domenica 27 aprile 2008

La mosca (The fly)


FILM: Fantahorror di David Cronenberg sulla metamorfosi. Come nell'originale del 1958, la premessa vede uno scienzato fondere accidentalmente la sua struttura molecolare a quella d'una mosca, dopo il primo viaggio nel teletrasporto da lui concepito: ma laddove il film di Kurt Neumann era un monito sui pericoli della scienza e la spietatezza della natura, questo è un dramma sul decadimento dei rapporti umani, in particolare quelli d'amore. "confinato" e inesorabile, costruisce impeccabilmente la love story fra lo scienziato protagonista Seth Brundle e la reporter che ne documenta l'opera, per poi disfarla secondo un processo in cui la mutazione della carne è preceduta dal degenerare dei sentimenti. La trasformazione fisica di Brundle, sbattuta in faccia allo spettatore con una drammaticità immune al ridicolo, è resa splendidamente dagli effetti speciali di Shonagh Jabour, anche se il cambiamento interiore disturba molto più di quello fisico, per il suo legame, tragico e tutto umano, con la gelosia. Proprio la gelosia, infatti, spinge Brundle al fatale teletrasbordo, e una volta "somatizzata" come mosca, ne tramuta il genio in superomismo da riversare sul mondo, a partire dalla donna amata. Fra le pellicole più razionali di Cronenberg (se si escludono i noir recenti) è comunque una di quelle più teoriche: ad esempio, la storia d'amore fra i protagonisti è così intensa da trascendere l'elemento orrorifico, ma allo stesso tempo converge verso una poetica, dell' "assimilazione", magmatica ed estrema. E ancora, l'innesto horror contagia l'impianto drammatico, ma non ne snatura l'essenza, come dimostra la bellissima scena del teletrasporto che, restituendoci un Brundle all'apprenza intatto, sottolinea la centralità d'un mutamento anche e soprattutto "interiore". Per Jeff Goldblum, sexy e bizzarro, quello di Seth Brundle è il ruolo della vita, ma anche Gena Davis, nei panni dell'innamorata, fornisce un'interpretazione commovente, e in grado di nobilitare il film oltre ogni aspettativa. Assieme a Scanners e Videodrome, potrebbe costituire un ideale trittico sulla "nuova carne", declinato, all'insegna del disfacimento, in chiave politica, mediatica e scientifica.

QUALITA' VIDEO (6 e 1/2 su 10): Il video 1.85:1 compresso in AVC mpeg4 è sufficiente e, considerata l'orgine della pellicola, anche qualcosa in più. La definizione complessiva è sempre discreta, e cede più che altro in qualche inquadratura sfuocata. I colori solo abbastanza pastellosi (almeno all'inizio), ma non troppo carichi, tanto che in qualche scena appaiono slavati. Le frequenti tonalità turchesi o verdastre sono comunque abbastanza calde e rese senza particolari "sporcature". La nitidezza complessiva è buona, ed accentuata dal fatto che la pellicola è in condizioni tutto sommato eccellenti, priva com'è di sporcizia e di spuntinature. I moltissimi primi piani sulla coppia Goldblum / Davis sono abbastanza deludenti nella prima scena al convegno, ma poi acquistano una certa porosità che li rende abbastanza piacevoli, soprattutto nelle sequenze più tragiche della sconda parte. Anche certi esterni del laboratorio mettono in risalto una buona "sottigliezza" dei particolari, mentre il primo totale sul palazzo in cui lavora la Davis riesce addirittura a stupire. Purtroppo la resa del nero è abbastanza "sbiadita" e "rossiccia", e pur non compromettendo i dettagli scuri, leva ulteriore profondità al quadro nelle scene meno illuminate. Inoltre, sempre il nero produce qualche rumorosità che, sebbene non eccessiva, aumenta il senso di "ruvidezza" d'alcuni passaggi. Anche il contrasto non è purtroppo all'altezza, e contribuisce alla sensazione di trasferimento "vecchio" e un po' inconsistente. In ogni caso, la differenza rispetto al dvd è, almeno su schermi da 42 pollici in su, sempre ovvia, e addirittura lampante nei passaggi in cui Brundle è al culmine della trasformazione, con i dettagli del suo (formidabile) make up sempre evidenti e abbastanza ripugnanti. Se a questo s'aggiungono la totale assenza d'artefatti di compressione e d'edge enhancement, si può anche rimanere abbastanza soddisfatti della resa complessiva. Certo è che, nonostante i limiti "intrinseci" della pellicola originale e l'impatto non tagliente (ma comunque "sottile") delle immagini, "La mosca" non s'era mai visto così bene su uno schermo casalingo.

QUALITA' AUDIO (4 e 1/2 su 10): L'audio italiano DTS a 768 kbit è davvero "vecchio" e mediocre, e in nessun passaggio fornisce un coinvolgimento adeguato alla drammaticità delle immagini. I limiti principali risiedono soprattutto nella mancanza di dinamica, saldamente ancorata sulle frequenze medie, e all'estensione scarsissima del fronte anteriore. Quest'ultimo "collassa" sul canale centrale anche nelle situazioni più "movimentate" ed offre panning davvero limitati, e a volte appena percettibili. Come il resto dell'audio, le voci sono davvero poco nitide e non convincono sia per la poca pienezza che per la scarza brillantezza, dovuta alla mancanza degli alti. Inoltre, sempre le voci subiscono "appannamenti" che ne offuscano ancora di più la dinamica, come se, durante l'ascolto, qualcuno giocherellasse con il comando "treble" dell'amplificatore. Se non altro, la piattezza degli alti limita parecchio anche il fruscio di fondo, anche se, nel contesto, si tratta d'una consolazione davvero magra. Come immaginabile, l'apporto del subwoofer è inesistente (salvo forse durante i viaggi nelle telecapsule), mentre i posteriori sottolineano i momenti più rumorosi con un' "ambienza" resa più stereofonica da un particolare gioco di ritardi. Ma anche questa caratteristica è poca cosa. Come al solito, in questi casi, la resa della traccia in lingua originale sta su ben altro livello e, seppure non memorabile, vanta una buona ampiezza sul fronte anteriore, alti molto più definiti ed un centrale ben integrato nella scena sonora.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (9 su 10): Il comparto extra offre gli stessi contributi della favolosa edizione a doppio DVD, ed è pertanto straordinario. In più, include alcuni inserti esclusivi della versione Bluray, anche se di poco conto. In dettaglio, trovano posto:

Traccia di commento di David Cronenberg.

Traccia testuale in italiano sulle curiosità.

Ricerca della scene tramite indice dei termini.

Selezione personale delle scene.

Gioco "Ammazza la mosca".

Sezione "Documentario", comprendente:

- Documentario Fear of the flesh (diviso nei segmenti "Larva", "Pupa" e "Metamorfosi", per una durata complessiva di 2 ore e 16 minuti)

- Featurette Il museo di storia naturale di Seth Brundle (12 min.)

Sezione "Scene tagliate", comprendente:

- Seconda intervista (2 min.)

- Monkey cat (7 min.)

- Butterfly baby (2 min. 30 sec.)

- 2 scene estese (6 min.)

- Storyboard e sceneggiatura della scena "Brundlemosca vs barbona"

Sezione "Provini cinematografici", comprendente:

- Trattamento titoli (2 min.)

- Effetti luce capsula (2 min.)

- Trucco di Brundlemosca (2 min.)

- Esplosione insetto (2 min.)

- "Cronenmosca" (2 min.)

Sezione "Gli scritti", comprendente:

- Novella originale di George Langellan

- Sceneggiatura

- Rielaborazioni di David Cronenberg

- Articoli di riviste

Sezione "Trailer e spot TV", comprendente:

- Anteprima de "La mosca"

- 3 spot TV

- trailer "La mosca"

- Trailer "La mosca 2"

- Trailer "L'esperimento del Dottor K"

- Trailer "La vendetta del Dottor K"

Sezione "Galleria foto", comprendente:

- Pubblicità

- Dietro le quinte

- Arte concettuale

Piatto forte del comparto è, come ovvio, il monumentale documentario "Fear of the flesh": zeepo di aneddoti e filmati sia attuali che d'epoca sul dietro le quinte, costituisce una visione imprescendibile per qualunque fan del film, e anche di Cronenberg in generale. In esso, vengono sviscerati tutte le fasi della produzione, con una dovizia di dettagli quasi esagerata ma mai noiosa o ripetitiva. Naturalmente non mancano interviste al cast tecnico e artistico, oltre ad un marea di notizie anche sull'originale "L'esperimento del Dr. k", dal quale vengono accuratamente sottolineate le differenze. Per inciso, un documentario di tale portata (paragonabile solo a quelli realizzati per la saga di Alien, Blade Runner e il Gladiatore) costituisce da solo un reparto extra da valutazione massima, e dimostra una voltà di più come questo tipo di contributo sia il più interessante e "di sostanza", alla faccia delle stupidaggini interattive che la tecnologia "Next gen" tanto si sforza di promuovere. Non male anche le scene tagliate, fra le quali si distingue quella, incredibile e raccappricciante, della scimmia-gatto. La featurette fornisce una bella panoramica su maschere e miniature usate come effetti speciali, mentre i "provini" includono svariati test del makeup, delle luci e dei trucchi ottici e per quanto brevi sono anch'essi molto piacevoli. esaustivi anche gallerie e materiali scritti, mentre le tracce di commento e testuale forniscono un'ulteriore miniera di notizie, sebbene alcune si sovrappongano a quanto già appreso nel documentario. Il gioco (che si svolge lungo il film) è una stupidaggine, mentre una qualche utilità possono averla la selezione personale dei contributi (che consente di "spuntare" gli extra da vedere uno di seguito all'altro) e l'indicizzazione dei termini. Gli extra filmati sono in bassa definizione, ma di buonissima qualità video, mentre tutti gli inserti includono anche sottotitoli in italiano. Tremendo l'authoring del disco, che su PS3 non permette di tornare al menù (solo a scomparsa) una volta avviato un qualunque extra: sarà necessario utilizzare il salto della traccia e addirittura, nel caso del gioco interattivo, riavviare il disco. Nonostante tali difetti, comunque, il comparto extra di questo disco resta fra i più esaurienti e sostanziosi mai visti.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)
DVD Authorithy (Bluray americano)
DVD Talk (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

1 commento:

Anonimo ha detto...

Forse il più commerciale dei film di Cronenberg,ma non per questo meno interessante. I punti di forza sono come sempre le tematiche cardine della filmografia cronenberghiana;amore,sesso,mutazione del corpo,contaminazione,disfacimento fisico. Seth Brundle ci inquieta e ci intenerisce allo stesso tempo. Il teletrasbordo ci aiuta ad immaginare un futuro scevro di barriere e di spazi da colmare. Metamorfosi e ibridi,carne e sesso in questo fantahorror ben interpretato,preludio di quelli che saranno i suoi futuri capolavori come "Crash" e sugella quelli del passato come "Videodrome".