si stanno guardando. Le featurette (dotate di sottotitoli opzionali) sono otto ma la durata totale è abbastanza esigua. Inoltre, la loro fruizione è davvero troppo frustrante, causa dimensioni lillipuziane dei riquadri picture in picture. Come contentino, il menù di selezione scene permette d'accedere alle parti del film che contengono extra, e di scegliere quale fra i tre tipi d'inserto attivare: ma anche così, la tanto decantata "esperienza U-control" resta scomodissima. Pertanto ci s'augura che Universal abbandoni questa implementazione degli extra ("figa" quanto si vuole ma ostica) o che almeno consenta d'accedere ai contenuti filmati anche tramite un banalissimo ma ben più funzionale elenco.

link a recensioni esterne:
Forum AV Magazine (Bluray americano)
DVD Town (Bluray americano)
Highdefdigest (Bluray americano)
DVD Authority (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

mercoledì 24 settembre 2008

[REC]

FILM: Da Jaume Balaguerò e Paco Plaza, un efficace "first person horror" che affronta un tema riconducibile soprattutto al primo dei due registi spagnoli e cioè lo sprigionarsi (attraverso un contagio o un maleficio) dell'irrazionale nel mondo. Lo scenario è un condominio dove un'infezione misteriosa sta trasformando gli inquilini in zombie, mentre il punto di vista è quello d'una ignara troupe televisiva (reporter donna più cameraman), sopraggiunta assieme ai pompieri che stava filmando per un "docu-reality". Lo stile della ripresa è quello reso celebre da Blair Witch Project e cerca d'illudere lo spettatore di stare assistendo a un fatto reale (e filmato da chi vi partecipa): ma al contrario del film di Edoardo Sanchez e Daniel Myrick, che voleva essere un "reperto", REC si sforza di sembrare "in diretta" e visto "dall'occhio della telecamera", così da accrescere il senso di disfacimento della realtà a pannaggio d'un orrore che ha molti tratti in comune con la follia. A dimostrare questa impostazione, lo svolgimento in tempo reale e l'assenza apparente di montaggio, oltre ad una scena in "rewind" che, eliminando l'idea di stare vedendo una cassetta preregistrata, catapulta nell'immediatezza dell'incubo. Molto buono l'avvio (con l'introduzione dei personaggi e il progressivo degenerare degli eventi) e pregevole sia l'ambientazione sempre più claustrofobica che l'uso calibrato ma disturbante dello splatter. Tuttavia, sul finire del primo tempo l'illusione rischia di svanire a causa d'un calo di ritmo, certi passaggi troppo "costruiti" ed una recitazione sopra le righe (a cui, nella versione italiana, s'aggiunge il doppiaggio pessimo). Per fortuna si tratta d'un calo momentaneo, dato che, nell'ultima parte, il film accumula sequenze shock di sapore ancestrale (anche se risaupte) ed elargisce con sapienza indizi esoterici, scientifici e religiosi sulle cause di quel che sta accadendo, pur senza fornire connessioni banalizzanti. Proprio tale mancanza, abilmente calcolata, alimenta il passaggio definitivo all'orrorifico e induce lo spettatore sia all'immedesimazione più angosciante che a bramare i peggiori accadimenti. E alla fine, scoperchiato quasi alla lettera il vaso di pandora, questi ultimi arrivano, in un climax ammaliante per gli occhi (sarà anche derivativa ma l'estetica del male e degli anfratti in cui s'annida è riuscitissima) ed insostenibile per i nervi, ed in cui cui il Balaguerò sceneggiatore trasforma in apocalisse sovrannaturale un comune reportage. Si rimane atterriti ma anche appagati, perchè, inconsciamente, è come si vorrebbe che degenerasse qualunque avvenimento trasmesso in tv.

QUALITA' VIDEO (8 su 10): Il video di REC (1080i 50hz compresso in VC1) vanta una buona qualità, nonostante il film simuli un reportage televisivo ripreso in condizioni "di fortuna". Come prevedibile, l'impatto dell'immagine è quello un po' "pastoso" e iperfluido tipico delle riprese fatte con telecamera, anche se fin da subito emergono colori abbastanza caldi, un'elevata tridimensionalità e un'ottima pulizia delle scene illuminate. Nelle prime fasi alla stazione dei pompieri spiccano subito alcuni rossi accesi (divise, caschi e camionette), poi è il turno dei blu scuro (sempre le divise dei pompieri). Sempre all'inizio, il quadro è pervaso da una dominante lievemente giallastra, mentre giunti al condominio fa capolino una patina bluastra che però non condiziona troppo la resa delle altre tinte. Gli incarnati, ad esempio, restano sempre molto naturali e lo stesso dicasi per le tonalità di sangue, vestiti e location, solo un po' "raffreddati" da tale scelta fotografica e dall'ambientazione notturna. Il livello di dettaglio è elevato e non tradisce mai la natura HD della ripresa. In particolare, appagano la porosità dei volti in primo piano e il senso generale di "sottigliezza" (assai più accentuato che nella controparte in DVD): ma non sono da meno i particolari di certi ambienti, come ad esempio la camionetta dei pompieri e quindi l'atrio del condominio, oltre a tutto lo scenario del finale, ricco di particolari che l'alta definizione rende ben distinguibili. Peccato solo che, soprattutto nella seconda parte, frequenti sfuocature e movimenti velocissimi non consentano d'apprezzare l'altrimenti valida qualità della definizione. Il contrasto è eccellente e dona al quadro un'ottima profondità senza bruciare dettagli (soprattutto sui bianchi), mentre il nero è profondo e ben dettagliato, anche se qualche scena è così volutamente affogata nell'oscurità da non far distinguere chiaramente il fotogramma. Sempre le scene più scure (es. la prima nella stazione dei pompieri) presentano la tipica rumorosità da ripresa video, anche se raramente questa caratteristica diventa fastidiosa. Nel finale, sempre al rumore s'aggiunge anche una dominante verde che, assieme al contrasto più "sparato", leviga parecchio il dettaglio: ma, ancora una volta, la scelta è voluta, e funzionale agli avvenimenti. A parte questo rumore video, non si percepiscono altri segni di compressione nemmeno nelle scene più movimentate, mentre nei passaggi più luminosi (es. la scena della mensa) si può scorgere un lieve edge enhancement. In termini assoluti, la qualità complessiva di questo video è distante dai livelli "demo", anche se, per il tipo di film, questa è addirittura sorprendente e di certo capace di rendere giustizia al formato HD.

QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'audio italiano PCM 5.1 stupisce per pulizia e, soprattutto, riserva di potenza: nelle scene tranquille, infatti, il volume sembra fin troppo discreto, mentre non appena qualcuno (o "qualcosa") stimola con più decisione il microfono della telecamera, la dinamica "esplode" fragorosissima. Ciò è palese fin dalla prima "irruzione" dei pompieri nell'appartamento della vecchia e quindi lungo tutti gli assalti delle creature, o qualunque altra scena con urti, grida o oggetti in frantumi. Il fronte anteriore è molto compatto e, sebbene privilegi il canale centrale, non risparmia effetti laterali anche molto accentuati. Inoltre, ed è questa la caratteristica più piacevole, produce un'ambienza davvero realistica: s'ascoltino, come esempio, i rumori ambientali durante tutta la prima fase nella caserma dei pompieri e quindi le innumerevoli eco all'interno del condominio. Le voci (ben inserite nella scena nonostante il doppiaggio) sono pulite e ben definite ma forse un po' basse di volume, mentre gli effetti sfoggiano una nitidezza impressionante degli alti, solo a tratti offuscata da forti "bruciature" comunque non troppo fastidiose (e comunque tipiche d'una ripresa dal vivo). Eccellenti anche le frequenze mediobasse, capaci di mettere a dura prova il canale centrale, i laterali e addirittura, poco prima del finale, i canali posteriori. In particolare, risalta la secchezza di certi tonfi ma non sono da meno altri effetti come martellate, pugni, serrande, senza contare gli "urti" della stessa telecamera nelle scene più concitate. Sempre a proposito dei posteriori, è da lodare la qualità dell'ambienza nelle scene drammatiche, nonchè l'estensione dinamica degli effetti più potenti. Da osservare però che il contributo dei canali posteriori non è particolarmente memorabile nella prima parte del film, mentre in seguito questo aumenta con effetti attivi tipo urla, elicotteri, colpi e persino voci ben definite. Nel finale, addirittura, alcuni panning sinistra destra e fronte retro sembrano passare sulla testa dell'ascoltatore, innalzando la tensione a livelli record. Per ovvi motivi non sono presenti musiche ma ciò non toglie che, nel complesso, la traccia risulti attiva, realistica e quindi molto coinvolgente.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (5 e 1/2 su 10): Racchiusi nel bel menù principale (fisso ma con piccole animazioni all'interno) sono racchiusi gli stessi extra della versione a DVD singolo. In dettaglio, questi includono:

Featurette "Making of" (18 min. 30 sec.)

Trailer italiano (1 min. 45 sec.)

Trailer originale (1 min. 44 sec.)

Teaser (2 min.)

TV spot (3 min.)

Inserto "Film clip" (6 min. 38 sec.)

inserto "L'urlo di Rec" (4 min. 23 sec.)

Galleria fotografica

Credits del Bluray

Come ovvio, l'extra che più risalta è la featurette: il suo carattere è abbastanza promozionale, anche se le molte interviste, oltre ai divertenti sguardi sulla lavorazione (in particolare quella degli effetti speciali) la rendono interessante. Peccato solo per la brevità. L'inserto sulle "urla" è invece una stupidata pubblicitaria al 100%. In essa, due "promoter" con in testa un elmo da pompiere invitano i passanti ad emettere un grido di terrore, lasciando al pubblico l'onere di scegliere quello più realistico. Da vedere una volta (sempre che si resista fino alla fine) e poi dimenticare. La galleria fotografica consiste in 9 fotogrammi ad alta definizione tratti dal film, mentre le "clip" non sono altro che una collezione di "scene top" (con forse qualche inquadratura aggiuntiva), tipo quelle incluse nei primi, orridi DVD della Cecchi Gori. I trailer sono presentati in HD ed hanno una buonissima qualità. Tutti gli altri filmati, invece, sono in bassa definizione. Gli extra in lingua originale spagnola includono i sottotitoli opzionali in italiano.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

martedì 16 settembre 2008

Independence day

FILM: Ad oggi, il più popolare blockbuster hollywoodiano di Roland Hemmerick: un colossal fantascientifico che aggiorna il filone "terra contro i dischi volanti", impregnandone le nervature con effetti speciali incredibili e patriottismo sfrenato. La sceneggiatura si rifà all'immaginario ufologico/geek dell'ultimo ventennio e chiama in causa, oltre alle classiche astronavi discoidali, i rapimenti alieni, le autopsie, l'area 51, l'incidente di Roswell, la coospirazione governativa e, soprattutto, un'informatica onnipotente: ma il risultato non va oltre l'accumulo pressapochista, cosicchè le incongruenze, in particolare nella seconda parte, toccano livelli allarmanti. La linearità della trama, corale e buonista, è irritante, mentre l'assunto di fondo, per cui la vittoria contro gli alieni è subordinata all'armonia fra potere politico, scientifico e militare, è così rassicurante da sfociare nella propaganda. I personaggi sono stereotipati, o idealizzati fino al midollo, con in testa il presidente americano interpretato da Bill Pullman. Quest'ultimo, infatti, è un ex pilota militare che combatte la guerra da sè e che non perde l'occasione di "globalizzare" la ricorrenza americana del 4 luglio. Sulla stessa linea, la supponenza della pellicola è tale da tripartire l'azione nelle sole città simbolo del potere statunitense, e cioè New York, Los Angeles, e Washington, con il resto del mondo ad attendere la soluzione, tutta yankee, al conflitto. Dalla sua, comunque, ID4 vanta una messinscena colossale, ed una rappresentazione efficace del primo incontro ravvicinato con gli extraterrestri, ansiogeno come nel miglior disaster movie. Inoltre, alterna un'impressionante "estetica deflagratoria" pre 11 settembre (gli edifici scoppiano anzichè collassare) a battaglie aeree come non se ne vedevano dai tempi de "Il ritorno dello Jedi". Tuttavia, la mancanza di creatività rimane sconfortante e conferma la natura derivativa d'un film costruito sul "sentito dire" anzichè sulla cognizione di causa: a tal proposito, basti ricordare l'espediende del virus informatico, così sragionato (nonostante l'omaggio a "La guerra dei mondi"), da mettere in imbarazzo persino il tecnico della tv via cavo, interpretato da Jeff Goldblum, che dovrebbe spiegarlo ai militari. Se non altro, almeno il co-protagonista Will Smith è nelle corde dell'operazione: sbruffoneggia dall'inizio alla fine, prende i mostri a calci nel sedere quasi letteralmente e con l'ultima frase pronunciata al figlio ("Non t'avevo promesso i fuochi d'artificio?") svicola se stesso, e la pellicola, dall'impegno di serietà verso il pubblico.

QUALITA' VIDEO (8 su 10): Video 2.35:1 AVC Mpeg4 (compresso su un BD 50) decisamente buono, anche se, da un blockbuster come questo, ci si sarebbe aspettati un risultato più spettacolare. Il dettaglio in se è abbastanza elevato ma è la pellicola ad avere un impatto leggermente "vecchio" e talvolta offuscato. Campi medi e primi piani mostrano una buona porosità dei volti, mentre gli sfondi, seppur nitidi, non sono sempre "taglienti" come ci s'aspetterebbe, soprattutto quando devono mostrare i dettagli di auto e palazzi da grande distanza. Non mancano istantanee di sicuro impatto (le prime scene nella casa bianca, la partita a scacchi fra Jeff Goldblum e suo padre, la conferenza del presidente, l'arrivo delle astronavi): tuttavia, un'occasionale "pastosità" della trama limita la nitidezza di molte altre scene con media luce. Ciò è evidente, ad esempio, nelle prime sequenze dentro lo studio televisivo e quindi un po' ovunque nelle varie fasi al chiuso, fino all'ultima parte nell'area 51, che spesso perde consistenza. A rendere il quadro ancor più altalenante, concorrono evidenti cali di definizione in scene con dissolvenze, didascalie e pesanti effetti speciali (in particolare quelle con le astronavi madre, le cui rifiniture sono sempre un po' sporche). A livello cromatico, la resa è molto brillante e "pastellosa" (come tipico dei titoli Fox di quegli anni, vedere ad esempio "Speed"). In particolare, risaltano le tinte primarie, con in testa i rossi (l'auto di Will Smith, il Biplano di Randy Quaid, le varie esplosioni) e i verdi (prati, varie sfumature interne delle astronavi e i "raggi" di queste ultime) ma con anche i blu in grande spolvero, ad esempio in scene come quella dell'attacco nucleare. Il contrasto è ottimo in fasi molto illuminate (salvo gli occasionali appiattimenti nelle già citate sequenze con effetti speciali) e buono nei passaggi al chiuso, mentre il nero è sia profondo che definito. Lo dimostra, ad esempio, la scena in cui Jeff Goldblum e suo padre si recano alla casa bianca, ricca di dettagli anche nelle zone scure e nel complesso molto tagliente e tridimensionale. Peccato però che, sempre tale scena, presenti un certo quantitativo di grana e lo stesso accade in molte altre sequenze, in particolare nell'ultima parte del film. La compressione è quasi sempre invisibile, salvo forse per qualche posterizzazione nelle scie di fuoco durante l'attacco alle città. L'Edge enhancement, infine, è trascurabile anche nei passaggi con forti contrasti.

QUALITA' AUDIO (8 su 10): L'audio italiano in DTS "semplice" (768 kbit) è, come la pellicola, lievemente "vecchio" ma comunque di grande impatto. A stupire e coinvolgere è soprattutto la gamma medio bassa, potentissima sia sui canali frontali che sul subwoofer. Di tale caratteristica beneficiano tutte le scene più "drammatiche" (come l'arrivo delle astronavi) e d'azione, con in testa il primo attacco alle città e le due principali battaglie aeree. La definizione degli alti, seppure molto buona, non è altrettanto convincente e rende e un po' striduli effetti come collisioni e vetri in frantumi. Sempre ottima, in ogni caso, è la separazione anteriore, ricca di panning ed effetti molto "laterali", e ben amalgamato risulta il centrale, con le voci nitide ma mai troppo in primo piano. Sempre il centrale, riproduce spari ed esplosioni con molta secchezza (bellissimi gli impatti dei missili contro gli scudi delle astronavi) e limita il numero di saturazioni ad un livello più che accettabile. La resa delle musiche è imponente ed anche in questo caso l'apporto di medio bassi eccede le aspettative, al punto che talvolta il resto della scena sonora rischia di passare in sordina. Nelle prime fasi del film (salvo il preambolo sulla Luna), i canali posteriori non sembrano molto attivi, mentre in seguito questi si animano sia con panning fronte retro che sinistra destra. Come prevedibile, ciò accade soprattutto durante le battaglie aeree, in cui le varie scie di missili ed esplosioni bombardano l'ascoltatore da ogni lato, creando un piacevolissimo effetto "avvolgimento". In alcuni casi, poi, la stessa dinamica dei posteriori è notevole: s'ascoltino, ad esempio, il primo passaggio del biplano pilotato da Randy Quaid, la scena dell'autopsia e, soprattutto, il tiro alla lattina di coca, che genera l'effetto più bello di tutta la colonna sonora. Purtroppo l'ambienza, molto tenue nei passaggi più tranquilli, non convince quanto gli effetti singoli e questo è forse il maggior limite del mix assieme alla lieve chiusura degli alti su tutti i diffusori. Tuttavia, ciò non limita la godibilità d'una traccia che, grazie alla sua esuberanza, esalta nei passaggi più spettacolari e fa dimenticare ogni suo limite. Certo, il confronto con il DTS HD Master audio americano (ascoltato in downmix) è abbastanza impietoso, soprattutto per quanto riguarda apertura e definizione delle alte frequenze.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (4 e 1/2 su 10): Sulle prime, il bel menù a scomparsa fa sembrare il comparto extra abbastanza corposo, anche se, alla prova dei fatti, di materiale ce n'è ben poco. Trovano infatti posto solo due tracce di commento (una del regista Roland Emmerich e del produttore Dean Devlin, l'altra dei tecnici degli effetti speciali), una traccia testuale sulle curiosità, un'assurda selezione scene tramite indice analitico, un bookmark personale, il trailer cinematografico del film e quelli di altri titoli Fox, più il gioco interattivo java "Caccia al tesoro" (in originale "Alien scavenger"). Quest'ultimo consiste nella ricerca d'alcuni oggetti durante la visione del film (tramite un mirino da muovere con le frecce del telecomando) e prevede, come ricompensa, la visione del ridicolo finale alternativo del film. Tutto qua: dei contenuti presenti nella bella versione su doppio DVD (compresa la director's cut del film con alcuni minuti in più) non c'è traccia. La qualità dei trailer, in formato HD 1080p è eccellente, mentre tutti i contenuti, comprese le varie tracce, sono sottotitolati anche in italiano.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
AV Magazine (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
DVD-Heaven (Confronto Bluray - DVD)
Highdefdigest (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

martedì 9 settembre 2008

Interceptor: Il guerriero della strada (Mad Max 2: The Road Warrior)

FILM: Sequel di Mad Max, diretto sempre da George Miller e con Mel Gibson nel ruolo di protagonista. Ambientato, ancora una volta, in Australia, trae le fila da una catastrofe nucleare e narra la lo scontro fra gli abitanti d'una fortezza-raffineria e l'orda di barbari che li assedia senza sosta, per sterminarli e impadronirsi della loro preziosissima benzina. In mezzo al conflitto finisce Mad Max, combattente senza bandiera che, indotto prima dal miraggio del carburante, poi dai suoi ideali, aiuta gli asserragliati del forte a scappare verso una nuova patria. Rispetto al capitolo originale, che vantava una straniante commistione fra poliziesco e road movie, questo vira al fantasy post apocalittico, risultando meno affascinante. Tuttavia, schiettezza della storia e carisma dei personaggi, uniti alle ampiezze del deserto australiano, ne fanno un sequel anche più godibile del predecessore. Fra rimandi western (L'assedio, la frontiera, l'assalto al convoglio) e un'estetica "medievale", la pellicola è imperniata sulla lotta contro la tirannia ed una schiavitù che, prima ancora d'essere "sociale", è soprattutto psicologica. Buonismi e scontatezze, però, non eccedono ed anzi lasciano il posto ad un pessimismo esistenziale che riecheggia ben oltre il lieto (ma incerto) epilogo: la sceneggiatura, infatti, ritrae un mondo postatomico in cui la civilizzazione è ancora subordinata all'accumulo di ricchezza e la sconfitta del male non porta alcun beneficio se non la possibilità di fuggire verso l’ignoto. Il senso di crudezza, assieme alle molte bizzarrie e alla cura per i dettagli, mantiene un'atmosfera ruvida quanto evocativa e dona credibilità ai personaggi, anche quando presentano tratti o demenziali (il pilota di girocottero, il bambino selvaggio) o sopra le righe (il capo dei "barbari" e il suo secondo). Il Mad Max di Gibson è una canaglia alla Han Solo, anche se più ambiguo e quindi più in linea con l'atmosfera leggendaria ma "antifiabesca" stabilita fin nella bellissima introduzione. Magnifiche tutte le sequenze stradali: dal primo rasoterra, che scartavetra la visuale dello spettatore, fino all'assalto della cisterna, culmine d'un modo brutale d'intendere l'azione che ha influenzato due decenni di cinema. Emblematico, invece, il prefinale con la scoperta della sabbia, in cui si riafferma la centralità dell'opportunismo anche fra chi si proclama "civilizzato".

QUALITA' VIDEO (8 su 10): Sebbene proponga un film con ventisette anni sulle spalle, il Bluray di Interceptor vanta immagini di buonissimo livello e così "fini" da mettere in imbarazzo la resa di certe produzioni attuali. Per la verità, i primi minuti "riassuntivi" in formato 1.33:1 non promettono nulla di buono, dato che la definizione è bassa e i colori sono slavati: ma non appena il quadro passa al 2:35:1, l'immagine si fa tagliente e il dettaglio sottilissimo. Gli sfondi e i particolari delle auto vantano una trama molto accentuata, mentre i volti sfoggiano la "porosità" tipica dell'alta definizione. Anche il senso di tridimensionalità è molto alto e, per una volta, la patina "cerulea" che affligge molti trasferimenti Warner è pressoché assente. Eccellenti i primi piani iniziali su Mel Gibson e, subito dopo, quelli sul pilota di girocottero. Allo stesso modo, si distinguono i totali desertici e tutti quelli che "contornano" le varie sequenze ambientate nella fortezza-raffineria. Fra questi ultimi, entusiasmano quelli durante la scena in cui gli "Homungus" propongono la tregua, zeppi d'automobili e persone sullo sfondo perfettamente distinguibili. E sempre a livello di definizione, appaga il dettaglio sul bimbo primitivo, sul cane di Mad Max, sui rottami delle auto, sull'asfalto e su tutte le strutture che costellano il deserto (anch'esso vibrante di particolari come rocce e sabbia). I colori non sono mai sgargianti ma sempre molto naturali, con in testa gli incarnati e il bellissimo azzurro del cielo. Fa eccezione solo l'arancio, durante le varie scene con fiammate o esplosioni. Molto buono il livello di contrasto, mentre la luminosità è, in qualche caso, un po' troppo elevata, come testimonia anche il livello del nero non bassissimo nelle sequenze notturne (comunque poche). In compenso, sempre il nero non nasconde mai dettagli, anche se, nelle suddette scene buie (soprattutto quella durante il viaggio di Max con il carburante) fa capolino una forte grana mista a rumore video. Sempre la grana, questa volta finissima, compare in molte scene con media luce: ma si tratta d'una precisa caratteristica della pellicola che non solo accentua il senso di definizione ma attribuisce al quadro un impatto ancora più cinematografico. Per quanto scritto fino ad ora, questo video meriterebbe una valutazione prossima ai vertici: ma alcuni difetti (oltre al già citato rumore durante le fasi notturne) abbassano inesorabilmente la valutazione. Ad esempio, in molte scene prossime ad una dissolvenza, o al cambio di bobina, la definizione cala parecchio, mentre l'equilibrio cromatico si altera. In altri passaggi, invece, la ripresa s'incupisce impastando un po' i volti, mentre in qualche totale la messa a fuoco non è del tutto uniforme a causa del formato anamorfico Panavision. Infine, le sequenze più scure hanno un nero incostante (e chiazzato di blu), mentre quelle più illuminate mettono in evidenza un livello non trascurabile d'edge enhancement. Senza tali difetti, il video compresso in VC1 avrebbe raggiunto livelli di riferuimento: ma anche così è bellissimo da vedere e dimostra l'indiscutibile validità dell'alta definizione quando opera su film "vecchi". Inutile dire che la distanza dal pur buon DVD è siderale.

QUALITA' AUDIO (4 e 1/2 su 10): Con l'audio italiano Dolby Digital 2.0 le cose vanno (purtroppo) molto meno bene che con il video: alla faccia della stereofonia "dichiarata" sulla copertina, infatti, il suono proviene esclusivamente dal canale centrale ed è abbastanza chiuso, ovattato e stridente. Il volume di registrazione non è male, per la verità, e la gamma medio bassa si difende, anche se, per il resto, la definizione è carente e, soprattutto nelle scene più rumorose, il messaggio sonoro è confuso, come tipico di colonne sonore tanto vecchie e non restaurate. Le voci sono spesso coperte da saturazioni ed hanno un impatto a volte nasale ed altre volte "scarico". Si salvano giusto quella di Max, molto più nitida ed in primo piano, e quella del pilota di girocottero (peraltro di Claudio Sorrentino, cioè colui che sarebbe divenuto il doppiatore "ufficiale" di Mel Gibson). Come prevedibile, i rombi delle auto, gli spari e le esplosioni non convincono minimamente, cosicché il bellissimo inseguimento finale perde un po' del suo coinvolgimento. A questo punto, meglio rivolgersi alla traccia inglese Dolby Digital 5.1, che, pur non avendo un mix paragonabile a quelli moderni, sta su un altro pianeta per dinamica, separazione e nitidezza. In particolare, vale la pena confrontate tutte le sequenze con esplosioni e con i passaggi delle auto: ma la differenza è palese anche in tutte le scene dov'è presente il girocottero. Da notare infine che, verso metà film, la traccia italiana presenta un breve (ma evidentissimo) fuori sincrono dell’audio, con addirittura una battuta mancante.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (4 e 1/2 su 10): Gli extra si limitano ad un'introduzione del critico americano Leonard Maltin, una traccia di commento del regista Geroge Miller e del direttore della fotografia Dean Semler (non ascoltata) ed un trailer del film in alta definizione (ma di qualità mediocre). L'introduzione, completa di qualche aneddoto, è interessante ma troppo breve. Presenti sottotitoli in italiano e inglese ma non per la traccia di commento, come da pessima consuetudine Warner. Il menù e disponibile sia in versione fissa che a scomparsa.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
DVD Talk (Bluray americano)
DVD Town (Bluray americano)
UpcomingDiscs.com (Bluray americano)
Scheda del film
Imdb

giovedì 4 settembre 2008

Batman begins

FILM: Diretto da Christopher Nolan, Il quinto film su Batman ripensa il mito dell'uomo pipistrello in un'ottica verosimile e segna uno stacco netto sia con gli splendidi capitoli fiabeschi di Tim Burton che con gli obbrobri kitch di Joel Schumacher. Trattandosi di cinecomic, la forma resta pur sempre quella di colossal fantastico, anche se cupezza e disincanto lo ancorano alla contemporaneità, in particolare quella "metropolitana" degli Stati Uniti post 11 settembre. L'ampia prima parte descrive la trasformazione del miliardario Bruce Wayne (interpretato da Christian Bale) in Batman e pone l'accento sugli episodi che ne determinano le motivazioni: dall'omicidio dei genitori ad opera d'un balordo, al tentativo (fallito) di vendicarsi, fino all'esilio in oriente, dove, dopo aver vissuto come un criminale, viene addestrato da una setta di guerrieri ninja. Nella seconda parte, invece, l'eroe mascherato entra in azione in una Gotham City quasi identica a New York, per ripulirla da un boss mafioso e, soprattutto, da "Scarecrow", folle psichiatra che vuole terrorizzare l'intera città servendosi d'un gas allucinogeno. L'approccio di Nolan è molto "serioso" e, come in quasi tutti i suoi film, giocato sulla progressiva "smitizzazione" di un'apparenza basata su congetture (o, in questo caso, sulla mitologia fumettistica). Ciò si riflette nella parziale narrazione in flashback, nell'estrema "riconoscibilità" urbana ed anche nel ricorso massiccio alla tecnologia per spiegare le abilità di Batman, un po' come fossero i gadget di 007 o i trucchi di The prestige (successivo film di Nolan). Non sfugge alla regola nemmeno il personaggio di Bruce Wayne, "svelato" come in bilico fra i sensi di colpa per la propria ricchezza e il legame irrisolvibile con la vendetta. Tale meccanismo "nolaniano" è parecchio intrigante all'inizio, poi soffre lo squilibrio fra la genesi del supereroe (lunga e costellata d'implausiblità) e il suo passaggio all'azione. La ricercata verosimiglianza, inoltre, stride con un'aura fantastica difficile da azzerare, mentre il semplicismo dell'ultima parte tradisce un'ambiguità che prometteva risvolti più "torbidi". L'azione è di gran classe ma soffre due occasionali limiti: è fine a se stessa (il bellissimo inseguimento con la batmobile), o è tanto incomprensibile da annullare l'esaltazione, in favore di un'inqueitudine si "autoriale" ma lo stesso frustrante. Anche con questi scompensi, però, Batman begins riesce a mantenere un profilo da cinecomic "adulto" e a sdoganare un genere ritenuto ancora oggi troppo giocoso. Merito non solo di come ridelinea la figura del vigilante (e i limiti fino ai quali si può spingere) ma anche della centralità attribuita alla paura, intesa come pulsione irrazionale e arma da sprigionare contro i nemici, una volta incanalata. L'ex "American Psycho" Christian Bale è un uomo pipistrello tormentato quanto basta, mentre Liam Neeson, nel ruolo di mentore e antagonista, ne rappresenta con eleganza il lato reazionario da dominare. Michael Caine, nei panni del maggiordomo Alfred, vanta una raffinatezza indiscutibile, mentre Katie Holmes, che interpreta l’amica d’infanzia Rachel Daws, è una sciacquetta: in più, le sue battute sono fra le più retoriche del film.

QUALITA' VIDEO (8 su 10): L'immagine 2.35:1 (compressa in VC-1) è abbastanza morbida ma anche molto "raffinata", come dimostrano le prime scene ambientate nella prigione e quindi fra le montagne. Fin da subito, risalta l'impressionante "sottigliezza" di dettagli e contorni, oltre ad una "setosità" che, se da un lato è caratteristica di tutti i trasferimenti Warner, in questo caso sembra far parte d'una fotografia dalle sfumature volutamente "anticate". Anche il senso di pulizia è altissimo, mentre la porosità della trama non è paragonabile a quella dei titoli più "razor" (es. Die Hard 4, Apocaypto, Across the universe). Ciò è evidente soprattutto durante i primi piani, dove ad istantanee comunque nitide e tutto sommato rivelatrici (Christian Bale nella prigione, il Boss Falcone nel bar, Liam Neeson o Ras Hal Gul nel tempio) se ne alternano molte che paiono quasi "annebbiate" o, come nel caso di quelle in interni (nella villa di Wayne e nei sottarranei di Lucius Fox) lievemente polverose. In tali occasioni il quadro si fa particolarmente “ceruleo” anche se (e questo è un dato fondamentale) non si ha MAI l’impressione che sia stato applicato qualche deplorevole filtro digitale antirumore (DNR). D'altro canto, i totali cittadini sono sempre molto convincenti e, sebbene un po' artificiosi, mantengono un "colpo d'occhio" assolutamente spettacolare. S'osservino, ad esempio tutti quelli su Gotham City: dalle panoramiche diurne sui palazzi (es. subito prima dell’udienza in tribunale) agli scorci notturni sulla baraccopoli. Più che adeguati (anche se non memorabili) i livelli di luminosità e contrasto, con il nero che non porge il fianco a particolari cedimenti e si mantiene profondo senza mangiare dettaglio, salvo giusto in qualche scena dove l'effetto è voluto. Nel complesso, la resa è migliore nelle sequenze con media o poca luce, dato che, in quelle più illuminate, l'immagine ha una filtratura lievemente "lattiginosa" che ne compromette un po' la tridimensionalità. Il marrone - rossastro domina spesso la palette cromatica, mentre le scene con Wayne che si allena fra i ghiacci sono coperte d'un azzurro con ampi inserti verde bottiglia. In città la tendenza è al nero, anche se ciò non impedisce agli incarnati di mantenersi caldi. Ottime le occasionali pennellate di verde, blu, o rosso acceso, come ad esempio in scene con i lampeggianti della polizia, i quali creano uno stacco brillantissimo con i fondali. La compressione non mostra artefatti evidenti, nonostante le molte fasi ipercinetiche e alcune sfumature dettagliatissime dei visi: tuttavia, alcuni sfondi non a fuoco mostrano gradazioni di colore un po' brusche. Inoltre, il nero di qualche (breve) sequenza si sporca di rumore video, mentre l'edge enhancement fa capolino nei passaggi più luminosi. Nulla di preoccupante (almeno su 50 pollici di schermo), anche se, nell'economia d'un video tanto particolare e "delicato", era meglio puntare alla perfezione assoluta.

QUALITA' AUDIO (7 e 1/2 su 10): L'audio italiano Dolby Digital 5.1 è buono ma di certo non memorabile. Il livello di registrazione è discreto e la separazione dei canali frontali molto spinta. La definizione generale è più che discreta sulle alte frequenze, mentre i bassi sono carichi (anche se non debordanti): tuttavia, la compattezza della scena sonora non sempre convince e, dopo l'ottima introduzione con i pipistrelli (nella "sigla" e lungo l'incipit), questa presenta molte indecisioni. La colpa è sia d'un mix forse non troppo curato (almeno fra quelli più moderni) che, soprattutto, d'un centrale non all'altezza degli altri diffusori frontali. Gli effetti prodotti da quest'ultimo, infatti, suonano un po' più stridenti e le voci sono inscatolate, o addirittura nasali. Come se non bastasse, le saturazioni fanno capolino in quasi tutti i momenti più concitati. Il livello di fruscio, almeno, è sempre molto contenuto (salvo nei dialoghi doppiati), mentre l'attività dei canali posteriori è piuttosto "leggera": a dominare, infatti, è l'ambienza (nemmeno troppo stereofonica) con giusto qualche "sussulto" nei passaggi delle allucinazioni, dove si può udire anche un’eco delle voci. Nonostante questi limiti, comunque, certe scene riescono a garantire un impatto sonoro in linea con la spettacolarità delle immagini: ad esempio l'inseguimento con la batmobile (zeppo di "botti", collisioni e "ruggiti"), tutta la parte finale e, ancora, lo scontro nel monastero ed il rogo nella casa. Anche in questi casi, però, certe "strozzature" degli effetti più fragorosi fanno storcere il naso. Anche il subwoofer sembra non volersi distinguere, dato che i suoi interventi sono si esuberanti ma non profondissimi. In definitiva, si poteva fare di più, e ciò vale anche per la versione inglese Dolby True HD, dotata solo d'un centrale più "delicato" e qualche decibel di riserva.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (8 e 1/2 su 10): Eccellenti gli extra, anche se la maggior parte di essi proviene dalla precedente versione in doppio DVD. Stipati sul medesimo BD50 del film, comprendono:

Prologo IMAX de "Il cavaliere oscuro" (6 min. 30 sec.)

Traccia di commento picture in picture "Dentro il film"

Trailer cinematografico (1 min.)

Sezione "Dentro la storia", comprendente le featurette:

- La caricatura di Batman (5 min.)

- Batman: inizia il viaggio (14 min.)

- Mente e corpo (13 min.)

- Gotham city sorge (13 min.)

- Cappuccio e mantello (8 min.)

- La batmobile (14 min.)

- Il sentiero della scoperta (14 min.)

- Salvare Gotham city (13 min.)

- Genesi del pipistrello (15 min.)

Galleria di poster divisa nelle sezioni:

- US

- International

- Esplorazione

Sezioni "Documenti sgreti" con schede di tutti i personaggi principali

Featurette "Riflessioni sulla stesura della sceneggiatura" (2 min.)

Featurette "Digital Batman" (1 min.)

Featurette "Gli stuntman" (2 min. 30 sec.)

La traccia di commento picture in picture (inedita rispetto agli extra della versione DVD) è piuttosto esaustiva e vanta, lungo tutto il film, una marea d'interventi del regista Christoper Nolan, dell'attore Christian Bale e svariati membri della troupe. Ognuno dei partecipanti conosce molto bene il film (scontato per Nolan, meno per gli altri) e lo dimostra grazie a contributi di grande spessore sia sulle tematiche che sull'approccio tecnico/artistico. Le varie featurette (che hanno una durata complessiva superiore a quella del film stesso) sono varie, dense, e molto approfondite. Inoltre, hanno un perfetto equilibrio fra dietro le quinte e interviste (sempre a Christoper Nolan, Christian Bale e buona parte di cast e troupe). Stupiscono, in modo particolare, quelle dedicate alla genesi del personaggio ma non sono da meno quelle sulla Batmobile, sugli stili di combattimento e sulla costruzione dei set, tutte strapiene di retroscena interessantissimi. Non male, una volta tanto, anche la galleria dei poster (sebbene molti di quelli presenti nella sezione "Esplorazione" non siano granchè), mentre lo "schedario" dei personaggi, per quanto dettagliato, è abbastanza superfluo. Il prologo Imax de "Il cavaliere oscuro" (sequel di Batman Begins uscito a luglio 2008) mostra i primi cinque minuti del film, seguiti da una breve coda. Le immagini sono a dir poco elettrizzanti e l'atmosfera che creano è ancora più adulta e realistica di quella respirata in Batman Begins. Featurette e trailer sono in bassa definizione e presentano una qualità video più che sufficiente. Discorso a parte merita il "prologo" Imax: La qualità video (1080p in formato 1.78) è infatti sbalorditiva e fa impallidire non solo quella del primo film ma anche quella di molti fra i titoli Bluray di riferimento. Pulizia, nitidezza, definizione e bilanciamento cromatico sono da vedere per credere e dimostrano tutta la potenza dell'alta definizione unita al non plus ultra della tecnologia cinematografica, ovvero la pellicola Imax. Anche l'audio stupisce, grazie ad una pulizia eccellente ed una gamma bassa capace di saturare l'ambiente fin dalle musiche in sottofondo. I sottotitoli dei vari extra sono sia in italiano che in inglese e si estendono (caso più unico che raro, con Warner) anche all'inserto picture in picture. Bellissimo il menù fisso, che include una preview fotografica e la durata d'ogni contributo video.

link a recensioni esterne:
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
Movieplayer.it (Bluray italiano)
DVD Authority (Bluray americano)
DVDfile (Bluray americano)
Home Theater Forum (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb