mercoledì 2 gennaio 2008

Robocop

FILM: Fantathriller che segna il debutto hollywoodiano del regista olandese Paul Verhoeven. Cinico ed iperviolento, è non solo uno dei più fulgidi manifesti della filosofia cyberpunk, ma rappresenta una feroce, quanto grottesca satira del rampantismo. Vanta una drammaticità che rende la prima parte insostenibile ed una commistione, d'umano e tecnologico, dalla straniante efficacia: nel futuro verhoeveniano, infatti, La cibernetica non libera l'uomo ma lo dilania fuori e dentro le carni, alterandone l'integrità psicologica. Inoltre, aliena da una società già disumanizzata e trasforma i ricordi in realtà virtuali svuotate di sentimento, e per questo frustranti. L'ironia, sempre acuta e nerissima, sdrammatizza i toni senza attenuarne l'intensità, mentre il coinvolgimento è garantito da tre cattivi da antologia (un super-criminale, uno spietato dirigente d'azienda e il giovane yuppie che vuole soffiargli il posto) interpretati da altrettanti, memoriabili caratteristi. Questi ultimi riassumono la spietatezza d'un mondo in cui l'arrivismo ha preso il posto della selezione naturale e dove chi non è nessuno muore. In tale ottica, il finale della "direttiva 4" è quasi un tocco di genio e fa perdonare certi toni troppo "cristologici". Straordinari gli effetti speciali di Rob Bottin e Phil Tippet, strepitose le scene d'azione della seconda parte, in cui, proprio come all'inizio, i corpi vengono "liquefatti" o fusi col metallo, in maniera dolorosissima. La conclusione è solo in apparenza consolatoria, dato che l'uomo-macchina torna uomo solo quando si vendica, ma resta comunque discutibile la scelta d'affogare nell'ultraviolenza i molti spunti psicologici. D'altro canto, proprio la violenza, "necessaria", disturbante, sopra le righe, è al centro della poetica di Verhoeven e comunque non affossa, ma anzi esalta l'elemento spersonalizzante e, a suo modo, sovversivo della pellicola.

QUALITA' VIDEO (7,5 su 10): Per un superclassico quale Robocop, Fox non si spreca e sforna un disco dalla caratteristiche al "minimo sindacale". Il video è compresso con il vetusto algoritmo Mpeg2 e registrato su un bluray single-layer da 25 gygabyte. Il master video utilizzato è lo stesso della "Best-edition" in DVD uscita qualche mese fa: quest'ultimo, si differenzia dai precedenti in una minore saturazione dei colori, e addirittura un certo viraggio al rosa d'alcune scene. Inoltre, sempre tale master presenta un livello superiore di granulosità, anche se ciò si limita, ancora una volta, a scene sporadiche. Per un film con vent'anni sulle spalle che non ha subito particolari restauri, il livello di definizione delle immagini è buono, anche se non eccezionale. A dir la verità, comunque, le prime sequenze fanno temere il peggio. Il logo Orion d'apertura è sgranatissimo (e pure fuori frame), le prime scene del telegiornale "Media Break" (che intervallano tutto il film) sono più sporche e mosse che nelle passate edizioni, e persino l'inquadratura introduttiva della stazione di polizia delude per la poca brillantezza. Subito dopo, però, l'immagine migliora molto, fino a raggiungere il livello medio che accompagnerà tutta la visione. In questi frangenti, la definizione s'attesta su livelli ben più che accettabili, i contorni s'assottigliano e il quadro raggiunge un ottimo grado di pulizia generale. Contrasto e luminosità sono nella norma (anche se il nero non "spinge" più di tanto), mentre, come già accennato, i colori non sono particolarmente caldi. Ciò è evidente soprattutto sull'armatura di Robocop, che non è più blu come nei vecchi master, ma assume tonalità grigiastre. Non si segnalano particolari difetti di compressione, salvo forse un lieve edge enhancement, che affligge soprattutto la prima parte del film. Sempre nella prima parte, ad esempio durante la presentazione del droide ED209, si concentrano i peggiori cali di definizione, che ricompaiono anche nel prefinale. Durante tali passaggi, la grana aumenta sensibilmente e s'aggiunge ad un rumore molto forte, ma di non facile identificazione. Inoltre, sempre in tali passaggi, il contrasto si "sballa" improvvisamente, per poi riassestarsi nel giro d'un cambio d'inquadratura. Ciò è dovuto sia alla presenza di molti effetti speciali ottici "old style", che a scene estese incluse in questa versione del film (ovvero l'unrated extended cut). La resa complessiva, insomma, è un po' "discontinua", anche se non mancano passaggi spettacolari, e dotati di quella nitidezza "cinematografica" che ci s'aspetterebbe dall'alta definizione. Si vedano, ad esempio, certe fasi nella sequenza dell'acciaieria, o l'arrivo di Robocop nella stazione di polizia, o, ancora, la sequenza in discoteca, la sparatoria nella fabbrica di droga e buona parte della "resa dei conti". Di certo si sarebbe potuto fare di più sia in termini di restauro che di trasferimento: ma anche così, Robocop in homevideo non s'era mai visto così bene, soprattutto su un grande schermo (46 - 50'' almeno).

QUALITA' AUDIO (5 su 10): L'audio italiano DTS (768 Kbps) è davvero mediocre, e, a differenza dell'immagine, non presenta aspetti che ne risollevino le sorti. Il mix nella nostra lingua sembra ottenuto fondendo gli effetti della colonna sonora originale (che per inciso suona molto meglio) e l'intera pista italiana (confinata però sul centrale). Ma mentre in passato questa tecnica è riuscita a fornire risultati discreti (es. Predator in DVD), nel caso di Robocop qualcosa dev'essere andato storto. Il livello di registrazione è abbastanza basso, mentre le voci sono poco enfatizzate, anche se abbastanza pulite. Il fronte anteriore è sempre piuttosto chiuso e presenta effetti dalla scarsa dinamica. Ampiezza e panning deludono, mentre alti e bassi sono piuttosto limati. Come se non bastasse, le sequenze con musica ed effetti insieme soffrono d'uno strano riverbero che, pur non guastando del tutto l'ascolto, fà rimbombare il tutto in modo innaturale. Paradossalmente, la situazione si risolleva molto quando le musiche cessano e subentra il parlato: ma non ci si aspetti comunque una gran dinamica, soprattutto da spari ed esplosioni. Ben poco il coinvolgimento offerto dai canali posteriori, limitatissimi in dinamica, monofonici e attivi (per modo di dire) solo nelle scene più concitate. Deludente, infine, anche l'apporto del subwoofer, che potenzia le medie frequenze senza particolari slanci.

QUALITA' CONTENUTI EXTRA (1 su 10): Gli extra si limitano al trailer cinematografico in HD, sottotitolato anche in italiano. "Farsesco" il menù a scomparsa che accompagna questo Bluray, dato che, sotto le opzioni "trailer" e "contenuti extra", si limita a riproporre il medesimo, suddetto trailer.

link a recensioni esterne:
AfDigitale (Bluray italiano)
Forum AV Magazine (Bluray italiano)
Highdefdigest (Bluray americano)
DVD Verdict (Bluray americano)
AVForums.com (Bluray americano)


Scheda del film
Imdb

Nessun commento: