mercoledì 2 luglio 2008

Invasion (The invasion)

FILM: Fantatrhiller in cui una spora aliena (giunta sulla terra fra i rottami d'uno shuttle precipitato) tramuta gli umani in copie prive di coscienza. Il modello ispiratore è, come ovvio, L'invasione degli ultracorpi, anche se del capolavoro di Don Siegel (e di tutte le successive imitazioni) questa pellicola di Oliver Hirschbiegel condivide giusto la premessa. Lo sviluppo narrativo, fra pasticci temporali, buchi di sceneggiatura, e idiozie assortite, è infatti quanto di più abbozzato si possa immaginare, mentre ogni sottinteso sulla perdita della personalità (o "assorbimento" della stessa) è affogato in un buonismo hollywoodiano insostenibile. Come se non bastasse, Invasion calpesta ogni buona norma del filone "paranoico", senza tuttavia proporne una valida rimasticazione: ad esempio, s'affretta a spiegare ciò che accade già nei primi 5 minuti, rinuncia all'ambiguità, non abbandona i protagonisti a se stessi (ed anzi gli affianca un consistente gruppo di "ribelli") e risolve tutto in un finale dalla linearità imbarazzante. Suspance e ritmo sono così blandi che la sceneggiatura deve affidarsi prima al telefonatissimo e mal sfruttato espediente del sonno (unica momento in cui le spore possono infestare l'uomo) poi ad un inseguimento automobilistico che, rispetto a tutto il resto, sembra incollato con lo sputo. A ben vedere, qualche suggestione sull'apatia metropolitana riesce anche ad emergere, verso metà pellicola: ma in generale non si capisce se, attraverso la progressiva disumanizzazione del mondo, il film insegua l'allegoria sociologica, lo statement politico, o la semplice citazione dei più illustri predecessori (come dimostra lo sconcertante monologo dell'ambasciatore sull'essere "russi in America"). In realtà, a giudicare dai molti rimandi a virus e guerra contro il terrorismo, ci sarebbe da credere che il tema di fondo sia proprio il timore inconscio per un attacco biologico: ma anche questo, il peggiore ipotizzabile, risulta poco sviluppato. Irritante performance della protagonista Nicole Kidman, che, nei panni d'una psichiatra con figlio da iper-proteggere, all'inizio psicanalizza chiunque, poi reagisce all'incredibile con espressioni da pesce palla più congeniali alla renè Zellweger di Bridget Jones. Il tutto, prima di trasformarsi nell'ennesima "madre coraggio" vista in 10 thriller pre e post "The Ring". Il povero coprotagonista Daniel Craig, invece, si limita a passare da fesso quando scopre, assieme allo spettatore, di non essere il fidanzato della Kidman (che peraltro ha un ex marito identico al "nostro" Paolo Fox) ma solo il suo migliore amico. Con una simile carenza di struttura, logica, inventiva ed inquietudine, Invasion sembra prodotto da gente già contaminata dalla spora aliena, o che ha voluto divertirsi fingendo d'esserlo: in quest'ultimo caso, s'attende conferma dal regista, poichè ne va della rivalutazione del film a capolavoro assoluto.

QUALITA' VIDEO (8 e 1/2 su 10): Davvero un bel video, questo di Invasion: compresso in VC1 su BD a doppio strato (formato 1.85:1), è, fin da subito, molto tagliente, poroso, compatto nei colori e tridimensionale nelle scene scure. Tuttavia, sempre lo stesso video presenta anche una caratteristica a dir poco irritante e che non può non pesare negativamente sul giudizio finale. Per inciso, non c'è un solo primo piano di Nicole Kidman che non sia "ammorbidito" da sfocature o peggio, pesanti filtri DNR (Digital noise reduction). L'intento, come immaginabile, è quello di nascondere rughe e porosità sul visino della splendida attrice (alla faccia dell'alta definzione), mentre il risultato è una serie d'immagini che variano fra il "ceroso" ed il "ceroso squagliato". La Kidman, in pratica, sembra di plastica in due inquarature su tre e, in caso di campo controcampo con attori perfettamente a fuoco e definiti, l'effetto sfiora il parodistico. Addirittura, in certe scene in cui la Kidman è di fianco ad altre persone, è possibile notare un' "alone digitale" sulla di lei figura, con un effetto quasi "fantasmatico". Davvero assurdo, anche perchè, per il resto, il video è fra i migliori prodotti da Warner, almeno in questo formato d'immagine. I molti totali cittadini, ad esempio, sono puliti e taglientissimi, mente le figure in campo medio e ravvicinato, (tranne ovviamente la Kidman) rivelano un dettaglio quasi "radiografico". I neri sono profondissimi e non nascondo mai i particolari, nemmeno nelle scene più buie. Proprio le scene buie, fra l'altro, mettono ben in evidenza una piacevole dominante turchese, sulla quale spesso si stagliano sirene della polizia dai colori vibrantissimi. A dire il vero, comunque, la palette è abbastanza desaturata, anche se ciò non impedisce al quadro di mostrare un alto livello di compattezza. Eccellenti contrasto e luminosità, i quali danno il meglio nelle sequenze ben illuminate, e del tutto assente l'edge enhancement. L'ultima parte del film (con l'inseguimento notturno) è forse quella che presenta la maggior nitidezza, mentre poco prima sono avvertibili dei cali di pulizia abbastanza netti (es. durante la fuga nella casa del diplomatico). Si registra, lungo tutto il film, anche la presenza di scene non perfettamente a fuoco, ed altre che s'appiattiscono all'improvviso, rendendo i neri un po' "lattiginosi". Ciò è evidente, ad esempio, nel primo scambio in auto fra la Kidman e Daniel Craig e in tutta la parte con i bambini mascherati. Molto contenuta e "cinematografica" la grana, salvo qualche passaggio in cui affiora un lieve rumore video. La compressione, infine, non è mai invasiva, nemmeno nelle dissolvenze.

QUALITA' AUDIO (8 e 1/2 su 10): L'audio italiano Dolby Digital 5.1 (640 kbit) rivela tutte le sue potenzialità nella prima sequenza: mix attivo, secchezza strepitosa dei bassi, e presenza "aggressiva" dei canali posteriori, con tanto d'effetti vocali. Salvo l'incipit, però, la prima parte del film è abbastanza tranquilla, sebbene anche in questa fase non manchino improvvisi risvegli del fronte sonoro, ad esempio in tutte le scene del "sangue digitale" (che sottolinea le mutazioni in corso) e persino in alcune "transizioni" (es. la Kidman che si reca in ufficio e sorpassa una macchina con musica a tutto volume). In generale, risultano ottime sia la nitidezza che la separazione dei canali frontali, ricchi di panning (soprattutto d'automobili) ed effetti ambientali molto precisi. Il centrale è ben inserito nella scena sonora, sebbene la riproduzione delle voci non sia proprio esemplare. Il volume, infatti, è sensibilmente più basso di quello degli effetti mentre la dinamica è un po' "cavernosa" e scarica, soprattutto nel caso di voci maschili come quella di Daniel Craig. Se non altro, sempre le voci suonano molto pulite e senza alcuna distorsione anche durante i picchi di drammaticità. Come anticipato, i canali posteriori svolgono un buon lavoro, facendosi notare sia per le eco molto definite delle musiche, sia per gli effetti posteriori, ricchi, questi ultimi, di subdoli "ronzii" che transitano da un diffusore all'altro, in modo molto suggestivo. Davvero eccellente la "violenza" in gamma medio alta, come dimostrano spari, collisioni d'auto, frenate di treni e il frantumarsi di vari oggetti. Senza contare, naturalmente, gli innumerevoli "buh!", tipici di questo genere di pellicole. Tutto l'inseguimento finale, poi, è un festival di dinamica e presenta una marea d'effetti molto ben separati su entrambi i fronti sonori. Il subwoofer fornisce un ottimo rinforzo e in qualche caso colpisce allo stomaco, nonostante, come già sottolineato, i diffusori principali risultino già estremamente carichi in gamma bassa.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (4 su 10): Comparto extra molto esiguo, anche se, data la scarsa qualità del film, non è che ciò dispiaccia più di tanto. Dal menù a scomparsa (che diventa fisso una volta avviato un qualunque extra), è possibile accedere alle featurette Invasion: a new story (3 min,), Invasion: on the set (3 min.) e Invasion: snatched (3 min.), e al documentario We've been snatched again before: una storia delle invasioni nei media (19 min.). Il valore delle tre featurette (molto ripetitive nonostante la brevità) è praticamente nullo, mentre il documentario fornisce qualche dettaglio in più sul film, prima di partire per la gente con patetiche manfrine sulle "ansie da virus" del nuovo millennio. Se non altro, la qualità dei filmati, tutti in alta definizione, è strepitosa, con giusto un po' di compressione visibile. Presenti, come ovvio, sottotitoli anche in italiano.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)
HomeTheaterSpot.com (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

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