martedì 26 febbraio 2008

Die hard - vivere o morire (Die hard 4.0)

FILM: Terzo sequel di Die Hard, "manifesto" del cinema action anni '80 targato John Mctiernan. Protagonista, il solito Bruce Willis, che nei panni del detective John McLane è impegnato a sventare la rapina d'un hacker in grado di "spegnere" il sistema informatico statunitense. Non solo brutto, il film è anche di un'inutilità sconfortante e nulla aggiunge ad una saga che aveva già detto tutto al secondo, dignitoso capitolo di Renny Harlin. La produzione è smisurata, ma la trama si scorda due ingredienti essenziali: il pathos e la levatura del "cattivone". Quest'ultimo, un esperto informatico rinnegato dal governo, ha carisma sufficiente giusto per qualche puntata de "i ragazzi del computer": inoltre, è circondato da scagnozzi ancora più anonimi, salvo la fidanzata orientale e il killer acrobata. Peccato però che la prima venga sacrificata troppo presto e il secondo sia mal sfruttato. Da principio, l'azione diverte con un duello auto/elicottero mutuato da videogame come "Grand Theft Auto", e addirittura stupisce con la successiva, folle sparatoria in ascensore. Poi però collassa nella monotonia, e dà spazio ad un cameo, di Kevin Smith, tanto ridicolo quanto "autobiografico", e catalizzatore delle innumerevoli tecno idiozie avallate dal film. La resa dei conti non ha tensione ed è preceduta da una sequenza "aviatoria" plasticosissima, ed esecrabile solo per il fatto di citare (male) quella presente in True Lies, ancora ineguagliata. La "continuity", blandissima, si limita al ripescaggio della figlia di Mclane, per farne l'ennesima figura "usa e getta" da relegare, in un ipotetico Die hard 5, al ruolo di fotografia o voce al telefono (come accaduto alla moglie in questo e nel precedente capitolo). Il personaggio di Mclane, se non altro, incarna bene l'inadeguatezza dell'eroe "vecchio stile" ad un mondo sempre più dipendente dalla tecnologia, e per questo salva la faccia. In più, simboleggia con dignità l'obsolescenza d'un genere incapace di rinnovarsi, se non disseppellendo le icone del passato.

QUALITA' VIDEO (9 su 10): Il comparto video di Die Hard 4 rivaleggia con quello delle migliori produzioni Fox e dei migliori Bluray esistenti. Punto di forza dell'immagine, compressa con algoritmo AVC Mpeg4 su un BD a doppio strato, è la definizione dei campi medi e ravvicinati, che rivela una "porosità" straordinaria (oltre che costante). Ciò è palese fin dalla sequenza dei titoli, zeppa di volti resi "taglientissimi" dalla luce di alcuni monitor per pc. Nei minuti successivi, il livello cala leggermente a causa della fotografia, abbastanza scura, per poi riesplodere, in modo definitivo, nel resto del film. Il livello di luminosità non è molto elevato, e ciò impasta alcuni campi lunghi di "transizione" (ad esempio certi totali sulla casa bianca e su Washinghton): al contrario, il contrasto è elevatissimo e rende tridimensionali sia le scene scure (il segmento che include la visita da Kevin Smith) che i moltissimi primi piani dei volti. Il nero non è sempre profondo e in qualche passaggio si mangia i dettagli (vedere ad esempio le sequenze di Washington senza elettricità): tuttavia, il "problema" è da imputare più a una scelta fotografica che non ad un limite del trasferimento. Sempre la fotografia, inoltre, è abbastanza "ruvida", anche se ciò non disturba, dato che la caratteristica accentua il senso di dettaglio e finezza della grana. I colori sono molto "torridi" nelle scene all'aperto, dominate da tonalità arancioni, mentre all'interno virano al verde o al blu, per conferire alle immagini un aspetto più "tencologico". In ogni situazione, comunque, anche le tonalità più accese sono riprodotte senza sporcature. Come accennato, la resa dei campi medi è strepitosa: in particolare, stupiscono le moltissime scene "urbane" (debordanti di dettagli delle auto, delle strade e degli edifici) e quelle con i volti delle persone. I primi piani "radiografici" non si contano e coinvolgono soprattutto Bruce Willis, via via sempre più sudato, insanguinato e sporco. Memorabili le sue inquadrature nell'auto della polizia (prima dello scontro con l'elicottero) e quelle finali, subito prima della resa dei conti. Ma stupiscono anche quelle dei vari agenti nella stazione di polizia (soprattutto il capitano dalla pelle scura) e dei cybercriminali davanti ai PC. Come ciliegina sulla torta, l'edge enhancment è quasi assente, così come lo è qualunque altro artefatto di compressione. Rispetto a Susnhine (ulteriore titolo Fox dall'ottimo video) la resa è più scporca, ma più definita, mentre rispetto a Fantastici 4 e Silver surfer (forse il miglior titolo Fox) l'immagine è più convincente sui primi piani ma inferiore nei campi lunghi. In ogni caso stiamo parlando di un Bluray con video da riferimento.

QUALITA' AUDIO (8 su 10): L'audio italiano DTS a "mezzo" bitrate (768 kbit) è nitido e pulito, ma non convince come dovrebbe, soprattutto visto il genere di film. La definizione non manca, ed è anzi elevatissima: tuttavia, la pressione sonora non è mai tale da saturare l'ambiente d'ascolto. Il volume di registrazione è insolitamente basso, mentre il mix, sebbene ricco, pulito e vivace, è un po' "ovattato". Il fronte anteriore privilegia, incredibile a dirsi, il canale centrale, mentre i diffusori laterali sembrano sempre un po' in secondo piano. Gli effetti discreti non mancano, mentre i panning non sono frequentissimi e, sebbene definiti e direzinali, suonano un po' distanti. Se non altro, le voci sul canale centrale hanno una buona presenza, mentre gli effetti, soprattutto gli spari e le esplosioni, sono molto ben dotati sia sulla gamma media che su quella bassa. Emblematica, in questo senso, la prima sparatoria nell'appartamento, zeppa di "smitragliate" con bassi degni d'un subwoofer anche nei diffusori principali e, soprattutto, sul centrale. Come anticipato, le voci sono piene e indistorte, ma suonano lievemente "strozzate", mentre gli effetti sui canali posteriori, seppur molto direzionali, non sfoggiano una dinamica da primato. Inoltre, sempre i posteriori sono impegnati molto più spesso con le musiche (pulite e mixate in maniera stravagante) che con l'ambienza, piuttosto soffusa. Nelle scene più concitate, comunque, l'impatto non manca, anche se, come già detto, l'aggressività non è memorabile: fra gli esempi più positivi si ricordano la sequenza con l'elicottero e quella con l'aereo, ma appagono anche lo scontro che culmina nella tromba dell'ascensore, forse il più ricco d'effetti e quello con il mix più elaborato. A livello di puro "rombo", il passaggio più memorabile è di sicuro l'esplosione della centrale elettrica, dove anche il subwoofer (sfruttato in maniera inspiegabilmente "discontinua") dà prova della sua esitenza. A volumi elevati, dunque, la traccia coinvolge, ma restano le perplessità per la pressione non eccezionale ed il mix un po' "distante".

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (7 e 1/2 su 10): Gli extra, organizzati in un orrendo menù a scomparsa, soddisfano soprattutto per la presenza d'un dietro le quinte lungo ben 97 minuti. Quest'ultimo è intitolato "Eroe Analogico in un mondo digitale" ed analizza ogni aspetto della produzione, soffermandosi, come prevedibile, sugli aspetti più tecnici. In particolare, sono molto interessanti gli spaccati sugli stunts, sulla computer grafica e sulla correzione digitale del colore, alla quale, forse per la prima volta, viene dedicata una trattazione rilevante. Oltre al documentario, sono presenti un'intervista di Kevin Smith a Bruce Willis lunga circa 23 minuti, un video musicale di Guyz Nite, un dietro le quinte del suddetto viedo (abbastanza inutile), un breve speciale televisivo sulla saga di Die hard, lungo circa 6 minuti, e il trailer cinematografico. Peccato per l'assenza d'una traccia di commento, anche se l'intervista a Willis sopperisce con molti aneddoti interessanti, nonostante il tono spudoratamente promozionale dell'ultima parte. Da notare che, sulla fascetta, vengono segnalati ben quattro extra non presenti sul disco, ovvero le featurette "Mondo degli hacker" e "Attacchi ai sistemi informatici", le scene tagliate o estese, e la gag reel. Tutti gli extra sono in bassa definizione (salvo il trailer, in un HD eccezionale) e sottotitolati anche in italiano. Da ribadire lo squallore del menù a scomparsa, spartano e affossato pure da uno scomodissimo indice di selezione capitoli.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Forum DVD Essential (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)
DVD Authority (Bluray americano)
DVD Town (Bluray americano)

Scheda del film
Imdb

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